Dho di petto - Dieci anni fa la festa azzurra per la B

28.04.2020 09:00 di  Roberto Krengli  Twitter:    vedi letture
Fonte: novara.iamcalcio.it
Dho di petto - Dieci anni fa la festa azzurra per la B
© foto di novara.iamcalcio.it

In assenza di calcio giocato mai come in questo periodo viviamo di ricordi, le televisioni ci ripropongono le sfide del passato e l’occhio ogni tanto cade su trionfi o grandi delusioni che abbiamo vissuto nella nostra vita sportiva. Il 25 aprile è stata una data storica per i tifosi azzurri, forse la più importante perché dopo 33 anni il 25 aprile 2010 il Novara tornava in serie B.

Voglio portare una testimonianza diretta, non voglio fare una cronaca della clamorosa annata 2009-2010 di cui già ho parlato tante volte ma voglio raccontare come ho vissuto personalmente quel periodo storico della mia passione azzurra. Parto con il dire che era praticamente certo che il Novara sarebbe andato in B, non fosse successo contro la Cremonese sarebbe accaduto la settimana dopo ma gli azzurri già avevano avuto un match point a Benevento dove un po’ di sfortuna aveva sancito la prima sconfitta stagionale e confesso che a me e penso anche ad altri non è dispiaciuto poter festeggiare al “Piola”; il Novara dopo il grande girone d’andata aveva vissuto la sbornia di San Siro, dopo 2-3 partite così così era ricominciata la nostra marcia verso la B e abbiamo avuto sempre un discreto margine sui nostri inseguitori, personalmente il “rush finale” iniziava dalla partita di Perugia dove ero convinto arrivasse il primo k.o per la formazione di Tesser, ora non chiedetemi il perché ma Gonzalez e compagni sarebbero tornati dall’Umbria con zero punti e da lì in avanti ci saremmo rimessi in trincea per conquistare il successo finale, non sono andato a Perugia e ho seguito abbastanza distrattamente per radio il match convinto della mia (bislacca) teoria o forma di scaramanzia, i tre punti che non immaginavo erano un chiaro segnale, il Novara sarebbe andato in B e dopo i litri di pioggia presi a Lecco aspettavo solo il momento di festeggiare una serie in cui la mia squadra non aveva mai militato.

Prima di Benevento ero abbastanza tranquillo, emergeva un filo di emozione ma tra l’esplosione del vulcano e altro ho seguito la trasferta in terra campana dal maxischermo messo a Novara accettando la sconfitta senza troppe recriminazioni nonostante in campo si fosse visto ben altro; 25 aprile, Novara-Cremonese, devo essere al 100% e la sera prima vado insolitamente a dormire prestissimo con sciarpa azzurra nel letto e quant’altro, il 25 è domenica ma non usufruire del giorno di festa sul lavoro non mi è mai pesato così poco, mi sveglio prestissimo e inizio a percepire che qualcosa non va, provo la febbre…. 38 ! Perfetto, può anche salire a 41 ma nessuno lo saprà mai, rimarrà un segreto con me stesso fino a dopo il match; faccio due cose a fatica in giardino sempre cercando di mascherare il malessere, mangio controvoglia e finalmente passo a prendere papà e socio per andare allo stadio, guido io e cerco di limitare i movimenti all’essenziale tipo Michael Jordan nel nausea game contro Utah del 1996 e riesco ad arrivare allo stadio; ovviamente c’è un gran sole che si sposa a meraviglia con la febbre ma non ci penso e mi godo uno stadio pieno come raramente ho visto in vita mia e la tanta sospirata promozione in B. Finisce la festa al “Piola” e torno a casa, onestamente non ho la forza di andare in giro a festeggiare ma dieci anni dopo penso che forse è stato meglio così, vedere quei colori tornare nella seconda serie nazionale sono stati una gioia così grande che è stato bello viverli anche un po’ da solo, assieme alla febbre che mi aveva accompagnato per tutto il giorno, assieme alla fede azzurra che mi ha accompagnato e mi accompagnerà per sempre.

Avanti Novara !!!

Marco Dho

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