Rassegna stampa - LA STAMPA: "Per il Novara mai una partenza così lanciata dai tempi di Tesser: “E il gruppo è nuovo e crescerà ancora”"

In serie C undici punti nelle prime 5 gare, non accadeva dal campionato 2009 con Tesser in panchina
28.09.2022 18:00 di  Roberto Krengli  Twitter:    vedi letture
Fonte: lastampa.it
Francesco Galuppini in rete
Francesco Galuppini in rete
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"Se gli indizi cominciano a fare una prova - parole di Roberto Cevoli -, allora il Novara può candidarsi al ruolo di guastafeste".

Da 13 anni gli azzurri non partivano così forte in un campionato professionistico. Gli 11 punti accumulati nelle prime 5 gare (3 vittorie e 2 pari) rappresentano lo stesso bottino raccolto dalla squadra allenata da Attilio Tesser al via della Prima divisione 2009/2010. Identico è anche il ritmo scandito un anno fa in serie D dalla squadra di Marco Marchionni.

Entrambi i gruppi vinsero poi il campionato, obiettivo centrato pure nel 2014/15 in C con Domenico Toscano: il suo Novara iniziò però col freno a mano tirato, 6 punti. In tutti e tre i casi passati gli azzurri erano i favoriti per il successo. Stavolta no e non tanto per il valore della rosa in sé, ma per la sua genesi - il gruppo è nuovo di zecca - e per la concorrenza spietata.

«Speriamo di essere la sorpresa del campionato» auspicava il ds Moreno Zebi alla sua conferenza di presentazione.

In casa azzurra c’era e c’è tuttora la consapevolezza che il girone sia iper competitivo con due retrocesse e determinate subito a risalire (Vicenza e Pordenone), una che ha sfiorato più volte il salto di categoria (Padova), una che ha pescato a piene mani dalla B (Triestina) e un’altra che in ogni stagione fa un passo avanti (FeralpiSalò). La corsa è solo all’inizio, però il Novara sta costruendo le fondamenta per essere prima di tutto una squadra trascinante e in cui riconoscersi. Che poi sono i principi attorno ai quali Zebi formò già il gruppo azzurro 2019/2020, quello capace di inserirsi ai piani alti dei playoff nonostante il ridimensionamento imposto in estate dalla proprietà. A fine dicembre di quella stagione il ds dovette lasciare il lavoro a metà per il passaggio delle quote di maggioranza da De Salvo a Rullo: la corsa alla B si fermò nella semifinale degli spareggi promozione.

Un percorso, quello non vissuto fino in fondo, che in un certo senso Zebi ha pensato di riprendere in mano. Come quel Novara, anche l'attuale poggia la sua forza prima di tutto sulle grandi motivazioni dei giocatori. Poi certo ci vuole tanta qualità e talento, e l’impressione è che il gruppo attuale ne abbia di più.

Allora mancavano un Rocca o un Galuppini, come l'esperienza in difesa di un Carillo o un Benalouane. Elementi, gli ultimi, che in certi casi potrebbero anche contribuire a colmare il vuoto di malizia. Quell’anno il Monza era inarrivabile, le altre più abbordabili.

«Dal primo giorno in cui sono arrivato ho detto che il Novara poteva essere competitivo - rivendica Cevoli -. I segnali sono positivi, bisogna riconoscere che stiamo facendo le cose per bene mantenendo però umiltà e profilo basso. Non possiamo pensare che giocheremo sempre al livello del primo tempo di sabato con la Pro Vercelli, ma è fondamentale che in campo il nostro atteggiamento resti lo stesso».

Filippo Massara

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