Rassegna stampa - LA STAMPA: "Separazione Novara-Di Carlo, è la prima mossa del nuovo corso"

La decisione è presa, resta da discutere la risoluzione del contratto, per il sostituto contatto con Caserta, allenatore della Juve Stabia
07.06.2018 09:00 di  Roberto Krengli  Twitter:    vedi letture
Fonte: lastampa.it
Domenico Di Carlo
Domenico Di Carlo
© foto di lastampa.it

La prima scelta è stata presa: Domenico Di Carlo non allenerà il Novara in Serie C. Già nei giorni scorsi c’era la sensazione che le strade tra il club e il tecnico si sarebbero divise con un anno di anticipo rispetto alla scadenza del contratto, ma nelle ultime ore sono stati compiuti ulteriori passi decisivi.  

La retrocessione avrebbe rischiato di lasciare pesanti strascichi oltre alla delusione immediata per aver perso la categoria, quindi al Novara hanno preferito spezzare il filo dopo gli ultimi colloqui.  

L’unica variabile che avrebbe potuto generare una sorprendente conferma poteva essere legata alle motivazioni condivise e a un progetto immediato: Di Carlo è però un tecnico che non guida una squadra di C dal 2005, quando era in piena ascesa con il Mantova, e da allora ha collezionato perfino più panchine in A che tra i cadetti.  

Filippo Massara

 

Non è previsto alcun annuncio ufficiale perché è ancora in piedi la questione contratto: si dovrà insomma discutere l’eventuale risoluzione di Di Carlo, che riguarda pure il suo staff. Del resto anche con l’addio di Domenico Toscano nel 2015 era successo qualcosa di simile: l’allenatore della promozione aveva ancora un anno di intesa con il Novara, ma la sua rescissione venne annunciata solo il 10 luglio, quasi tre settimane dopo l’arrivo di Marco Baroni, giusto in tempo per definire il ritorno di Toscano alla Ternana.  

 

La questione Teti  

Un’altra questione da risolvere riguarda l’ex ds Domenico Teti, che a sua volta ha un’intesa valida fino al 2019. Nel frattempo il suo successore Carlalberto Ludi può concentrarsi sulla selezione del nuovo allenatore, alla ricerca di un profilo che si annuncia piuttosto emergente e comunque non sconosciuto alla categoria. Soprattutto, che sposi a pieno il programma di una società alle prese con una ripartenza e una città da riconquistare. Ci sarebbe stato un primo contatto con Fabio Caserta, che ha portato la Juve Stabia ai playoff, ma il club non ha fretta e sembra che stia valutando anche almeno uno dei quattro colleghi ancora impegnati negli spareggi promozione di C.  

 

Altri possibili candidati  

Stasera si giocheranno le due semifinali di andata: alle 20 Sudtirol-Cosenza e alle 20,45 Siena-Catania. Le gare di ritorno saranno domenica, mentre la finale sabato 16 in campo neutro a Pescara. Il Sudtirol è guidato da Paolo Zanetti, 35 anni, che ha impressionato al debutto con una squadra di professionisti dopo aver lavorato per tre stagioni alla Reggiana come collaboratore, vice e infine tecnico della Berretti. Sulla panchina del Cosenza c’è Pietro Braglia, 63 anni, che ha molta più esperienza: lo scorso anno era stato all’Alessandria. L’allenatore del Siena è Michele Mignani, 46 anni, arrivato dall’Olbia dopo un passato con i toscani sia da giocatore che da tecnico delle giovanili. Per il Catania, Cristiano Lucarelli: 42 anni, ha cominciato la carriera in panchina del 2012 dopo aver segnato 120 reti in A.