2 Rassegne stampa - LA STAMPA: "Pavanati vuole rompere gli indugi: “Entro 10 giorni un’offerta concreta”" - "Ecco la proposta di Pavanati: “Mi accollo i debiti di Rullo”. Novara, sette giorni per decidere"

09.04.2021 15:00 di  Roberto Krengli  Twitter:    vedi letture
Fonte: lastampa.it
Leonardo Pavanati
Leonardo Pavanati
© foto di forzapescara.com

05 Aprile 2021

Il potenziale acquirente è pronto. Leonardo Pavanati, l’uomo d’affari milanese che il mese scorso ha incontrato i proprietari del Novara (Maurizio Rullo con l’80 per cento della società e Massimo De Salvo con il 20), si dichiara pronto a fare un’offerta concreta. Dal Novara assicura di aver avuto le carte che chiedeva.

- Con la «due diligence» completata dai suoi collaboratori, adesso conosce bene la situazione economico finanziaria della società.

«Nell’arco di una decina di giorni siamo pronti a formulare la nostra proposta - ammette Pavanati -. Sarà rettificata, rispetto alla precedente. Non tanto nei termini finanziari quanto nelle modalità».

- Ma questo cosa vuol dire ?

Pavanati cerca di spiegare meglio:

«Si dovrà decidere chi resterà con noi in società. Pensiamo De Salvo. Con Rullo vedremo. Accoglieremo le sue richieste di sostituire le fideiussioni. Poi rifletteremo sulla sua uscita. Conosciamo bene gli umori dell’ambiente. Vorremmo dare un profilo diverso al nostro impegno. Anche per quanto riguarda l’immagine della società».

- Ma la situazione debitoria del Novara è tale da condizionare l’eventuale acquisto ?

«Buona parte dei debiti sono di natura fiscale - spiega Pavanati -. Quelli sono in capo a chi li ha fatti. Anche sotto il profilo delle eventuali responsabilità penali. Poi ci sono debiti con i fornitori e quelli di gestione. Risultano dai bilanci. Ma io guardo al profilo dell’impresa nel suo complesso anche per la prospettiva futura e lo sviluppo del progetto».

- Ma l’acquisto del Novara quale impegno può comportare ?

«Diciamo intorno ai 7 milioni di euro» spiega il potenziale acquirente che intende interviene in prima persona ovvero con la società A&G Real Estate, di cui è presidente del consiglio d’amministrazione e assicura di non essere intermediario per altri soggetti: «Non c’è nessun altro dietro di noi».

La lettera che divide

- Si disse, a suo tempo, che l’attuale maggioranza del Novara pretendeva precise garanzie. Ad esempio una lettera di patronage per intavolare la trattativa.

«Ho sentito Pavanati - ammette il presidente Rullo - e ci siamo accordati per sentirci nuovamente martedì. Ho chiesto se aveva la lettera di patronage. Mi ha ribadito che non c’è ancora, ma che non è un problema. È da tempo che mi viene però detto così».

«Nel momento in cui ci accolliamo il debito mi pare sia già una garanzia - replica Pavanati -. Poi per il patronage di una banca non ci sono problemi. Abbiamo incontrato Rullo e De Salvo. Con noi c’erano importanti esponenti di un noto istituto di credito».

- Al primo incontro c’era anche il generale in pensione della guardia di Finanza Fabrizio Lisi, indicato come un presidente in pectore. E’ ancora così ?

«Certo che sì - ribadisce Pavanati -. Il nostro progetto triennale si basa sulla valorizzazione dei giovani del vivaio. Contempla la promozione della squadra per incrementare il patrimonio. Saremo alla prima esperienza in campo calcistico ma abbiamo le idee molto chiare».

Le piste alternative

Sempre che l’operazione vada in porto perché se questa è la più avviata e trasparente, non è tuttavia l’unica. Ci sono altre piste straniere che portano ancora nella vicina svizzera. In particolare di un imprenditore di origini milanesi che ha già trattato altre squadre di calcio italiane. Una soluzione definitiva insomma non sembra proprio dietro l’angolo. 

-

09 Aprile 2021

L’offerta d’acquisto del Novara calcio avanzata dall’immobiliarista milanese Leonardo Pavanati si riferisce alla quota dell’azionista di maggioranza ovvero a Maurizio Rullo. Lui detiene l’80 per cento del pacchetto azionario. A questo mira la società A&G Real Estate (Pavanati presidente) che opera in campo immobiliare. Si dice pronta ad accollarsi i debiti della società, che ha quantificato intorno ai sette milioni di euro complessivi. L’offerta non prevede alcun esborso di cassa per l’acquisizione.

Ieri Rullo ha risposto a Pavanati ribadendo che «se dovrò lasciare la società, prima di arrivare all’atto di cessione mi dovranno liberare delle fideiussioni da 1,3 milioni».

Giova ricordare che, nel dicembre di due anni fa, Rullo entrò in società grosso modo alle stesse condizioni. Allora pagò però un prezzo di 500 mila euro a Massimo De Salvo. Una cifra dichiarata al momento della presentazione. Rullo ha dovuto poi far fronte, per la sua parte, alla gestione fino alla conclusione della stagione scorsa e a quella in corso. L’ha fatto con l’intervento determinante dell’azionista di minoranza De Salvo che aveva mantenuto e manterrà ancora il suo venti per cento.

In quest’anno e mezzo Rullo ha commesso molti errori. L’ha ammesso in diverse occasioni. Innanzitutto nella scelta dei suoi collaboratori che ha poi progressivamente allontanato. Compreso il ds Orlando Urbano che lo aveva introdotto nel mondo del calcio. Con lui, adesso, è entrato addirittura in polemica.

Va ricordata le querelle per le fideiussioni: sta recuperando adesso, per via giudiziaria, alcune somme allora non andate a buon fine.

Il caso poi dell’ex presidente Marcello Cianci, fermato in Calabria con 200 mila euro in contanti non ha certo giovato all’immagine della società.

A più riprese, Rullo ha denunciato di essere stato lasciato solo. Da qui la decisione di mettere in vendita la società o di cercare comunque dei partner. A torto, o a ragione, non ha legato con la città e le istituzioni, sindaco in testa.

La pandemia ha poi inciso profondamente sulle attività imprenditoriali di Rullo. Così come ha influito nella gestione del Novara calcio. Che, fra l’altro, non ha centrato una salvifica promozione economica in serie B. Che ci siano stati poi problemi di natura finanziaria per far fronte alle scadenze degli ultimi mesi è un dato di fatto.

-

Renato Ambiel

-