La cronaca e i commenti del tifoso alla partita di sabato 12.05 (PERUGIA-NOVARA)

13.05.2018 09:00 di  Sergio Guerzoni   vedi letture
La cronaca e i commenti del tifoso alla partita di sabato 12.05 (PERUGIA-NOVARA)
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© foto di Giuseppe Celeste/Image Sport

Il Novara si presenta allo stadio Curi di Perugia da quintultimo, grazie al colpo dell’Avellino sullo Spezia nell’anticipo di venerdì e torna a casa da quartultimo per la vittoria dell’Ascoli sul campo di Pescara.
Venerdì sera è atteso l’epilogo di questo fallimentare campionato: se l’Entella espugna il Piola sarà retrocessione diretta. La speranza della salvezza in extremis o degli eventuali play-aut non dipende solo dalla vittoria, ma dai risultati delle dirette concorrenti: Ascoli, in casa con il quasi salvo Brescia, l’Avellino a casa dell’ormai spacciata Ternana.
E dire che gli azzurri sono andati vicini al bottino pieno nella ripresa, annullando lo svantaggio, subìto a causa di una sfortunata deviazione di Golubovic, con Moscati, ma, nonostante le occasioni create, nessuno è riuscito a metterla dentro, con i padroni di casa paghi del risultato di parità che li proietta matematicamente agli spareggi promozione.
Molto meglio l’assetto tattico modificato in corsa da Di Carlo, con il ritorno alla difesa a quattro e un centrocampo di sostanza grazie all’ingresso in campo di Sciaudone e Maracchi al posto dell’evanescente Ronaldo e di Dickmann, in difficoltà come esterno di un centrocampo a quattro.
La formazione di partenza messa in campo dal Mister azzurro prevede il 3-4-1-2, interpretato dai seguenti uomini: Montipò; Golubovic, Del Fabro, Chiosa; Dickmann, Orlandi, Ronaldo, Seck; Moscati; Puscas,  Sansone.
Roberto Breda, sebbene orfano dei due ex della partita, Del Prete e Dellafiore, ricalca lo stesso schema. Fra i pali c’è Leali; Volta, Belmonte e Magnani sono i centrali difensivi; la mediana è formata da Mustacchio, Gustafson, Colombatto e Pajac; il trequartista è il sempreverde Diamanti, le due punte Cerri e Di Carmine.
Nato a San Vito al Tagliamento, affiliato alla sezione di Pordenone, Riccardo Ros ha l’onere del fischietto.

Il primo a provarci è proprio Diamanti al 4°, con un tiro dalla distanza terminato a lato; risposta immediata di Puscas sul cambio di fronte con palla altissima.
Al 7° buona opportunità per gli azzurri. Sul traversone di Moscati si avventa Seck e colpisce di testa: Sansone protesta per una presunta deviazione con la mano di Volta, ma il signor Ros non ha visto nulla.
Montipò anticipa in uscita bassa Di Carmine, lanciato in verticale da un filtrante di Gustafson (8°).  
Fallo di Pajac ai danni di Sansone all’altezza della trequarti d’attacco. Lo stesso Sansone calcia direttamente in porta, Leali si distende in tuffo e respinge con i pugni (12°).
Al 14° Ronaldo si fa soffiare palla ingenuamente da Colombatto, che avanza fino al limite e serve largo a sinistra Di Carmine: tentativo di tiro a giro verso il secondo palo e palla sul fondo.
Azione insistita del Novara sugli sviluppi di un calcio d’angolo, conclusa da una girata strozzata di Puscas sul cross di Sansone (17°).
Cross di Ronaldo al 20° dopo un tocco ravvicinato di Moscati dalla bandierina: Sansone stacca, ma colpisce con la parte superiore della testa e non inquadra la porta.
Al 21°, per un fallo di Puscas su Diamanti al limite, lo stesso Diamanti si incarica della battuta costringendo Montipò alla respinta in volo alla sua sinistra, per mettere in calcio d’angolo. Sugli sviluppi dell’azione conseguente, quando il cronometro segna il 22°, i padroni di casa trovano il vantaggio. Golubovic respinge troppo corto il lancio in area di Pajac: si avventa Volta che calcia di prima intenzione trovando la fortuita deviazione di Golubovic, sufficiente a far capitolare Montipò.
La gara prende la piega sperata per gli umbri, che abbassano il loro baricentro affidandosi al contropiede. Proprio un’azione in ripartenza al 24° consente a Pajac di concludere da buona posizione liberato dal velo di Colombatto sul cross di Di Carmine: il palo salva Montipò.
Dalla bandierina Sansone pennella una perfetta traiettoria per Chiosa al 27°, il cui colpo di testa esce di pochissimo a lato.
Conclusione assurda e pretenziosa di Sansone dalla trequarti, terminata ampiamente sul fondo (34°).
Una punizione per fallo di Colombatto su Puscas a trenta metri dalla porta, è una telefonata di Ronaldo per Leali, che blocca senza difficoltà alcuna.  
Al 43° Moscati inaugura l’estrazione del cartellino giallo da parte dell’arbitro, per uno sgambetto da dietro su Diamanti, lanciato in ripartenza dalla sua trequarti. Ammonizione che gli costerà la gara con l’Entella, essendo diffidato.
Ancora una possibilità su calcio da fermo per un fallo di Pajac ai danni di Dickmann. La distanza è ancora ragguardevole e Sansone calcia debolmente e centrale fra le braccia di Leali.
Un minuto di recupero e la prima frazione di gioco termina con il duplice fischio.

La ripresa inizia con un cambio obbligato nelle fila dei Grifoni: Mustacchio, infortunatosi nel recupero in un contrasto con Seck, deve cedere il posto a Terrani.
Sul calcio d’inizio Diamanti, dopo il tocco di Cerri, cerca la porta direttamente da centrocampo, ma Montipò è attento e non si fa sorprendere.
Subito pareggiati i conti con le ammonizioni al 3°: Volta trattiene vistosamente Puscas impedendogli l’affondo e viene sanzionato.
Allo 8° Orlandi raccoglie la sponda di Puscas e calcia di prima intenzione, trovando la deviazione in angolo di Terrani.
Di Carlo ne approfitta per un cambio di uomo e di modulo: esce Dickmann, entra Sciaudone, Seck si abbassa nel ruolo di terzino sinistro, mentre sul lato opposto è Golubovic ad allargarsi. Si Passa al 4-3-1-2.
Al 9° Moscati attacca lo spazio in area per andare a raccogliere il campanile di Sciaudone: trova la deviazione con un buon gesto tecnico, ma non trova la porta.
Si scontrano in area Cerri, Montipò e Chiosa: viene ammonito Golubovic (anch'egli in diffida), probabilmente per aver chiesto la sanzione per l’attaccante, visto che si riparte con una punizione in favore del Novara, per fallo sul portiere del perugino.
Al quarto d’ora una sostituzione per parte: Maracchi rileva Ronaldo, mentre Bonaiuto concede il riposo anticipato a Diamanti.
Combinazione Di Carmine-Cerri-Di Carmine, con Del Fabro preso in mezzo indeciso sul da farsi: per fortuna che la conclusione al volo di Di Carmine termina a lato (19°).
Al 20° Moscati pareggia i conti, sfruttando al meglio il cross all’indietro di Seck, lanciato in profondità da Sciaudone: rasoiata al volo dal limite nell’angolino alla sinistra di Leali.
Peccato di egoismo di Sansone al 22°, ignorando i compagni che fanno movimento in area nel tentativo di smarcarsi e va al tiro: Leali respinge, Sciaudone liscia clamorosamente la conclusione al volo, Moscati prende palla alle sue spalle, si accentra e calcia verso la porta, Leali blocca a terra.
L’occasione più ghiotta per ribaltare il risultato capita al 24°. Moscati intuisce l’intenzione di passaggio di Bonaiuto, intercetta la sfera nella sua trequarti e parte centralmente palla al piede. Giunto quasi al limite dell’area verticalizza per Sansone, il quale offre un invitante assist per Puscas liberissimo all’altezza del dischetto: conclusione al volo di poco alta, ma uno come lui poteva sfruttare meglio l’opportunità.
Cerca di farsi perdonare il rumeno al 28°, controllando la sponda di testa di Maracchi e cercando la porta con una giravolta improvvisa che termina a lato.
Alla mezzora terzo cambio per Breda: esce Gustafson, entra Kouan.
Al 33° ancora un cartellino giallo pesante: il diffidato Sciaudone sbaglia un appoggio in zona d’attacco ed è costretto a trattenere Kouan, per impedirgli la ripartenza.
Al 36° Di Carlo gioca la carta Maniero: a fargli posto è Sansone, consentendo al neoentrato di affiancare Puscas in attacco.
Girata di Di Carmine dal limite dell’area al 40° senza inquadrare la porta.
Un fallo in attacco di Kouan ai danni di Sciaudone al 42°, vanifica il nuovo vantaggio dei padroni di casa, rendendo in utile la rete di Bonaiuto a gioco ormai fermo.
Ancora un tentativo alto di Puscas al 44°, che controlla al limite l’appoggio di Moscati, ma non trova il bersaglio.
Vengono concessi quattro minuti di recupero.
A un paio di minuti dal triplice fischio l’ultimo brivido: Di Carmine, bravo a difendere palla in area, vede l’inserimento di Pajac e lo serve con un retropassaggio. Staffilata del croato dal vertice sinistro dell’area e risposta con i pugni di Montipò, che evita così l’ennesima beffa stagionale.

Venerdì 18 maggio conosceremo il verdetto, uno di quei verdetti dove non è previsto appello, salvo la lotteria dei play-aut. Anche in questo caso terminare al quarto o al quintultimo posto avrà un peso: basteranno infatti due pareggi alla meglio classificata per mantenere la categoria.
Professare ottimismo può essere di malaugurio: meglio affidarsi alla scaramanzia del peggio.
Posso assicurare che qualunque sia l’esito finale dal mio cuore sgorgherà sempre e solo un incorruttibile sentimento:

FORZA NOVARA !!!!