Rassegna stampa, LA STAMPA: "Novara-Pro Vercelli, cresce l’attesa. Montipò: “Il derby è una gara senza favoriti”"

Lorenzo Montipò, prima sfida alla Pro da titolare: “Sono novarese, sento tanto questa vigilia”
03.11.2017 19:00 di  Roberto Krengli  Twitter:    vedi letture
Fonte: lastampa.it
Lorenzo Montipò
Lorenzo Montipò
© foto di La Presse

Il derby contro la Pro Vercelli di domani alle 15 sarà per Lorenzo Montipò il primo da titolare nella squadra della sua città.  

Il portiere del Novara ne giocò qualcuno nel settore giovanile azzurro, a cui era approdato nella categoria Giovanissimi dopo gli esordi con la Sparta. La scorsa stagione era invece in panchina nella sfida del Piola terminata 0-0 con il rigore parato da David Da Costa. Il nuovo numero 1 è pronto a raccoglierne l’eredità. 

- Montipò, sente l’attesa ?  

«Si dice che tutte le partite sono uguali, ma è una frase fatta. E’ vero che non abbiamo modificato la nostra routine degli allenamenti, però percepisco in tutti noi un pizzico di concentrazione più del solito. Poi io sono novarese, sarei davvero ipocrita se dicessi che questa gara vale solo tre punti. Provo un’emozione diversa, ma conto di restare lucido e non farmi trascinare». 

- Quali sono i suoi ricordi da derby ?  

«Nella mente mi è rimasta qualche immagine delle sfide in C. Ero piccolo e andavo allo stadio con il mio amico Paolo Migliavacca, anche lui cresciuto nel Novara. In estate si è trasferito al Bisceglie». 

- Quanti biglietti ha prenotato per la famiglia ?  

«Quattro: papà, mamma e due sorelle. Possono bastare e spero che sia una festa per tutti». 

- Il Novara ha pareggiato a Cesena in rimonta, la Pro ha perso in casa con il Foggia: la sfida arriva al momento giusto ?  

«Non credo a queste statistiche. In un derby non esistono pronostici e spesso la squadra in difficoltà coglie l’occasione per reagire a un periodo buio. Il bello è anche questo: senza favoriti, si gioca alla pari e a viso aperto». 

- L’ultimo confronto casalingo era finito però senza reti. Le squadre sembravano un po’ scariche.  

«E’ il rischio che non possiamo permetterci di correre, ma sono convinto che andremo in campo con il piglio giusto. La nostra tensione è positiva e abbiamo voglia di riscattarci ancora dopo l’ultima sconfitta interna con la Salernitana. Finora abbiamo raccolto molti più punti in trasferta che al Piola. E’ ora di cambiare». 

- A proposito, perché il Novara va meglio in giro per l’Italia ?  

«Non saprei, quando andiamo in campo non facciamo caso alla differenza tra casa e trasferta. Il nostro approccio è sempre lo stesso». 

- Andrea Mantovani ha detto che «nei primi 5 minuti bisognerà mettere paura alla Pro». E’ d’accordo ?  

«Sì, dovremo partire come abbiamo fatto con il Frosinone. Quella sera non eravamo più forti dei nostri avversari, come non lo siamo oggi, ma abbiamo dimostrato di potercela giocare con l’atteggiamento giusto. Anche la Pro non la considero inferiore: bisognerà spuntarla entrando bene in campo e con il sostegno della nostra gente. Chi ben comincia è a metà dell’opera». 

- Ha sentito Alberto «Jimmy» Fontana ? Il suo agente di derby se ne intende...  

«Prima delle gare non ci chiamiamo mai. Di solito ci confrontiamo dopo le partite: mi ha telefonato dopo Cesena». 

- Per complimentarsi della parata su Karim Laribi ?  

«No, non mi piace che mi dica “bravo” per qualche buon intervento. Preferisco che si soffermi su ciò che ho sbagliato, che mi critichi e mi aiuti a crescere con i suoi consigli. Per esempio a Palermo ho fallito qualche rinvio e lui me lo ha fatto notare. Tra noi è nato ormai un rapporto di amicizia più che di lavoro. Lui è sempre sincero». 

- Chi sarà l’uomo derby ?  

«Questa è difficile, poi non conosco nemmeno la formazione (ride, ndr). Rispondo comunque la squadra, e non per essere banale: finora abbiamo raddrizzato o vinto delle partite con il contributo dei giocatori entrati dalla panchina, che hanno cambiato la storia della gara o ci hanno permesso di difendere un buon risultato. Potrebbero essere ancora loro quelli decisivi». 

Filippo Massara