Di Gregorio: "Renate? Meglio un anno in C che fare il dodicesimo in B"

28.04.2020 13:00 di  Roberto Krengli  Twitter:    vedi letture
Fonte: tuttoc.com
Michele Di Gregorio
Michele Di Gregorio

Michele Di Gregorio, portiere del Pordenone, si è raccontato senza filtri in una lunga intervista sul canale Instagram dell'editorialita Nicolò Schira.

L'estremo difensore di proprietà dell'Inter ha affrontato tra i vari argomenti anche le esperienze con la maglia di Renate e Avellino: 

“Renate ? È stata la mia prima tappa nei professionisti. Non ti nego che passare da essere capitano dell’Inter Primavera alla Lega Pro con il Renate all’inizio mi sembrava un salto all’indietro. Devo dire grazie al mio procuratore, Carlo Alberto Belloni, che invece mi ha fatto capire quanto fosse importante giocare. Meglio un anno in C che fare il dodicesimo in B. A Renate sono diventato il miglior portiere della C, un premio che mi ha reso orgoglioso. È stata una grande annata: ricordo ancora i rigori parati a Empoli che ci permisero di centrare una clamorosa qualificazione in Coppa Italia. Parata più bella quell’anno ? Quelle contro il Vicenza. Quella sera mi bombardarono, ma parai di tutto.

Avellino ? Una esperienza durata poco. Peccato perché la squadra era fatta, c'erano giocatori di categoria come Ardemagni, Di Tacchio, Eusepi e Castaldo. Sono arrivato lì per giocarmela e quel mese lì mi ha dato consapevolezza: potevo dire la mia anche in B. Avellino è una piazza importante, io arrivavo dalla C e col tempo ho capito che potevo starci in quella rosa e da protagonista. E' stata un'esperienza positiva, peccato solo che il club non si sia iscritto. Ricordo l’amichevole di Frosinone contro la Roma: un clima surreale, a fine gara scoppiammo tutti in lacrime. L’Avellino non era ammesso alla B.

Perciò sono dovuto ripartire dalla Lega Pro: sono andato al Novara e sono caduto in piedi. Ho rischiato infatti di perdere un anno visto che ormai tutte le squadre avevano preso il portiere".

Valeria Debbia

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