Rassegna stampa - lavocedinovara.com: "La lavagna tattica di Novara – Pro Patria 0-1"

La nostra rubrica di analisi tecnica sulle gare del Novara: mercoledì sera al Piola una prestazione opaca e deludente, lontanissima da quella brillante vista a Piacenza, quali sono i "veri" Azzurri ?
19.10.2018 13:00 di  Roberto Krengli  Twitter:    vedi letture
Fonte: lavocedinovara.com
Daniele Cacia
Daniele Cacia
© foto di Foto Andrea Mantovan

Viali persevera sul 4-3-1-2 apportando un cambio senza dubbio importante per il gioco della squadra: fuori il regista delle prime tre partite, Ronaldo, dentro Bianchi in regia con Schiavi mezz’ala. Viene confermato invece Cattaneo sulla trequarti mentre Eusepi si riprende il posto nel duo d’attacco insieme all’intoccabile Cacia.

La Pro Patria si schiera invece con un canonico 3-5-2. Gli ospiti si distinguono fin dai primi minuti e per l’intera durata della prima frazione di gioco per un pressing a uomo estremamente aggressivo che mette in difficoltà l’impostazione bassa degli Azzurri.

Spesso ai difensori piemontesi l’unica scelta possibile è stata lo scarico su Di Gregorio con conseguente lancio lungo. Inoltre gli uomini di Mister Viali concedono qualcosa in ampiezza pagando la rarità dei ripiegamenti difensivi di Cattaneo.

La partita è molto fisica in cui si vedono poche trame di gioco interessanti a causa dei numerosi errori tecnici da ambo le parti. Il Novara mostra, però, un’inedita opzione offensiva ossia gli inserimenti delle mezz’ali o dei terzini serviti con verticalizzazioni effettuate da Cattaneo a destra e da Schiavi a sinistra. È proprio il numero 5 azzurro ad avere nelle corde in particolare questo tipo di giocata e dai suoi piedi infatti sono nate le due occasioni più pericolose create dal Novara. Aldilà di queste due circostanze di gioco gli Azzurri non si rendono pericolosi e soprattutto faticano enormemente a tenere il pallone con una certa qualità e continuità. In questa prima frazione la compagine piemontese è andata a folate alterando fasi di stasi e di attesa a momenti di discreta pressione offensiva.

Il secondo tempo, pur con gli stessi uomini in campo, vede un atteggiamento più spregiudicato delle due compagini con le squadre che dopo 5 minuti sono piuttosto lunghe e concedono spazi in contropiede. È proprio in occasione di una ripartenza che Eusepi intorno al minuto 10 si trova a tu per tu con Mangano ma incrocia troppo poco e la palla si spegne sul fondo. Il Novara poi riesce dopo 4 minuti a rendersi pericolosa grazie a un interessante combinazione sulla destra che è la fascia maggiormente sovraccaricata di giocatori (Cattaneo, Sciaudone Tartaglia e più a volte anche Eusepi). Dal 20° sono gli Azzurri a fare la partita mentre la Pro Patria si chiude nella propria metà campo sperando di colpire in contropiede. Al minuto 35 invece la Pro Patria dopo un quarto d’ora di grande sofferenza si affaccia in contropiede riuscendo a generare un pericoloso 3vs3 che porta alla traversa di Santana. Un minuto dopo ancora su contropiede Mastroianni insacca da posizione comodissima. Negli ultimi minuti gli azzurri vanno all’assalto dell’area avversaria in maniera tutto sommato confusa ma non riescono a segnare la marcatura del pareggio.

Si tratta senza dubbio di una sconfitta inaspettata che forse ridimensione la squadra anche alla luce della sconfitta a Carrara e del pareggio con la Juventus U23. I bei segnali visti a Piacenza svaniscono di fronte a questa prestazione negativa e viene naturale chiedersi: qual è il vero Novara ? La brillante squadra vista a Piacenza o la versione opaca di mercoledì sera ? Le prossime partita ci daranno una risposta ma la strada è fin da subito in salita.

Luca Rossi