Rassegna stampa - LA STAMPA: "Ipotesi retrocessione a tavolino, il Gozzano chiama gli avvocati: “La proposta della Lega pro è un’ingiustizia”"

02.06.2020 13:00 di  Roberto Krengli  Twitter:    vedi letture
Fonte: lastampa.it
Alex Casella
Alex Casella

Adesso il Gozzano trema sul serio. E non potrebbe essere altrimenti. Fino a quando si è potuto giocare, i rossoblù erano sì scivolati all’ultimo posto della classifica del girone A di serie C, ma con ancora tante partite davanti per poter rimediare. Poi l’emergenza sanitaria ha bloccato il campionato e ora, stando alle indicazioni emerse dall’ultimo Consiglio Direttivo della Lega Pro, la società cusiana rischia di retrocedere a tavolino.

Il prossimo Consiglio Federale sarà decisivo per le sorti del Gozzano che, come prevedibile, è pronto a dare battaglia su tutti i fronti possibili.

«La nostra è una situazione paradossale - sintetizza il presidente Fabrizio Leonardi -. La classifica dice che mancano 11 partite: quindi ci sono 33 punti in palio e noi siamo a sole 6 lunghezze dalla salvezza diretta. Sarebbe stato penalizzante anche giocare i playout da penultimi senza avere la possibilità di salvarci direttamente, ma retrocedere in questo modo sarebbe un’autentica beffa».

Dalle parole di Leonardi, si capisce quanta amarezza ci sia nella dirigenza rossoblù. Un’amarezza che però, almeno per ora, non fa rima con rassegnazione, come precisato dal ds Alex Casella: «Se verranno confermate queste indiscrezioni, rischiamo di giocarci la partita più importante in tribunale e non lasceremo nulla di intentato».

A prescindere da cosa avverrà nelle prossime settimane, non è escluso che qualche società di serie C getti la spugna, poiché il numero delle squadre professionistiche è destinato a ridursi. Ciò significa che ci saranno dei posti vuoti e che il Gozzano, essendo una società sana, potrebbe beneficiarne in caso di ripescaggio. Ma su questo punto Casella non transige: «Sperare in disgrazie altrui per determinare il proprio futuro è sbagliato a priori e non fa parte del nostro modo di operare. Vogliamo giocarci le nostre carte senza che la Figc cambi un comunicato che era stato messo nero su bianco appena una settimana prima».

La vicenda, in realtà, è cominciata a inizio maggio con l’Assemblea della Lega Pro che aveva constatato l’impossibilità di riprendere il campionato, formulando una serie di richieste che sono state interamente respinte dal Consiglio Federale. Nel frattempo però l’epidemia si è placata e il ministro Spadafora ha aperto alla possibilità del ritorno in campo: «Ma se si cristallizza la classifica facendo salire le prime e retrocedere le ultime - spiega Casella -, ciò va in contrasto con quanto deciso settimana scorsa dalla Figc. Per noi sarebbe una condanna estremamente lesiva. Se il campionato non può finire, di certo è impossibile decidere oggi chi penalizzare a tavolino. Tutti ci considerano professionisti alla stregua della serie A, pur avendo costi diversi, quindi le categorie vanno trattate nello stesso modo».

E dire che la stagione del Gozzano era cominciata con legittime speranze: la rosa era stata ringiovanita e l’arrivo in panchina di David Sassarini aveva portato in dote una squadra sbarazzina e divertente. La mancanza di esperienza nei momenti chiave è però costata parecchi punti e a gennaio si è cambiato registro: prima sostituendo l’allenatore, poi rivoluzionando l’organico. «Avevamo alzato il tasso qualitativo della squadra e sono sicuro che ci sarebbero stati riscontri positivi - commenta Casella -. Peccato che dalla chiusura della finestra di mercato si sono giocate solo tre partite. Siamo anche stati sfortunati a livello di infortuni».

Intanto sabato sera anche i calciatori del Gozzano hanno sottoscritto il comunicato dei tesserati del Ravenna che tramite l’Aic hanno definito «contraria ai principi del fairplay» la proposta di retrocessioni e disputa dei playout. 

Marco Curti

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