IL PUNTO del 31.05.2023 di Tommaso Maschio - Nubi nere sopra la SPAL. Tacopina "rimanda" l'incontro con i tifosi e riflette sul futuro. E c'è chi teme lo spettro Serie D

31.05.2023 09:30 di Roberto Krengli Twitter:    vedi letture
Fonte: tuttoc.com
Luca Esposito
Luca Esposito
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Dopo la retrocessione le nubi si sono fatte sempre più nere sulla testa della SPAL. La società emiliana infatti era partita con grandi ambizioni nella stagione che sta andando a concludersi, ma alla fine non ha mantenuto le promesse finendo risucchiata in un vortice da cui non è riuscita a tirarsi fuori nonostante i cambi di allenatore – con l’azzardo Daniele De Rossi e poi il tentativo di rilancio di Massimo Oddo – e l’innesto di giocatori di fama come Nainggolan, Fetfatzidis o Pepito Rossi che però non hanno cambiato il corso degli eventi. La retrocessione in Serie C si è così materializzata aprendo grandi interrogativi sul futuro.

Al momento a Ferrara si vive un periodo d’attesa che non fa ben sperare; il presidente Joe Tacopina, dopo la feroce contestazione in occasione dell’ultima gara in casa è tornato negli Stati Uniti e sta riflettendo su cosa fare: iscrivere la squadra e rilanciare il progetto nonostante il passo falso oppure cedere la mano trovando un compratore o affidando la società al sindaco, con quest’ultima opzione che potrebbe aprire le porte della Serie D, ma anche - ipotesi al momento molto remota e improbabile - a un anno senza calcio a Ferrara visti i tempi stretti per ripartire eventualmente senza Tacopina al comando. Mollare significherebbe vanificare il lavoro fatto e soprattutto aver buttato al vento 25 milioni di euro investiti per risanare il bilancio e rinforzare il settore giovanile e l’immagine del club. La Serie C non spaventa Tacopina, che l’ha già affrontata e vinta col Venezia, ma le riflessioni non mancano visto anche il rapporto teso con la piazza.

Ultimo capitolo il mancato incontro che era previsto, secondo quanto annunciato dalla Curva Ovest, per ieri sera (a cui dovevano partecipare anche il Sindaco Fabbri e gli SPAL Club), ma che al club non risultava in agenda tanto più che Tacopina è ancora in patria. La società nella sua nota ha inoltre sottolineato come “a oggi non ci sono date e condizioni disponibili per un incontro tra le parti”. Segno che la situazione è ancora tesa con Tacopina che aspetta ancora le scuse dalla tifoseria che dal canto suo chiede chiarezza sui progetti futuri.

Progetti futuri che passano anche da una rosa che andrà ridimensionata nei numeri e soprattutto nel peso degli ingaggi. Tanti giocatori di questa stagione sicuramente non resteranno essendo in prestito o a scadenza di contratto: Nainggolan e Rossi avevano firmato solo per sei mesi, Zuculini e Almici hanno i contratti che terminano, Moncini, La Mantia, Valzania, Vernier sono tutti in prestito al pari dei più giovani Brazao, Rauti e Delle Mura. Sotto contratto, ma con il futuro certamente lontano da Ferrara saranno Fetfatzidis, Dickmann e Tripaldelli – quest’ultimi due al centro di numerose voci di mercato già a gennaio – con anche Maistro, Zanellato, Murgia, Fiordaliso e Meccariello che al momento è difficile ipotizzare ancora in biancoazzurro nella prossima stagione anche se bisognerà sedersi al tavolo per capire le intenzioni da una parte e dall’altra. C’è in pratica da rifondare una squadra magari puntando sui giovani talenti emersi nell’ultima parte di campionato, su tutti quel Prati che si sta mettendo in mostra anche al Mondiale Under 20, sempre che non arrivino offerte importanti per loro. Ma sono discorso che senza conoscere la volontà di Tacopina restano sul puro piano ipotetico. Solo dopo che l’avvocato e imprenditore statunitense avrà deciso cosa fare della SPAL si potrà avere un quadro più chiaro e magari far diradare le nubi sul cielo di Ferrara.

Tommaso Maschio

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