IGOR Volley Novara - Patron Leonardi: “La mia IGOR cambierà pelle ma continuerà a volare in alto”

Lo sponsor guarda al futuro: “Rimangono solo tre giocatrici. Egonu ? Abbiamo provato a tenerla”
23.05.2019 10:00 di  Roberto Krengli  Twitter:    vedi letture
Fonte: lastampa.it
Leonardi e Piccinini
Leonardi e Piccinini
© foto di lastampa.it

Riuscirebbe a vendere il ghiaccio agli eschimesi. Perché questo è Fabio Leonardi, un iperattivo, un vulcano di idee. In sala stampa, mezz’ora dopo la conquista della Champions, spiegava ai cronisti che «la Germania è il primo mercato di esportazione del gorgonzola, abbiamo l’85% di quote di un mercato che ho sempre seguito in prima persona e vincere in casa dei miei migliori clienti è qualcosa di impagabile, non ha prezzo».

Ventiquattro ore dopo, aveva in mano il microfono del Pala Igor per ringraziare le sue ragazze, lo staff e il pubblico, chiamando accanto a sé i fratelli, Lara e Maurizio.

- È ancora tempo di festeggiare o guarda già avanti ?

«La festa è finita domenica sera, ho ricevuto centinaia di messaggi di complimenti da tutta Italia, ma la nostra è una società che fa della programmazione il suo credo, e quindi siamo già al lavoro».

- Via le «big», chi resterà in maglia IGOR ? È vero che ci sarà una rivoluzione ?

«Confermo che resteranno in tre, Chirichella, Veljkovic e Sansonna, una ragazza straordinaria, ha giocato un mese con un guaio muscolare stringendo i denti. Spiace per Carlini, se ne andrà anche lei: è stata molto criticata durante la stagione, ma alla fine ha dimostrato di poterci stare. Ormai avevamo deciso».

- A Berlino ha detto che la nuova squadra è già fatta ?

«Sì esatto, nomi però non ne faccio, è presto. Confermo però che sarà una squadra competitiva, a nessuno piace perdere, tantomeno a me».

- Quindi siete già al lavoro con Barbolini ?

«Certo, gli abbiamo allungato il contratto: ha un triennale. E’ un tecnico che sa infondere calma nei momenti difficili e soprattutto è un vincente».

- Paola Egonu andrà a Conegliano, non avete fatto un tentativo per trattenerla ?

«L’abbiamo fatto, sì. Abbiamo parlato con il suo procuratore. Ma non è questione di soldi, è questione di cambiare aria. A 20 anni ci sta. Vuole provare nuove esperienze. Spiace, ma non potevamo andare contro i suoi desideri».

- E anche Francesca Piccinini, ha deciso cosa fare ?

«Le parleremo nei prossimi giorni. Credo che abbia già deciso anche lei per Conegliano, ma non dimenticheremo mai cosa ha fatto per noi e proverò a farle cambiare idea».

- Quella di Berlino è la sua soddisfazione più grande di questi sette anni ?

«Direi che il primo scudetto non si scorda mai: anche a Modena era stata un’emozione indescrivibile».

- Ma anche questa Champions, però...

«E’ vero, anche perché dobbiamo ricordarci il cammino che abbiamo fatto, 6 vittorie su 6 nel girone eliminatorio con 18 set vinti e 0 persi. E in semifinale abbiamo eliminato il Vakifbank, campione del Mondo e d’Europa in carica. A Berlino avevamo i pronostici contro, loro erano gasate dalla conquista dello scudetto, avevano il morale a mille. E invece abbiamo dimostrato di saper essere più forti».

- Il prossimo anno il Mondiale per club. Ci ha pensato ?

«Ci proveremo, non sarà facile ma ci proveremo».

Marco Piatti