Il punto (di Luca Esposito)
Questo editoriale si basa su alcune dichiarazioni del tecnico Claudio Ranieri che, dall’alto della sua esperienza e della saggezza che lo ha sempre contraddistinto, si è soffermato sulla crisi del calcio italiano e sulla necessità di far capire alle tifoserie che il Covid ha messo definitivamente in ginocchio un sistema già in affanno da tempo, per nulla aiutato dal Governo e che, continuando così, rischia di saltare definitivamente.
Nemmeno la parziale riapertura degli stadi (con restrizioni continue che hanno spinto gli ultras italiani a disertare e contestare in massa, altra mazzata per le finanze dei club già impossibilitati a lanciare la campagna abbonamenti) ha fatto respirare alcune società che, pur iscritte, ora dovranno arrivare a giugno senza affanni, ma con obiettivi totalmente ridimensionati.
“Penso che le società debbano essere oneste con i tifosi, ammettere che l’industria è in difficoltà e che la crisi si può superare solo investendo sui giovani.
Credo che il popolo italiano, con milioni di cittadini toccati dalla pandemia in modo profondo, capirebbero.
A che serve dire “voglio vincere”, promettere mari e monti e poi deludere le persone ?”.
Frasi estrapolate da una lunga intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport.
Ed è evidente che il salto di qualità vada fatto anzitutto dai tifosi.
Luca Esposito
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