Auguri a Simone Inzaghi, ex calciatore e allenatore di calcio italiano, attaccante azzurro nel 1995-96, da calciatote 1 C2 (Novara), 7 Trofei (Lazio), da allenatore 3 Trofei Giovanili, 3 Trofei Nazionali e 1 Riconoscimento (Lazio) !

Nel 2020 Tuttonovara fa gli auguri di buon compleanno ai calciatori viventi che vestono o hanno vestito la maglia azzurra
05.04.2020 09:10 di  Roberto Krengli  Twitter:    vedi letture
Fonte: it.wikipedia.org
Simone Inzaghi
Simone Inzaghi

Il 5 aprile 1976 nasce a Piacenza, comune capoluogo dell'omonima provincia, in Emilia-Romagna, Simone Inzaghi, che oggi dunque compie 44 anni.

Alto 1,85 per 82 kg., ha giocato a calcio come attaccante dal 1992 al 2010. E' allenatore di calcio dal 2010 ad oggi. Attualmente è il tecnico della Lazio in Serie A.

Tuttonovara gli fa i migliori auguri di buon compleanno !

-

Nota

Calciatore

Simone Inzaghi è il calciatore con il maggior numero di reti realizzate nelle competizioni UEFA per club con la maglia della Lazio (20) ed è l'unico ad avere vinto la Coppa Italia e la Supercoppa Italiana con i biancocelesti sia da calciatore che da allenatore.

-

Cenno biografico

Simone è il fratello minore di Filippo Inzaghi.

Ha due figli: Tommaso, nato il 29 aprile 2001, avuto dalla presentatrice Alessia Marcuzzi, dalla quale poi si è separato e Lorenzo, nato il 14 aprile 2013 dalla relazione con Gaia Lucariello.

-

Carriera

Calciatore

Simone Inzaghi è cresciuto nelle Giovanili del Piacenza, la squadra della sua città, dal 1992 al 1994.

Poi, a 18 anni, è stato mandato in prestito al Carpi in Serie C1 dove però ha trovato poco spazio (9 presenze senza gol).

Nei due anni successivi il Piacenza lo ha mandato ancora a farsi le ossa in giro per l'Italia: nella stagione 1995-96 è stato al Novara in Serie C2 con cui è riuscito a giocare con continuità segnando anche 4 gol, che hanno contribuito alla promozione in C1.

Nel 1996-1997 ha fatto parte della rosa del Lumezzane, sempre in Serie C2, con cui ha collezionato 23 presenze e 6 gol.

La stagione successiva (1997-98) è stato prestato in Serie C1 al Brescello (21 presenze, 10 gol).

Nell'estate 1998 è tornato al Piacenza, che gli ha offerto un'opportunità in Serie A facendone il terminale del gioco offensivo. Inzaghi è andato subito in gol alla prima giornata di campionato contro la Lazio. Alla fine del torneo i suoi gol sono stati 15 (settimo marcatore del campionato) e il Piacenza è riuscito all'ultima giornata ad ottenere la salvezza.

Nell'estate del 1999 è passato alla Lazio per 30 miliardi di lire. Alla Lazio Inzaghi si è ritrovato in squadra insieme con campioni del calibro di Alessandro Nesta, Juan Sebastian Veron, Pavel Nedvěd, Roberto Mancini e Marcelo Salas, riuscendo a ritagliarsi uno spazio importante nella squadra in virtù anche del massiccio turn-over che il tecnico laziale Sven Goran Eriksson attuava, visti i molteplici impegni tra campionato, Coppa Italia e Champions League. È stato proprio in questa competizione che Inzaghi ha vissuto i momenti migliori della stagione: memorabile una sua quaterna contro l'Olympique Marsiglia nella quinta partita della seconda fase a gironi di Champions League e un suo gol realizzato contro il Chelsea a Stamford Bridge che ha contribuito a portare la Lazio ai quarti di finale. Qui, nella partita di Valencia persa per 2-5 dai biancocelesti, Inzaghi è riuscito a segnare un gol e fare un'ottima prestazione. Come detto, il 14 marzo 2000, contro il Marsiglia, ha segnato 4 gol. In campionato ha totalizzato 22 presenze e i suoi 7 gol non solo hanno contribuito a riportare lo scudetto nella metà biancoceleste di Roma dopo 26 anni, ma gli sono valsi anche la convocazione in Nazionale. Al termine della stagione, con 19 gol, è risultato il miglior marcatore complessivo della sua squadra. Questa è stata la stagione più prolifica della sua carriera alla Lazio. Dopo la stagione 1999-2000 è iniziato un periodo di declino che ha portato Inzaghi ai margini della squadra. Nelle quattro stagioni successive la Lazio ha vinto una Supercoppa Italiana e una Coppa Italia. Inzaghi ha realizzato 20 gol in campionato dal 2000 al 2004.

Il commissario tecnico Dino Zoff ha convocato Simone Inzaghi nella Nazionale italiana per l'amichevole del 29 marzo 2000 contro la Spagna a Barcellona, persa dall'Italia per 2-0. Inzaghi è entrato al 60' al posto di Stefano Fiore ed è andato a formare il duo d'attacco insieme al fratello Filippo. Dopo questa partita ha giocato altre due partite in Nazionale sotto la guida di Giovanni Trapattoni.

Nel gennaio 2005 è andato in prestito alla Sampdoria, nell'ambito della trattativa che ha portato Fabio Bazzani nella capitale, ma a Genova ha collezionato appena 5 presenze.

Dall'estate di quell'anno è tornato nuovamente alla Lazio, riserva di Tommaso Rocchi e Goran Pandev.

Il 27 agosto 2007 ha firmato un contratto con l'Atalanta, che ha preso in prestito il giocatore, pagandone lo stipendio (950.000 €) a metà con la Lazio, che è rimasta la detentrice del cartellino. Con gli orobici è sceso in campo 19 volte senza mai segnare.

E' rientato ancora alla Lazio dopo la scadenza del prestito e l'aria romana gli ha fatto bene. Dopo 46 presenze senza andare a segno, è tornato al gol il 4 ottobre 2008 all'89' della gara interna contro il Lecce, siglando la rete del pareggio, la prima dopo più di quattro anni di digiuno (ultima rete il 18 settembre 2004). Le reti in Serie A sono diventate 43 in 184 partite. Nella stagione 2008-09 ha vinto con la Lazio la Coppa Italia ai rigori contro la Sampdoria. Nella stagione 2009-10 è stato convocato dal neo-allenatore Davide Ballardini della Lazio per la finale della Supercoppa Italiana contro l'Inter a Pechino e così ha vinto ultimo trofeo in maglia biancoceleste, poiché Il 22 maggio 2010 Simone Inzaghi ha annunciato la rescissione, con un anno di anticipo, del suo contratto con la Lazio. Con 20 reti è il massimo realizzatore della Lazio nelle competizioni europee; inoltre, è il decimo cannoniere di sempre della Lazio, con un totale di 55 reti in competizioni ufficiali.

Allenatore

Dopo la rescissione del contratto con la Lazio, Simone Inzaghi rimane comunque nell'ambiente biancazzurro, stavolta in veste di allenatore degli Allievi regionali, con i quali vince a fine stagione la Coppa Lazio. 

La stagione successiva viene promosso sulla panchina degli Allievi nazionali.

Nel mese di gennaio 2014 gli viene affidata la guida della formazione Primavera, in sostituzione di Alberto Bollini (divenuto vice allenatore in prima squadra). Il 9 aprile successivo, vince la Coppa Italia Primavera ai danni della Fiorentina Primavera; il trofeo non veniva vinto dal club biancoceleste da 35 anni. Il 1º ottobre 2014 vince la prima Supercoppa Primavera della storia della Lazio, battendo la Primavera del Chievo per 1-0. Il 1º maggio 2015 vince il derby contro la Roma in finale di Coppa Italia per 0-2 e vince il trofeo nonostante la sconfitta per 1-0 dell'andata. Dopo aver vinto anche il derby della semifinale di campionato ai supplementari, il 16 giugno perde ai rigori la finale contro il Torino. Il 14 novembre sempre contro i granata perde la Supercoppa Primavera, nel gennaio 2016 viene eliminato dalla Coppa Italia in semifinale dall'Inter mentre a marzo la squadra non partecipa al Torneo di Viareggio.

Il 3 aprile dello stesso anno sostituisce l'esonerato Stefano Pioli sulla panchina della prima squadra della Lazio, in seguito al derby perso con la Roma per 1-4. Il 10 aprile successivo, in occasione della trasferta contro il Palermo, siede per la prima volta sulla panchina dei biancocelesti riuscendo ad imporsi per 0-3. Al termine della stagione, dopo aver totalizzato 12 punti in 7 partite, conduce la Lazio all'ottavo posto finale in campionato, non riuscendo nell'impresa di portare la formazione romana a qualificarsi per le coppe europee.

Dopo essere stato vicino alla Salernitana, altro club del presidente Lotito, l'8 luglio viene richiamato ad allenare i biancocelesti viste le dimissioni del nuovo allenatore Marcelo Bielsa. Il 1º marzo 2017 guida la squadra biancoceleste a vincere il derby contro la Roma, dopo quasi quattro anni dall'ultimo, in occasione della semifinale d'andata di Coppa Italia dove si impone per 2-0. Il 30 aprile successivo la Lazio torna a vincere il derby anche in campionato poiché i biancocelesti si impongono, per 1-3, sui giallorossi tornando a vincere la stracittadina in Serie A dopo quattro anni e cinque mesi. Il 17 maggio 2017 perde la finale di Coppa Italia contro la Juventus per 2-0. A fine stagione, oltre ad aver disputato la finale di Coppa Italia, insieme ai suoi conquista il quinto posto valido per partecipare alla prossima Europa League.

La seconda stagione sulla panchina biancoceleste si apre con la vittoria del suo primo titolo da allenatore; la Lazio, nella partita valida per l'assegnazione della Supercoppa Italiana, supera i campioni d'Italia della Juventus con il risultato di 2-3. Tale risultato lo porta a essere l'unico, nella storia del club romano, ad avere vinto il trofeo sia sul campo che in panchina. Il 14 settembre 2017 fa il suo esordio anche in Europa League, battendo gli olandesi del Vitesse per 2-3. Il 18 aprile 2018, in occasione della trasferta vinta, per 3-4, contro la Fiorentina, siede per la centesima volta sulla panchina della Lazio. Conclude la stagione al quinto posto, mancando in extremis la qualificazione alla Champions League: all'ultima giornata di campionato, con Lazio e Inter rispettivamente in quarta e quinta posizione con tre punti di differenza, i biancocelesti ospitano in casa proprio i nerazzurri, che si impongono per 2-3 e, in virtù degli scontri diretti, scavalcano il club romano, che deve accontentarsi dell'accesso all'Europa League.

Nella stagione 2018-2019, nonostante un rendimento non eccelso della squadra in campionato, e nonostante la delusione in Europa League (la Lazio esce infatti ai sedicesimi di finale contro il Siviglia), Inzaghi riesce a guidare il team capitolino fino alla finale di Coppa Italia, trionfando quindi per 2-0 sull'Atalanta, e conquistando di fatto il suo secondo trofeo nell'esperienza sulla panchina biancoceleste.

Nell'annata 2019-2020 la Lazio esce ai gironi di Europa League ma il 22 dicembre vince di nuovo la Supercoppa italiana contro la Juventus per 1-3, la seconda per Inzaghi da allenatore. L'11 gennaio 2020, battendo per 1-0 il Napoli raggiunge la decima vittoria consecutiva in Serie A, cosa mai avvenuta prima nei 120 anni di storia della società capitolina.

-

Ecco in sintesi la carriera di Simone Inzaghi. Nell'ordine sono indicate le stagioni, le squadre di club (con → sono segnati i prestiti) e le Nazionali nelle quali ha militato e che allena e ha allenato, il numero di presenze in campionato da calciatore e, tra parentesi, il numero di gol segnati:

Calciatore

Giovanili

1992-94 - Piacenza

Squadre di club

1994-95 → Carpi - 9 (0)

1995-96 → Novara - 23 (4)

1996-97 → Lumezzane - 23 (6)

1997 - Piacenza - 0 (0)

1997-98 → Brescello - 21 (10)

1998-99 - Piacenza - 30 (15)

1999-2005 - Lazio - 109 (27)

2005 → Sampdoria - 5 (0)

2005-07 - Lazio - 12 (0)

2007-08 → Atalanta - 19 (0)

2008-10 - Lazio - 12 (1)

Nazionale

1993-94 - Italia U-18 - 4 (1)

2000-03 - Italia - 3 (0)

Allenatore

2010-11 - Lazio - Allievi Reg.

2011-14 - Lazio - Allievi Naz.

2014-16 - Lazio - Primavera

2016-oggi - Lazio

-

Palmarès

Giocatore

Club

Competizioni nazionali

Serie C2: 1   (Novara: 1995-96)

Campionato italiano: 1   (Lazio: 1999-2000)

Coppa Italia: 3   (Lazio: 1999-2000, 2003-04, 2008-09)

Supercoppa italiana: 2   (Lazio: 2000, 2009)

Competizioni internazionali

Supercoppa UEFA: 1   (Lazio: 1999)

Allenatore

Competizioni giovanili

Coppa Italia Primavera: 2   (Lazio: 2013-14, 2014-15)

Supercoppa Primavera: 1   (Lazio: 2014)

Competizioni nazionali

Supercoppa italiana: 2   (Lazio: 2017, 2019)

Coppa Italia: 1   (Lazio: 2018-2019)

Riconoscimenti

Premio Nazionale Andrea Fortunato al miglior allenatore: 1   (Lazio: 2017)

-