La cronaca e i commenti del tifoso alla partita di sabato 20.01 (NOVARA-CARPI)

21.01.2018 09:00 di  Sergio Guerzoni   vedi letture
La cronaca e i commenti del tifoso alla partita di sabato 20.01 (NOVARA-CARPI)
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© foto di Giuseppe Celeste/Image Sport

Dovremmo cominciare il resoconto della prima gara del 2018 facendo un lungo elenco dei torti arbitrali, ma fortunatamente lo possiamo fare con il sorriso sulle labbra: dopo un digiuno che iniziava a farsi preoccupante arrivano i tanto attesi tre punti fra le mura del Piola.
Dicevamo dei torti arbitrali: non sono certo una novità quest’anno, ma la rete annullata in apertura a Macheda grida vendetta, o perlomeno l’off side lascia più di un dubbio. Per non parlare dell’autogoal del portiere ospite anch’esso annullato per un’inesistente carica imputata a Maniero. Anche sull’interpretazione della regola del vantaggio il signor La Penna dovrebbe fare un ripassino: Sansone subisce fallo, ma è a terra e non può approfittarne in nessun modo. Così Melchiorri si prende la sfera e corre indisturbato verso l’area azzurra: fortuna vuole che il neo acquisto abbia le polveri bagnate, sennò altro che sorrisi… !!!
Torna quindi il sereno in casa Novara e non solo per la strameritata vittoria: si è vista una squadra determinata come poche altre volte nella stagione, una difesa ordinata nonostante le defezioni dell’ultima ora e un Ronaldo per la prima volta positivo da quando è approdato alla corte di Corini.
Il Mister deve per l’ennesima volta inventarsi la formazione: dopo il forfait annunciato di Troest e quello molto probabile di Del Fabbro, ecco abbattersi su Casarini la tegola dell’influenza. Ma il buon Eugenio non si perde d’animo: Calderoni arretra nei tre della difesa e Di Mariano ne prende il posto sulla fascia di competenza. Partono i seguenti undici: Montipò; Golubovic, Mantovani, Calderoni; Dickmann, Moscati, Ronaldo, Sciaudone, Di Mariano; Macheda, Maniero. Il ritorno al 3-5-2 è quasi d’obbligo, dopo la débâcle di Chiavari.
Il tecnico del Carpi, Nicola Antonio Calabro, ha invece abbondanza di uomini, nonostante un paio di assenze: dodici in panchina, contro otto del Novara. In porta c’è Colombi; la linea a tre della difesa è composta da Capela, Brosco e Ligi; in mediana giocano Pachonic e Bittante nel ruolo di esterni, Pasciuti è il regista supportato dagli interni Verna e Saric; le punte sono Mbakogu e Melchiorri. Schema tattico speculare a quello azzurro.
L’infelice fischietto della partita è il romano Federico La Penna (ferisce più La Penna che la spada!!!!).

Pronti via e la penna di La Penna prende nota del nome di Sciaudone sul cartellino giallo già al 5°: fallo su Saric.
Passa un minuto e Macheda si lancia sull’invito di Sciaudone e scuote la rete avversaria con un violento sinistro sul palo lontano. Rete annullata per fuorigioco, ma dalla tribuna è sembrato essere tenuto in gioco da Ligi.
L’asse Sciaudone-Macheda funziona: al 19° la palombella dell’interno azzurro mette il compagno davanti al portiere, che si salva in angolo respingendo di piede. Sulla battuta arretrata di Ronaldo si avventa Calderoni, il cui tiro al volo di mancino viene allontanato da Saric.
Tre minuti dopo il copione si ripete con identici protagonisti: questa volta la staffilata di prima intenzione di Calderoni esce di pochissimo alla destra della porta.
Al 27° viene ammonito Verna, per un’entrata in netto ritardo terminata sugli stinchi di Calderoni.
Alla mezzora l’episodio più discusso della partita. Ronaldo riceve da Moscati dalla bandierina e cerca la conclusione da fuori area e Mbakogu, nel tentativo di rinviare, alza la palla a campanile: Colombi va in elevazione sopra la testa dell’immobile Maniero, perde l’equilibrio, la palla lo colpisce sulla schiena e entra nella sua porta. Per La Penna è carica al portiere, ma, ripetiamo, Maniero è rimasto completamente immobile ed è il portiere a travolgerlo.
Novara ancora pericoloso al 36° (conclusione imprecisa dalla distanza di Ronaldo) e al 40° (colpo di testa di Macheda sul cross di Sciaudone, a lato).
Al 43° arriva il vantaggio. Sciaudone lancia Di Mariano che guadagna il fondo, salta Capela, si accentra e crossa rasoterra: dopo una serie di rimpalli Moscati si impossessa della sfera e trafigge Colombi.
Due minuti di recupero e tutti a bere un tè caldo.

La ripresa inizia con il primo cambio da parte di Calabro: fuori Pasciuti, dentro Mbaye.
Superare l’attenta retroguardia azzurra sembra impresa impossibile. Il Carpi si affida alle conclusioni dalla distanza. Ci prova Verna al 5° sugli sviluppi di un calcio d’angolo, ma la mira è imprecisa.
Il neo entrato entra duro su Ronaldo al 6° e si prende il giallo.
Al 9° ancora pericoloso il Novara. Macheda apre per Moscati a destra: cross immediato, Capela respinge in qualche modo proprio sui piedi di Dickmann, che colpisce male la palla spedendo lontano dalla porta avversaria.
Viene ammonito anche Ronaldo, per fallo tattico su Saric (11°).
Al 16° secondo cambio nelle file emiliane: fuori un difensore, Capela, dentro un centrocampista, Belloni, per un 4-4-2.
Buona iniziativa di Melchiorri al 17°: salta elegantemente Golubovic a centrocampo e si fionda verso l’area, ma la sua conclusione sorvola abbondantemente la traversa.
Prima sostituzione anche per gli azzurri al 21°: Orlandi rileva Ronaldo.
Viene mostrato il cartellino giallo a Brosco per l’ennesima trattenuta su Maniero (24°).
Al 29° fa il suo ingresso in campo e l’esordio in maglia azzurra il centrocampista Maracchi, arrivato dal Trapani in settimana. Gli fa posto Di Mariano, con Dickmann spostato a sinistra. Contemporaneamente Malcore sostituisce Savic, per la seconda modifica all’assetto: 4-3-3.
Scampolo di partita anche per Sansone che al 38° rileva Maniero.
Dopo un fallo di Orlandi su Malcore al 39°, Macheda allontana il pallone e viene a sua volta ammonito.
Al 41° l’episodio che manda su tutte le furie Corini che viene allontanato dal campo. Sansone viene atterrato da Brosco, con la palla che gli resta fra i piedi: La Penna concede il vantaggio, ma questo non si concretizza, perché Brosco si inserisce e allunga per Melchiorri, la cui conclusione termina fortunatamente in curva nord.
Si va verso il recupero: saranno quattro minuti.
Nel minuto finale Sansone guadagna un calcio di punizione dal limite per una spinta alle spalle da parte di Ligi. Sapientemente Macheda tocca largo per lo stesso Sansone che si avvicina alla bandierina con l’intenzione di far trascorrere secondi preziosi. Arriva Belloni come una furia e lo spinge a terra. Si accende una discussione e alla fine a farne le spese è proprio Sansone, che viene ammonito e costretto dall’arbitro a sistemare la bandierina del corner, sradicata dal suo alloggiamento in seguito alla spinta ricevuta. Al minuto 50 e 30 secondi arriva finalmente il triplice fischio e giocatori e pubblico possono esultare.

Vittoria importante per la classifica, salgono a quattro le distanze dalla zona rossa, ma soprattutto per il morale, che consente di affrontare il girone di ritorno con qualche certezza in più. La grinta e l’impegno corale di tutta la squadra ha consentito di azzerare completamente i rischi, tanto che Montipò non ha nemmeno sporcato la divisa!!! Bene: questo è il Novara che vogliamo.
Nel prossimo turno troveremo da avversario Da Cruz, appena passato al Parma. Come eravamo in credito di fortuna con gli avversari odierni, così vantiamo credito nei confronti dei ducali: mi ricordo una partita dominata all’andata e un paio di rigori non concessi, sempre da un arbitro romano (Martinelli) e una sconfitta del tutto immeritata. Non sarà facile contro la nobile, decaduta, ma con capitali importanti a disposizione: bisogna solo provarci, con la stessa determinazione messa in mostra oggi. Crederci non costa nulla, quindi …. FORZA NOVARA !!!!