La cronaca e i commenti del tifoso alla partita di sabato 26.08 (CARPI-NOVARA)

27.08.2017 09:00 di  Sergio Guerzoni   vedi letture
La cronaca e i commenti del tifoso alla partita di sabato 26.08 (CARPI-NOVARA)
TUTTOmercatoWEB.com
© foto di Giuseppe Celeste/Image Sport

C’è solo una parola per definire l’esordio in campionato del Novara: SFI…ORTUNA!!!
Bentornati sulle pagine di TUTTONOVARA, cari affezionati lettori. Eh sì: per l’ennesima volta mi tocca ricominciare dalle imprecazioni. In estrema sintesi il Carpi pesca il jolly nei primissimi minuti, con gli azzurri sotto di un uomo (Tartaglia, vittima dell’infortunio più veloce della storia), con un giocatore, Malcore, proveniente dal Manfredonia in Serie D, ma, a giudicare dalla perla che ci ha mostrato, certamente pronto per una prossima consacrazione.
Tornati in undici e assorbito il colpo, i nostri ragazzi hanno cominciato a macinare gioco, dominando la partita, costringendo i padroni di casa sulla difensiva ad aspettare il momento buono per ripartire in contropiede, come nell’unica altra occasione con il palo a dire di no ad un immeritato raddoppio.
Bene ha fatto Mister Corini a inserire i due giovanissimi gioielli Da Cruz e Chajia, affidandosi alla fantasia e alla spensieratezza dell’età: due spine nel fianco nella difesa emiliana, spesso in affanno e salvata dal proprio portiere in più di un’occasione. Poi ci si è messo anche l’arbitro, negando un rigore sacrosanto (quando arriverà il VAR anche in Serie B?) a Troest.
Insomma: inizio disastroso per il risultato, ma assolutamente incoraggiante per quello che riguarda il gioco.
Adesso non resta che aspettare una condizione accettabile da parte di Maniero, sperando che torni ad essere l’infallibile mastino dell’area di rigore a dare peso ad un attacco orfano di una punta di ruolo.
La “conversione” di Eugenio Corini sulla via di Novarello al 3-5-2 ha convinto e tutti speriamo sia di buon auspicio per il futuro. Davanti a Montipò ci sono Chiosa, Troest e Mantovani; Rolando in cabina di regia con Casarini (miracoloso il suo recupero) e Orlandi ai suoi fianchi, mentre alle estreme agiscono Tartaglia e Casarini; in avanti il duo Macheda e Sansone.
Nicola Antonio Calabro, con una squadra radicalmente rinnovata, adotta uno schema speculare: tra i pali c’è Colombi; la linea a tre della difesa è composta da Sabbione, Capela e l’ex Poli; Verna, Pasciuti e Saber costituiscono l’ossatura in mediana, mentre sugli esterni giocano Jelenic e Pachonik; Malcore e Mbakogu i terminali offensivi.
Al  termolese Antonello Balice, all’esordio in Serie B, la direzione di gara.

Dopo il giuramento alle regole di sportività del capitano Poli e dopo il minuto di silenzio in memoria delle vittima del sisma ischitano, il Carpi batte il calcio d’inizio.
Il cronometro segna 1’ 29’’, quando Tartaglia si scontra con Pachonik e resta a terra dolorante: per lui la partita finisce qui. Mentre viene portato fuori dai sanitari, con Di Mariano che sta togliendo la tuta per subentrare, il gioco riprende. Malcore intercetta un disimpegno sbagliato di Calderoni, avanza di un paio di metri e lascia partire un missile dal centro destra che si infila nel sette sul palo opposto. Grande goal e Novara costretto ad inseguire dal 4° minuto.
Nel bene e nel male è ancora Malcore a riempire la cronaca: prima finisce sul taccuino dell’arbitro per un brutto fallo da dietro su Ronaldo (13°); poi imbecca in profondità Mbakogu, la cui conclusione è respinta in angolo da Montipò (18°).
Al 22° viene ammonito anche Chiosa, reo di un fallo su Saber.
Due minuti dopo il signor Balice concede il time out per consentire ai giocatori di idratarsi.
Fallo di Poli su Sansone al limite dell’area al 26°: calcia lo stesso Sansone, ma Mbakogu, primo uomo della barriera, salta e respinge con il viso, restando per un attimo a terra.
Al 31° Sabbione anticipa nella sua trequarti Sansone e parte palla al piede: giunto al limite dell’area azzurra cerca la conclusione di potenza, ma trova la curva alle spalle di Montipò.
Occasionissima per il Novara al 40°. Orlandi centra basso dal fondo: Di Mariano sta per calciare di prima intenzione in prossimità dell’area piccola, ma viene anticipato alla disperata da Pachonik, che prende più gamba che pallone. L’azzurro rimane a terra, ma arriva Ronaldo che scarica violentemente verso la porta dove Colombi compie un salvataggio strepitoso.
Vengono concessi quattro minuti di recupero, durante i quali c’è un timido tentativo di Mbakogu terminato a lato.

Il primo episodio della ripresa è un’occasione per il Novara al 6°. A propiziarla è Calderoni con un traversone dalla sinistra che taglia fuori tutta la difesa: sul secondo palo c’è Sansone che non trova la deviazione a un metro dalla porta.
Dopo un tentativo di sfondamento in area di Sansone, Ronaldo ruba palla a Sabbione, si accentra per trovare lo spazio e viene steso al limite da Pasciuti. Si incarica della battuta che termina di poco alta sopra la traversa.
Al quarto d’ora i padroni di casa cercano di rompere l’assedio. Jelenic triangola con Sabbione sulla trequarti azzurra e avanza: giunto al limite conclude di potenza e colpisce il palo alla sinistra di Montipò. Il più lesto ad arrivare sulla palla è Malcore che scaraventa verso l’incrocio: Chiosa prolunga di testa e mette oltre il fondo, ma l’arbitro concede la rimessa dal fondo ignorando le proteste dei giocatori in maglia bianca.
Dopo una conclusione troppo debole di Casarini dalla distanza (18°), c’è un avvicendamento per parte: escono Pasciuti e Sansone; entrano Romano e Da Cruz.
Al 24° deve arrendersi anche Mbakogu, dolorante al ginocchio destro. Prende il suo posto Bittante.
Tentativo dalla distanza di Ronaldo, centrale e facile per Colombi (28°).
Alla mezzora entra in campo Chajia che rileva Orlandi.
Grande numero di Da Cruz al 33°: salta Saber con una giravolta, entra in area da destra e calcia in diagonale verso il secondo palo: fuori di un soffio.
Malcore esce tra gli applausi del suo pubblico al 35°. Al suo posto entra Carletti.
Colombi si attarda troppo a calciare una punizione e viene ammonito (37°).
Chajia semina il panico a sinistra: scambia in velocità con Calderoni e crossa dal fondo: Pachonik respinge male fornendo un assist a Da Cruz, che però spara troppo alto (38°).
Giallo anche a Romano che al 41° ricorre alle maniere forti per fermare Ronaldo.
Prima che si possa riprendere il gioco calano le tenebre sullo stadio Cabassi: un black out elettrico costringe l’arbitro a sospendere la partita. Ci vorranno oltre dieci minuti per ovviare all’inconveniente.
Passa meno di un minuto dalla ripresa del gioco e Chajia si coordina appena dentro l’area e calcia forte verso l’angolino: miracolo di Colombi che vola a negargli la soddisfazione della rete.
Ancora Chajia in evidenza a sinistra, salta gli avversari con una facilità impressionante ed effettua un traversone al 43°: Di Mariano fa ponte per Macheda che riesce solo a sfiorare di testa, con Colombi che si accartoccia e blocca.
La lavagna luminosa dice che si si giocherà fino al 49°. Appena iniziato l’extra time c’è l’episodio del rigore negato. Capela commette fallo su Da Cruz sull’estrema destra. Ronaldo disegna una traiettoria a uscire verso il secondo palo: Troest si libera della marcatura di Sabbione e sta per arrivare sulla palla, ma il suo avversario lo affonda volando sulle sue spalle. Per il signor Balice, che ignora le proteste degli azzurri, è solo calcio d’angolo.
L’ultima occasione per raddrizzare le sorti dell’incontro è ancora nei piedi di Da Cruz, il quale si ripete con un diagonale simile al precedente: l’unica differenza è che la traiettoria è deviata quel tanto che basta per far terminare la sfera in corner.
Dopo il triplice fischio si accende un parapiglia fra i contendenti, sedato a fatica dai rispettivi dirigenti e del quale ignoriamo il motivo.

Sbollita la rabbia occorre pensare all’esordio casalingo con il neo-promosso Parma, vittorioso nell’anticipo di venerdì con l’altra matricola: la Cremonese di Attilio Tesser.
Il pubblico del Piola dovrà essere il dodicesimo uomo, nel ruolo di urlatore a tutto campo e l’urlo all’unisono sarà il nostro, intramontabile … FORZA NOVARA!!!