Video - La conferenza stampa di Mister Corini, passione e motivazione

Il tutto secondo uno "stile Juventus" sereno ed elegante
16.06.2017 15:00 di  Roberto Krengli  Twitter:    vedi letture
Fonte: novaracalcio.com
Video - La conferenza stampa di Mister Corini, passione e motivazione
© foto di novaracalcio.com

E’ il #CoriniDay, il giorno della presentazione a stampa e tifosi del nuovo tecnico del Novara Calcio, Eugenio Corini.

Teti: “Abbiamo con noi un mister cha ha cominciato il suo percorso dalle categorie basse fino ad arrivare al calcio di prima fascia. Ho molto apprezzato il fatto che il mister si sia presentato con il suo vice, Salvatore Lanna, e insieme abbiamo costruito impressioni sulla rosa attuale e sulla rosa di domani, ha un peso importante la conoscenza di base palesata al primo impatto. L’incontro avuto con il mister è stato fondamentale, per capire in che modo si voglia lavorare e per mettere al centro la cultura del lavoro. E’ facile parlare di obiettivo, la cosa impegnativa è capire in che modo ci si voglia arrivare, il feeling è stato immediato grazie a contenuti seri sviscerati fin dal primo incontro”

Corini: “Prima di prendere decisioni è opportuno cercare di conoscere tutto, ecco perchè il mio confronto con il Novara è stato lungo, mi è stato concesso di poter lavorare con tutto il mio staff, ho trovato una proprietà importante e che ha voglia di fare, il presidente De Salvo ha un entusiasmo contagioso. Ci sono dei momenti della carriera in cui senti che devi metterti alla prova, quando sono andato a parlare con il direttore per la prima volta avevo l’impressione che ci fossero i presupposti per arrivare a un’intesa, l’obiettivo della società è quello di ottenere una salvezza tranquilla mediante la valorizzazione dei giovani, non sono qui per accontentarmi ma per coltivare un sogno.”

Sul modulo: “Ho in mente un modello di gioco chiaro, fondato sul 4-3-3, e a seconda delle caratteristiche che riusciremo a trovare gli daremo un’impronta, devo dire che ho avuto fin dal principio linee guida chiare da parte della società. La ricerca del gioco passerà per le caratteristiche che sceglieremo, mediante il confronto costante con il direttore e con i miei collaboratori, troveremo le soluzioni migliori. Mercato ? Lo screening fatto sulla Serie B negli ultimi 2 anni è stato importante, dopo Palermo ho sentito il bisogno di approfondire la conoscenza della categoria, ma certe dinamiche le conosce meglio il direttore.

Sulla passionalità: “Sono sempre stato passionale, cerco di modulare il mio modo di essere in base agli interlocutori, se non hai sangue che scorre nelle vene non puoi fare questo lavoro, amo il calcio fin da bambino e la passione che provavo quando giocavo non mi è mai passata, e lavoro per trasferirla ai giocatori. Rosa attuale ? Dopo la vittoria di Frosinone ho pensato che il Novara facesse i playoff, poi ci sono stati episodi sfortunati come quelli con il Perugia, ma è passato. Voglio giocatori motivati e che abbiano linearità di comportamento, l’importante è che chiunque indossi questa maglia abbia stimoli e motivazione”.

Sul ritiro: “Ho preso visione questa mattina della struttura che abbiamo a Novarello, devo dire che con un centro così è difficile trovare di meglio in giro. Ci ritroveremo il 10 luglio per i test fisici richiesti dai miei collaboratori. Tifosi ? L’obiettivo lo determina il presidente, noi ci allineiamo e lavoriamo per perseguirlo e migliorare la squadra ogni giorno. Rapporti con i tifosi? Non ho alcun problema a parlare sempre in maniera schietta con la gente che ci ama, ci deve sempre essere rispetto reciproco. Ho esordito da allenatore proprio al ‘Piola’ e ricordo un’atmosfera bellissima, il nostro obiettivo è rivivere quella giornata di entusiasmo contagioso”.

Sul rapporto con Lanna: “Ci siamo conosciuti da ragazzi, quando c’è stata la possibilità ho spinto perchè venisse al Torino, e quando ho pensato a un vice che fosse in sintonia con la mia idea di calcio, il mio pensiero è andato a lui: siamo in sinergia dal punto di vista professionale ma è importante avere anche un rapporto umano forte. Io e i miei collaboratori abbiamo scelto di vivere qua, ferma restando la voglia conoscere la città, credo che per lavorare in maniera qualitativa sia fondamentale staccare ogni tanto.”

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