Rassegna stampa, LA STAMPA: "Quando Bertinetti perse il treno e mancò la festa del primo scudetto della Pro: era il 3 maggio 1908"

Centodieci anni fa ebbe inizio l’epopea tricolore delle bianche casacche
26.04.2018 16:30 di  Roberto Krengli  Twitter:    vedi letture
Fonte: lastampa.it
Rassegna stampa, LA STAMPA: "Quando Bertinetti perse il treno e mancò la festa del primo scudetto della Pro: era il 3 maggio 1908"
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Centodieci anni fa la Pro Vercelli s’apprestava a conquistare il suo primo scudetto. Sono passati 110 anni, eppure le gesta delle bianche casacche non sembrano velate dal tempo. Forse perché, come osservava Guccini, gli eroi restano sempre giovani e belli, oltreché vincenti come nel caso della Pro. Una cavalcata, quella dei «leoni», iniziata con la vittoria nel torneo di seconda serie che dava l’accesso alla fase per il titolo (all’epoca il termine scudetto non era ancora stato varato).  

La Pro si trova subito di fronte la Juventus che dopo il pareggio (a Vercelli) e la sconfitta (2-0 a Torino) decide di ritirarsi. Così a giocarsi il titolo restano l’Andrea Doria e l’Unione Milanese dalla curiosa maglia a scacchi giallonera con i quali la Pro impatta 0-0 al campo della Fiera, prima di andare a espugnare 2-1 il terreno dell’Andrea Doria (che raccoglie nell’occasione l’eredità del glorioso Genova) grazie alle reti di Rampi e Ara.  

Il 26 aprile 1908 il pareggio casalingo 1-1 contro i liguri (Milano evita la sconfitta nella ripresa) rimette tutto in discussione, obbligando i bianchi a giocarsi il titolo di campione d’Italia sull’infuocato campo dell’Unione Milanese. Match in programma il 3 maggio; vista l’importanza della gara e la contemporanea inaugurazione del nuovo velodromo, l’incontro viene giocato all’Arena Civica.  

La Pro compie un autentico capolavoro vincendo 1-0 grazie a un gol all’80’ di Annibale Visconti, fratello di Francesco che diventerà noto in tutto il mondo come maestro di spada. A Vercelli la squadra venne accolta trionfalmente alla stazione e «scortata» dai tifosi fino alla palestra Mazzini dove il presidente Luigi Bozino tenne un emozionante discorso. Assenti ai festeggiamenti Marcello Bertinetti e Carlo Rampini ancora a Milano per aver perso il treno. I due, però, si rifaranno con gli interessi negli anni successivi. Ma questa è un’altra storia. Buoni 110 anni! E chissà se a Vercelli qualcuno si ricorderà di ricordare. 

Piermario Ferraro