Dalla sala stampa dopo NOVARA - TRAPANI (17.04)

19.04.2014 09:00 di  Sergio Guerzoni   vedi letture
Dalla sala stampa dopo NOVARA - TRAPANI (17.04)
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Come ci ha abituati da tempo il primo ad arrivare in sala stampa è il Presidente, dottor Massimo De Salvo, allegro e soddisfatto.

 

Presidente, immagino sia molto contento della prestazione e del risultato: tutti hanno fatto una gara al di sopra della sufficienza.....

“Hanno fatto una buona prestazione tutti, era importante dare una risposta di orgoglio e di vittoria. Oggi i ragazzi lo hanno fatto, tutti, come sottolineava lei, quindi siamo molto contenti. Il risultato è stato positivo per cui si sono uniti la vittoria, che dovevamo ottenere a tutti i costi, con una buona prestazione e una buona risposta: questo mix è quello che ci rende particolarmente felici”.

Avete passato una settimana difficile, con tanti malumori....

“Beh, si, giustamente. Quando le partite le perdi e le perdi male è giusto che anche la gente sia scontenta: il tifoso è questo ed è giusto che si sia manifestato. E stata una settimana difficile e dovevamo dimostrare noi di esserci, è inutile star lì. Ci sono momenti in cui il tifoso protesta o contesta e magari ha qualche ragione in meno, ci sono momenti, come questo, che ha tutte le ragioni del mondo. Noi dobbiamo solo lavorare, giù la testa e cercare di far cambiare l'opinione alle persone con il risultato e le prestazioni. Oggi lo abbiamo fatto. Dobbiamo ancora fare molto, ma era giusto dare una risposta.”

Una prestazione ancora alla grande, soprattutto dai giovani: Manconi, ma anche Montipò in porta....

“Oggi, è giusto sottolinearlo, avevamo in campo un '96, due '94 e un '93 che provengono dal nostro settore giovanile. Quest'anno sicuramente è una stagione difficile nella quale non stiamo ottenendo i risultati che speravamo, questo è sotto gli occhi di tutti. Però abbiamo valorizzato tanti ragazzi importanti, il lavoro che stiamo facendo da anni comincia a dare i suoi frutti anche da quel punto di vista e credo che sia una considerazione da fare assolutamente. Oggi avevamo un portiere del '96, titolare della Nazionale Under 18: è importante anche per lui perché può essere orgoglioso di ricoprire quel ruolo e noi tutti siamo molto contenti. Oggi hanno fatto bene un po' tutti, sia i ragazzi più giovani, sia quelli più esperti che dovevano dimostrare qualcosa: glielo abbiamo chiesto e oggi lo hanno fatto”.

Se la gioca con Scuffet per le prossime Nazionali....

“Beh, Scuffet è già in un altro mondo, un'altra categoria.....”

In settimana avete fatto riunioni particolari con i giocatori, avete detto qualcosa in più per ritrovare la carica?

“Guardate: ci sono delle cose che si dicono e altre che non si dicono, su tutte quello che si dice negli spogliatoi. I ragazzi oggi hanno dimostrato quello che avevano dentro: noi possiamo dir loro tante cose, raccontargliela su, ma poi sono sempre loro che scendono in campo. Hanno dimostrato che avevano dentro tanta voglia di fare e lo hanno fatto, poi le motivazioni possono essere molteplici. Diciamo che tutti assieme vinciamo o perdiamo: nei momenti difficili è importante compattarsi e anche quelli che sembrano meno presenti lo sono stati molto di più di quanto si possa pensare”.

Lei come si spiega questa differenza tra le prestazioni in casa e fuori casa? E' solo questione di numeri o c'è dell'altro?

“I numeri dicono tanto, nel senso che oggi fuori casa facciamo fatica, l'abbiamo fatta tutto l'anno fin dalla prima partita, il calcio è così, racconta delle storie semplici!!! Trovare delle motivazioni: se avessi delle motivazioni sarei sciocco a non provare, insieme agli altri, a cambiare. Sicuramente dobbiamo lavorare sulla consapevolezza, non pensare che quando andiamo in difficoltà poi diventa difficile recuperare. Quando le stagioni iniziano in un certo modo poi è difficile orientarle diversamente certe situazioni. Abbiamo dei difetti fuori casa, dobbiamo, in queste ultime gare, cercare di compensarli e provare a fare più punti possibili. Io una spiegazione precisa non ce l'ho: ho delle idee, però non sono certezze tali per poter fare delle analisi, lascio ad ognuno di pensarla secondo la sua sensibilità. Speriamo di capire tutto prima della fine così che l'anno prossimo anche fuori casa si migliori”.

Presidente, a parte le variazioni di modulo del quale chiederemo conto al Mister, come ha visto la squadra in campo?

“Molto bene: eravamo messi bene in campo, avevamo la determinazione giusta, abbiamo fatto la prestazione. Poi quanto abbia contato il modulo o quanto abbiano avuto i ragazzi la voglia di farlo non lo so dire. Se devo guardare il risultato e la partita nel complesso dico: bene. Da questo punto di vista sono molto soddisfatto: quale sia il merito di uno o dell'altro.....diciamo un po' e un po'....grande determinazione, aspetto tattico equilibrato e due “zanzare” davanti che danno sicuramente molto fastidio”.

Zanzare, però Manconi è al secondo goal consecutivo in casa, dopo la doppietta in Nazionale: vi state ritrovando in casa un campioncino......

“Io dico che stiamo lavorando molto bene. Andate a vedere la Primavera e, aldilà dei risultati, vi renderete conto che ci sono giocatori che dal punto di vista fisico e tecnico possono competere tranquillamente nel calcio che conta. Era quello che volevamo qualche anno fa, ci siamo arrivati un po' alla volta. Qui c'è il dottor Fortina che rappresenta quel lavoro, che si vede solo dopo anni di sforzi e siamo molto contenti che sia giunto il momento di goderne. Manconi, essendo un attaccante e un giocatore talentuoso è quello che si vede di più, però oggi Faragò ha fatto una prestazione sopra le righe, di intensità e di quantità; Vicari ancora una volta ha dato un'altra prova di sicurezza; Montipò, ripeto, è un ragazzo del '96: oggi noi vediamo Scuffet nell'Udinese e pensiamo che sia normale, ma Scuffet rappresenta l'eccezione, è un'altra cosa. Lorenzo ha fatto molto bene e a proposito vorrei dire questo: quando cominciano anche i ragazzi di Novara a entrare in campo e a dimostrare il loro valore credo che possiamo sicuramente esserne orgogliosi, soprattutto per voi che siete loro concittadini. E' una cosa bella e credo che ci si possa identificare in questo ed essere contenti di questo risultato. L'anno prossimo qualche altro ragazzo importante lo vedremo: è un lavoro che ci sta dando soddisfazioni e cerchiamo di portarlo avanti. Lasciatemi però aggiungere una cosa su tanti giocatori che spesso sono criticati: oggi Ludi, sapete il legame che ho con lui e quanto creda nella sua intelligenza e nel suo modo di essere, penso che abbia fornito una prova sopra le righe. Queste risposte in certi momenti critici sono importanti”.

E' contento anche per Rigoni?

“Sono contento anche per Marco: oggi ha fatto una grande partita, in qualità e in quantità, si è espresso nel modo migliore, per cui anche lui è da citare perché, dopo un periodo difficile, una stagione complessa con grandi aspettative sulle spalle, ha fatto una partita finalmente da Marco Rigoni. Penso che ne sia consapevole anche lui ed il primo ad esserne contento, poi veniamo noi: se Marco gioca così ne beneficiamo tutti”.

Perché è stato tenuto in naftalina tutto questo tempo?

“Guardi: sono valutazioni e scelte che si fanno e che facciamo tutti assieme e che ognuno di noi condivide e dà supporto, perché se non le condividessimo potremmo fare altri ragionamenti. Nella vita, purtroppo, è il risultato, in un senso o nell'altro, a dare un giudizio. Quest'anno molte prestazioni non sono state all'altezza per quello che ci aspettavamo. Se oggi ha tirato fuori non soltanto l'orgoglio e la consapevolezza, ma ha tirato fuori quella qualità che Marco sa di avere e che nessuno gli ha mai negato, dico che forse è servito, ecco. Poi ci possono essere mille motivazioni: oggi ci ha dato una risposta molto importante ed io sono molto, molto contento. Quando un giocatore di quella qualità gioca con quella intensità la differenza si vede, perché la qualità emerge sempre”.

Anche Gonzalez è sembrato in crescita, anche se ha ancora un credito con il goal....

“Si, è in crescita, anche se ha giocato poco si è impegnato. Poi lo sappiamo: l'attaccante ha bisogno di fare goal. La voglia di entrare, di fare, sicuramente la aveva tanto quanto gli altri. Abbiamo bisogno di tutti in questo momento, per cui ciascuno deve dare il 110% e questa vittoria spero ci consenta di lavorare nel modo migliore possibile”.

Bisogna vincere fuori....

“Eh....questa è la speranza!!! Però cominciamo a vincere in casa che comincia ad essere una base importante, fuori speriamo di vincere al più presto. Il campionato è ancora lungo, ci sono ancora alcune sfide interessanti, si giocherà fino all'ultima giornata, non penso si risolveranno molte questioni prima della fine. E' una battaglia e noi siamo qui per combattere. Io l'ho detto anche in settimana a qualcuno che me lo ha chiesto. Il mio primo anno mi ricordo ci siamo salvati all'ultima giornata dei play-out con un rigore sbagliato dal Padova, di La Grotterìa. Siamo abituati a soffrire: ci sono momenti nei quali puoi gioire, altri nei quali devi essere pronto a sudare, mangiare qualcosa di poco piacevole, eccetera!! Siamo qui perché abbiamo voluto la bicicletta e ci tocca pedalare, nel bene e nel male. Dovete solo stare tranquilli di una cosa: pedaleremo fino in fondo”.

Grazie Presidente e auguri.

“Grazie. Buona Pasqua a tutti voi e alle vostre famiglie”.

 

Ecco l'attesissimo Mister Aglietti.

“Buona sera a tutti”.

Svolta tattica importante, la difesa a tre è stata un'invenzione determinante......

“Si, ma sinceramente era già un po' che ci pensavo. Ci ha dato maggior equilibrio, maggiore copertura. Io sono un allenatore al quale piace avere il pallino del gioco in mano: giocando a quattro non facevamo bene ne' l'una ne' l'altra fase, quindi ho pensato di cambiare, infoltendo il centrocampo e oggi sicuramente abbiamo fatto bene. Giocare oltretutto con due punte vicine come Manconi e Sansovini, che sono bravi tecnicamente, rapidi, potevano mettere in difficoltà Terlizzi e Pagliarulo che sono due centrali prestanti fisicamente, ma sicuramente nel breve devono pagare dazio, come poi è successo. Abbiamo sorpreso anche gli avversari perché non si aspettavano questo modulo, visto che ultimamente abbiamo sempre giocato con il 4-3-3. E' andata bene, complimenti ai ragazzi. Dovevamo dare una risposta innanzi tutto a noi e ai tifosi, perché sicuramente la prestazione dell'altro giorno non era stata sufficiente, sotto l'aspetto del punteggio e soprattutto per l'atteggiamento. Ripartire con il piglio di questa partita è stato importante, però la stagione non finisce qui, anzi: per fortuna non finisce qui, se no sarebbero play-out!!!”.

E da parte del Trapani si aspettava uno schieramento così spavaldo con i quattro attaccanti?

“Il Trapani non ha niente da perdere, ormai sono già salvi, giocano con la tranquillità e la serenità di una squadra che ha fatto un campionato importante, quindi per inserirsi e rafforzare la posizione in vista degli eventuali play-off è normale che dovevano cercare il risultato pieno, visto che venivano da tre sconfitte consecutive e il pareggio serviva a poco, così come per noi. Hanno provato quindi a giocare la partita a viso aperto e questo ci ha un pizzico favoriti”.

Le due punte rapide sicuramente hanno dato del filo da torcere, una bella iniziativa da parte sua.....

“Credo di avere la possibilità di scegliere, anche in base a chi sta meglio non solo là davanti e......dobbiamo fare tutto il possibile per arrivare alla salvezza: i moduli contano, ma credo che stasera se anche avessimo giocato in maniera diversa avremmo vinto ugualmente, perché c'era una grande concentrazione, una grande attenzione anche prima della gara da parte di tutti. La disposizione, soprattutto per ciò che riguarda la fase di non possesso, era in funzione della capacità del Trapani nelle ripartenze, perché Iunco e Mancosu sono due giocatori molto pericolosi negli spazi. Giocando con la difesa a tre c'era sempre la copertura e in più c'è il discorso delle due punte che hanno dato molto fastidio ai loro due “lungagnoni” dietro e, vista la velocità di Manconi e Sansovini, è stata sicuramente un'arma vincente”.

Mister, sicuramente trovare il vantaggio così presto ci ha spianato la strada, ma volevo chiedere: aldilà delle emergenze e dell'analisi degli avversari, questo modulo lo riproporrà, visto che lei è un convinto sostenitore del 4-3-3?

“No, non sono convinto sostenitore del 4-4-3. Io sono un allenatore che gioca e fa giocare la squadra in base agli uomini che ha a disposizione. In questo momento il 4-3-3 probabilmente è un modulo che non ci consente di avere aspettative che ci portano a determinati risultati, anche, come dicevo prima, per quello che riguarda la fase difensiva, perché si rischia di avere la coperta corta: non siamo troppo pericolosi davanti e magari chiediamo agli attaccanti il sacrifico di tornare, poi siamo poco incisivi in avanti perché si stancano troppo. A Novara è stata la prima volta che ho fatto il 4-3-3, perché ad Empoli giocavo qualche volta con il 4-3-3, ma anche con il “rombo” e il 4-4-2; a Viareggio ho sempre giocato 4-4-2, quindi non è un problema che riguarda quello che penso io o di quello che piace a me, è il problema di trovare quello che necessita per la squadra. Per la seconda domanda che lei ha fatto dico si, possiamo anche riproporlo visto che stasera abbiamo fatto bene giocando così, quindi potremo anche giocare così in futuro”.

Ludi la prossima non c'è, quand'è che recuperiamo qualcuno?

“Ludi è squalificato. Per quello che riguarda i recuperabili penso Lazzari: è un'arma importante per noi, quindi mi auguro di poterlo recuperare, non sarà facile, però......”.

Una bella prova anche se c'era un ambiente un po' strano, pieno di scetticismo......

“Come diceva il suo collega il goal in apertura ci ha spianato la strada sotto tutti i punti di vista: ha dato fiducia alla squadra e al pubblico e sicuramente noi abbiamo trascinato i tifosi e loro hanno trascinato noi. Se le cose non fossero andate come sono andate non so cosa sarebbe successo, sicuramente ci sarebbe stato qualche mugugno in più, però fa parte della situazione in cui siamo, fa parte del calcio. Quando una squadra è un po' in difficoltà lo stadio si spacca fra chi la sostiene comunque e chi un pochino la critica, è normale, ma credo che sia dovuto, in entrambi i casi, all'amore che il tifoso ha verso la propria squadra, quindi bisogna accettare anche i mugugni”.

Sono Rinaudo, di Trapani. Mister, aldilà del modulo e dei meriti della sua squadra, non pensa che una grossa mano ve l'abbia data il Trapani? Il primo goal su palla inattiva, il raddoppio a difesa schierata con i tempi per il fuorigioco sbagliati, secondo me la prestazione molto sotto tono del Trapani vi ha aiutati parecchio, aldilà dei vostri meriti che sicuramente ci sono......

“Probabilmente il Trapani, venendo qui per cercare di vincere la partita, essendo andato subito sotto, magari inconsciamente, ha perso qualcosa come determinazione. Però, mi scusi, io non mi permetto di analizzare gli errori del Trapani: faccio talmente tanta fatica e ho tanto di quel lavoro da fare nell'analizzare i nostri!!!! Figuriamoci se vado a vedere il fuorigioco o la marcatura o chi l'ha persa!!!”.

I colleghi di Novara hanno parlato di moduli, aldilà dei moduli stasera siete stati superiori.......

“Noi avevamo sicuramente una gran voglia di vincere e credo che aldilà di chi avremmo affrontato stasera sarebbe andata a finire nello stesso modo, se questo vi può consolare...!!! A Trapani abbiamo perso penso immeritatamente, perché eravamo in vantaggio e prima del 2 a 1 del Trapani abbiamo avuto 3 occasioni abbastanza clamorose, quindi ci siamo rifatti !!!!”

La ripresa di Rigoni è dovuta alla scossa nel suo orgoglio?

“Stasera Rigoni è andato molto vicino a come me lo immagino: all'essere Rigoni, a quello che voglio io da lui. Non so se la scossa gliel'ho data io: è una persona adulta, matura, ha 34 anni. E' grande e vaccinato per capire che le critiche che gli muovono siano anche perché la gente gli vuole bene. A volte hanno anche esagerato i concetti della contestazione verso di lui, l'avevo già detto in tempi non sospetti, perché non vince e non perde le partite da solo, Rigoni. Per me non è mai stato un capro espiatorio: io ho sempre fatto le scelte in base a quello che vedevo durante gli allenamenti. Ha avuto l'occasione anche a causa degli infortuni, aveva già fatto bene contro il Crotone e stasera ha fatto sicuramente meglio. MI auguro che possa continuare a migliorare da qui alla fine”.

Anche Pesce sembra tornato ai suoi livelli.....

“Mah, così si rischia di andare ad analizzare la prova di questo o di quell'altro: credo che stasera tutti abbiano fatto un'ottima partita. Anche gli esterni Crescenzi e Lambrughi, Faragò: è difficile fare classifiche di merito quando si vince così, con questo piglio, con questa voglia, con questa determinazione. Io credo che stasera sia da elogiare in blocco la squadra, poi c'è quello che ha giocato bene-bene, quello che ha giocato benino. Fare classifiche di merito non mi piace, è antipatico anche perché tutti hanno dato il 100%”.

Una curiosità: recuperando Kosicky giochera lui o insisterà su Montipò?

“(Ridacchia). Lei mi vuole sempre mettere in difficoltà!!! Se Kosicky sta bene-bene ovviamente essendo lui il titolare.....Sappiamo comunque di poter contare su Montipò, se no non avrebbe giocato.....Tra un portiere esperto come Kosicky e un giovane di belle speranze se ho scelto Montipò è perché abbiamo fiducia in lui e anche grazie al lavoro del mio preparatore dei portieri, Mannini. Io non guardo la carta d'identità. Noi siamo a lottare per non retrocedere con un '96, un '94, un '93, un altro '94, non dimentichiamocelo questo: quando si lotta per altri obiettivi è più facile lanciare i giovani, quando siamo nella situazione nella quale siamo noi ci vuole anche coraggio. Credo che questo coraggio, per quello che mi riguarda, non mi sia mai mancato”.

Facevamo una riflessione in tribuna stampa: avevamo si tanti giovani, ma alla fine avevamo una linea di mediana che in tre facevano cento anni!!!!

“Eh beh: serve anche l'esperienza, no? Ci serve la vigoria e l'intensità dei giovani, ci serve anche l'esperienza dei vecchi. Sicuramente nel finale potevamo fare meglio, perché negli ultimi dieci minuti non l'abbiamo gestita benissimo. Però credo anche che avevamo speso tanto mentalmente nel prepararla e nel farla, la partita, quindi credo che il calo sia stato fisiologico. Prendere il goal nel recupero e rischiare di prendere anche il secondo è stato forse l'aspetto negativo della gara”.

Quando riprendete?

“Domani mattina, sabato mattina, poi ci rivedremo lunedì mattina. Faccio tanti auguri di buona Pasqua a tutti”.

Grazie Mister, tanti auguri anche a lei.