Un mondo a rotelle (7^ puntata)

15.11.2017 08:30 di  Francesco Rametta   vedi letture
Un mondo a rotelle (7^ puntata)
© foto di foto San Giacomo

Come promesso, iniziamo ad addentrarci negli aspetti un po' tecnici del pattinaggio artistico.

Abbiamo già raccontato come questo sport sia nato dopo il pattinaggio su ghiaccio e ne ricalchi in toto gli aspetti. Infatti, a parte il fatto che noi si pattini con il doppio del peso e dell’attrito e la metà della velocità rispetto al ghiaccio, le difficoltà sono identiche. La piastra e le rotelle pesano nettamente di più della lama e spingere su una pista in parquet, quando va bene, o di cemento, quando non va così bene, non è certo come scivolare sul ghiaccio….Eppure facciamo gli stessi salti, le stesse trottole, le stesse figure, finanche il sistema dei punteggi delle gare sta diventando sempre più simile tra i due sport. Insomma soffriamo di più e per giunta veniamo snobbati. Non mi viene in mente nulla di più masochistico. Ma dalla nostra, a parte uno spirito indomito e inevitabilmente masochista, abbiamo che palazzetti del ghiaccio ce ne sono pochini e molto costosi. Di palestre dove poter pattinare ce ne sono molte di più e nettamente più a buon mercato.

Detto questo vediamo come e quando iniziare. Del perché iniziare abbiamo parlato nelle scorse puntate. Si può iniziare da piccolissimi, 3-4 anni. Le prime lezioni saranno un vero sballo. Scarponcino pesantissimo ai piedi, ruote bloccate e passettini brevi e cadenzati per lavorare da subito sull’equilibrio fisico e mentale del piccolo atleta. Deve restare in piedi, mica facile, se cade non si deve abbattere e il fatto di non riuscire a fare nulla non deve scoraggiarlo. Schiena dritta, braccine in fuori, testa alta ad affrontare fiero la pista, senza paura, come gli eroi di altri tempi.

Se il bambino, a fine lezione, non prenderà il pattino per lanciarlo in fronte al genitore e/o all’allenatore, vuol dire che ha la stoffa per diventare un buon atleta. Lo spirito del pattinaggio a rotelle fa già parte di lui. Basta che non smetta. Lo step successivo sarà imparare ad usare il freno (basilare, neanche a dirlo e per nulla banale) e come si cade (e ci si rialza). Perchè si cade, si cade tanto ma ci si rialza sempre e capirlo subito è fondamentale. I genitori che assistono a queste prime fasi a volte escono più scoraggiati dei bambini stessi. Guardano i bimbi e scuotono la testa dubbiosi probabilmente temendo già il pattino in fronte. Ma non è così.

Incredibilmente, nel giro di relativamente poche lezioni (3-4) il bambino sarà in grado di muoversi con più disinvoltura, allentare le ruote, scorrere sulla pista e soprattutto iniziare con i primi basilari esercizi: saltini a piedi pari, statuina, in cui si pattina restando in equilibrio su una gamba sola e sollevando l’altra, il seggiolino, in cui ci si accuccia completamente sui pattini, fino ad arrivare nel giro di pochi mesi a fare esercizi più difficili come 'la carriola' dove viene effettuata una flessione, questa volta, però, tenendo una gamba stesa in avanti piuttosto che a terra, 'l’angelo' in cui il bambino dovrà pattinare tenendo una gamba alzata e portandola dietro ad un’altezza abbastanza elevata e 'il salto semplice' che è un salto in aria effettuato con una rotazione del corpo di soltanto mezzo giro.

Quello che succederà dopo lo vedremo nelle prossime puntate. Continuate a seguirci che ci saranno interessanti sorprese.

 

E come sempre veniamo alla rubrica degli eventi e al calendario appuntamenti.

Domenica 12 si è svolta la seconda edizione del Trofeo della Fenice. Grande successo di partecipazioni e di pubblico. Più di 50 atleti in pista, cinque società dal Piemonte e dalla Liguria partecipanti: Skating Vercelli, Skating Torino, Skating Dreams Volpiano, Pattinaggio Artistico Albenga oltre naturalmente alla società organizzatrice San Giacomo, due applaudite esibizioni, una di pattinaggio della piccola Elena….. ( classe 2011 soc. Skating Vercelli) e una di Martina Muggheddu, allenatrice dell’avviamento che ha tenuto il pubblico a naso all’insu con le sue meravigliose acrobazie sui tessuti aerei (senza pattini, naturalmente). Alla manifestazione erano presenti numerosi sponsor che naturalmente ringraziamo, e alla fine della competizione è stato dato a tutti i partecipanti, oltre alle meritate medaglie, un pensierino della Camporelli. Graditissima la partecipazione di Andrea Leo, patron di Artekasa, sponsor, Sergio Ferrarotti, Presidente San Giacomo e Federico Perugini, assessore allo sport, che hanno altresì premiato i podi. L’amicizia è stata la vera padrona di casa in un clima di cordialità e festa ulteriormente allietato dalle tante medaglie vinte dalle atlete della San giacomo che hanno dato prova di un’ottima preparazione sebbene ancora a inizio stagione.

Il prossimo appuntamento è per la consueta festa di Natale il 21 dicembre al Palaverdi, con l’esibizione dei numerosi gruppi della scuola pattinaggio della San Giacomo.

Ufficio stampa sangiacomo settore pattinaggio artistico