Rassegna stampa - novara.iamcalcio.it: "Novara FC, si cambia storia"

06.12.2023 15:00 di  Roberto Krengli  Twitter:    vedi letture
Fonte: novara.iamcalcio.it
Pietro Lo Monaco
Pietro Lo Monaco
© foto di novara.iamcalcio.it

La notizia sembra essere certa: il futuro del Novara Fc sta per fare un decisivo cambiamento e passare dalla proprietà di Massimo Ferranti a quella del gruppo capitanato dal manager Pietro Lo Monaco.

Sembra che l’imprenditore romano abbia finalmente trovato la cordata di competenti che da tanto cercava per cedere il club azzurro, esulandosi da responsabilità, soprattutto economiche, che da tempo ormai gli pesavano e, al contempo, dormire sonni tranquilli lasciando i rimpianti fuori dalla porta di casa. Pietro Lo Monaco rappresenta un gruppo la cui formazione è al momento top secret che deterrà il 100% delle quote societarie dando definitivamente l’addio a Ferranti. La firma del contratto di compravendita SPA (Sales and Purchase Agreement) dovrebbe essere messa nero su bianco nella giornata di oggi, 6 dicembre 2023; nel contratto le parti hanno stipulato che gli adempimenti dell’ultimo bimestre debbano essere a carico dei nuovi proprietari. La data relativa al closing, davanti ad un notaio per formalizzare il tutto va indicativamente dall’11 al 14 dicembre 2023, a seguire l’attesa conferenza stampa di presentazione dei soci della cordata che rimarranno segreti fino ad allora e l’ufficializzazione di Lo Monaco come Direttore Generale che sembra aver imposto un’accelerazione della trattativa per lavorare in anticipo al mercato di gennaio, pensando già a 5 innesti che aiuteranno la rosa a raggiungere l’obiettivo salvezza quest’anno e a stabilire un progetto più ambizioso per il futuro prossimo.

Ma chi è Lo Monaco ? Sicuramente un uomo che ha avuto la fortuna di praticare tutti i ruoli che si possono ricoprire in una società calcistica. Dirigente sportivo, allenatore ed ex calciatore nasce a Torre Annunziata nel 1954, ha giocato come centrocampista arrivando in serie C per poi allenare squadre dilettantistiche. Direttore tecnico del Savoia (nell'allora Serie C2), inizia a fare l’osservatore per i bianconeri dell’Udinese e con Giampaolo Pozzo, proprietario del club, riesce a portare la squadra in categorie elevate. Passando da amministratore delegato tra Acireale e Catania viene premiato al Golden Gol 2009 come miglior dirigente della stagione, insieme a Pietro Leonardi, dirigente dell’Udinese. Nel 2012 diventa General Manager del Genoa e pochi giorni dopo proprietario del Messina; nello stesso anno il presidente del Palermo, Zamparini, lo nomina amministratore delegato della società ed inizia la collaborazione tra i rosanero e la Triestina che prevedeva la messa a disposizione della formazione Primavera. L’inizio del 2013 lo vede eletto consigliere della Lega Serie A, ricordato per la sua inamovibile severità nel multare i calciatori espulsi o nel sospendere le retribuzioni a chi non si presenta agli allenamenti post Capodanno (come, ad esempio, il calciatore uruguaiano Rios). Vari tafferugli burocratici lo riguardano, specialmente con la società dello Stretto, dopo i quali nel 2016 torna amministratore delegato del Catania e nel 2018 viene eletto consigliere Federale per la Serie C e direttore generale - nel 2021 - dell'Acr Messina, incarico che lascia nel 2022.

Si vocifera della permanenza di Giacomo Gattuso come condottiero della squadra ma il suo pensiero sugli allenatori è noto: il mister non dovrebbe valutare un calciatore perché non sa valutare i singoli. L’allenatore deve solo indicare le caratteristiche del giocatore che vuole ed il resto lo fanno altri. A livello di gossip e teatralità indimenticabile il rapporto contraddittorio con Jose’ Mourinho, nato anni fa dopo la partita Catania-Inter dove il mister portoghese che ben sappiamo essere il leader delle conferenze stampa, dichiarò, nella sua solita maniera passionale, di ignorare l’esistenza di Lo Monaco. Se la vendetta va servita fredda, dopo 10 anni da quella battuta che il manager italiano pare non essersi slegato dal dito, alla Palermo Football Conference è proprio lui ad approfittare del microfono definendo l’eccentrico Jose’ come “un paraculo, sia come personaggio che come allenatore “.

Severo ma giusto ed esperto di calcio. Forse proprio ciò che serve al Novara. 

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Alice Previtali

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