Rassegna stampa - LA STAMPA: "Novara, felicità azzurra per il ritorno in Serie C"

Novara calcio torna nei professionisti dopo un solo anno nei Dilettanti: festa a Gozzano, poi in mille al Piola a celebrare società e giocatori
05.05.2022 08:00 di  Roberto Krengli  Twitter:    vedi letture
Fonte: lastampa.it
Rassegna stampa - LA STAMPA: "Novara, felicità azzurra per il ritorno in Serie C"
© foto di novarafootballclub.it

«Csiamo». Ci sono Novara e il Novara.

La città e la sua squadra di calcio tornano nel mondo dei professionisti dopo la vergogna della scorsa estate e la rinascita nei campi di provincia, un’impresa che ha riunito tutti attorno alla maglia azzurra: club, tifosi, istituzioni e sponsor. Lo 0-0 di Gozzano nella terzultima giornata di serie D basta per stappare lo spumante perché la Sanremese non va oltre il 2-2 con il Sestri Levante. Molti giocatori lo scoprono quando ormai hanno imboccato il tunnel verso gli spogliatoi con il muso lungo, convinti di dover rimandare l’epilogo di almeno una settimana. Il pari del Sestri spegne le ultime speranze dell’unica avversaria capace di resistere al ritmo travolgente del Novara.

Boato nel settore ospiti

Gli azzurri sono increduli. Si ributtano in campo confusi e alla conferma della notizia fanno scattare la festa. «Sto vivendo la più grande emozione della mia vita» esulta Massimo Ferranti. Il proprietario chiama accanto a sé il sindaco Alessandro Canelli, che aveva guidato la corsa contro il tempo per non lasciare la piazza senza pallone. Novara come Foggia e Palermo, le ultime città subito a segno dopo essere ripartite da zero nel 2020. È un trionfo che fa saltare con la curva Marco Marchionni, al primo titolo da allenatore: «Ma il merito è di questi ragazzi - puntualizza subito lui indicando il gruppo di calciatori - e dei tifosi. Ci hanno sempre sostenuto e noi non abbiamo mai mollato». Poi, a margine, torna il tecnico che non si accontenta mai: «Ah, sia chiaro che non finisce qui. Io voglio chiudere il campionato senza subire più alcun gol».

Nelle ultime sette partite nessun avversario è riuscito a segnare agli azzurri

Il filotto ha contribuito a marcare la distanza sulla Sanremese, diventata incolmabile a due gare dalla fine. Per Pablo Gonzalez è la quarta promozione in 12 anni d’azzurro. Come lui, nello spogliatoio solo il magazziniere Marco Fregonara. Un irriducibile del dietro le quinte. «Se ripenso a quanto eravamo messi male a luglio, mi sembra incredibile essere qui oggi a festeggiare» afferma il collaboratore . Altri dipendenti sono stati riassorbiti da Ferranti nel nuovo progetto sportivo, affidato all’inizio al ds Giuseppe Di Bari e al suo scout Alessio Cappella. È stato lui a suggerire l’ingaggio di Marchionni e ad allestire la rosa campione contando anche sui preziosi pareri di ex dirigenti e accompagnatori che conoscevano bene gli azzurrini in uscita da un settore giovanile smantellato. Per intenderci, senza quella mobilitazione appassionata uno come Stefano Paglino da Cerano sarebbe forse finito altrove. Tra i giocatori in lacrime c’è Mohamed Laaribi. Centrocampista di origini marocchine, ma nato e cresciuto in Calabria, una decina di anni fa aveva vinto il suo unico campionato in Eccellenza. Si era però fatto notare un passo alla volta raggiungendo comunque la C. Per il Novara ha lasciato il Sud, non l’accento.

«A quanto pare ho vinto la mia scommessa - sorride - grazie al mister, che mi ha dato una chance. Lo spirito di appartenenza ci ha fatto reagire alla sconfitta con la Sanremese. Con la fatica che avevamo fatto, non volevamo buttare tutto all’aria. Spero che questo traguardo sia l’inizio di qualcosa ancora più bello».

La festa si sposta al Piola, dove mille tifosi aspettano la squadra. Dardan Vuthaj guida la truppa sulle note degli AcDc a tutto volume, poi lo speaker Fabrizio Poli fa la chiama uno ad uno dei giocatori. I tifosi hanno imparato i loro nomi a memoria, anche se fino a otto mesi fa non li conoscevano nemmeno.

«È un sogno - ammette Domenico Strumbo, appena 55 minuti giocati in campionato, eppure indispensabile per il gruppo -. Io sono qui dalla prima sera. Ho conosciuto persone fantastiche. Novara lo meritava».

Stefano Cordone, il ds subentrato dopo il ko con la Sanremese, lascia il palco alla squadra: «Il senso di responsabilità dei giocatori ha fatto la differenza. È giusto che celebrino il traguardo. Noi che stiamo dietro, pensiamo già al futuro».

Filippo Massara

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