Dalla sala stampa dopo l'amichevole Novara-Como (29.08)

31.08.2015 09:00 di  Sergio Guerzoni   vedi letture
Dalla sala stampa dopo l'amichevole Novara-Como (29.08)
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Marco Baroni in sala stampa a disposizione dei cronisti.

- Mister, un commento sulla partita ?

“Non è stato il test che mi aspettavo, complice il caldo che ha fatto sì che i ritmi non fossero da partita vera. Sicuramente ho visto più ordine in mezzo al campo, anche grazie allo schieramento a ‘rombo’, consentendo alle mezzali di avere maggior uscita sugli esterni. Qualche buona indicazione, ma c’è da lavorare ancora da qui alla partita di domenica.”

- Ormai ha sposato questo schieramento tattico ?

“Quando si inizia con una squadra nuova è necessario conoscere e capire quello che avviene all’inizio e nel corso di ogni gara. Questa è una delle soluzioni. Ci abbiamo lavorato quattro giorni: bene nelle fasi di non possesso, rimanendo abbastanza ordinati; meno bene in finalizzazione, perché le punte non si sono mosse benissimo, però anche su questo c’era poco lavoro fatto. Ho provato a fare un’ulteriore verifica e vedere Manconi come poteva lavorare in campo. Tutto sommato mi sembra giusto, in questo momento, valutare queste soluzioni.”

- Adorjan potrebbe essere una soluzione come vertice alto del rombo o lei lo vede meglio nel ruolo di interno ?

“Intanto devo dire che Adorjan sta portando molta disponibilità, specie nella fase di non possesso. Ha delle qualità tecniche importanti, ma spesso si abbandona a troppi virtuosismi, quando ha la palla. Il suo calcio deve diventare più efficace, più verticale, visto che ha le qualità per farlo. Ha avuto una buona palla da mettere dentro per González e non l’ha giocata bene. Deve essere più concentrato in queste situazioni che possono diventare determinanti. Ci stiamo lavorando, perché lui è un giocatore portato alla costruzione e alla conclusione negli ultimi trenta metri. Sto insistendo nel farlo giocare interno perché voglio che impari la fase di non possesso, meno nelle sue corde.”

- Proverà lo stesso gioco anche domani mattina ? (oggi per chi legge n.d.r.)

“Si, domani continueremo su questo lavoro, poi in settimana vedremo. Ripeto: è una soluzione che possiamo tenere, lavorando per migliorarla.”

- E stato un buon test anche per la difesa….

“Si, ho schierato questa linea difensiva perché i due centrali, con l’assenza di Troest, sono loro e hanno fatto abbastanza bene. Certo che con ritmi così bassi ogni test diventa meno attendibile. Ho voluto questo orario e non altri per ambientarci all’orario del campionato. In questa fase, dopo una settimana di lavoro duro, c’è ancora il pensiero dell’amichevole e diventa difficile avere il ritmo giusto. Io ogni tanto mi sbracciavo, ho perso la voce per chiedere velocità, ma mi rendo conto che era difficile ottenere di più.”

- C’è qualche possibilità di trattenere Vicari domenica, visto l’impegno con la Nazionale ?

“No, sapete che in queste situazioni c’è poco da fare. Ci sono squadre che hanno perso giocatori nei play-off, nei play-out: davanti alle convocazioni della Nazionale, le società possono solo alzare le mani.”

- E’ confortante il rientro di Ludi dal primo minuto….

“Si, non dobbiamo dimenticarci che Ludi è fermo da 16 mesi e devo fare un elogio alla sua grande professionalità nel ritrovarlo così acceso. Ha avuto solo un leggero fastidio verso la fine, ma ha giocato 85 minuti con buona tenuta.”

- Riguardo la sua volontà di giocare palla a terra: non le è parso che spesso gli esterni bassi scaricassero troppo al compagno più vicino ? La sperimentazione riguarda anche questo aspetto da migliorare ?

“Noi vogliamo fare un calcio produttivo e tenere palla a terra è un mio concetto di gioco, ma non è detto che questo comporti di essere troppo leziosi, riducendosi ad uno sterile possesso palla. La palla a terra deve svilupparsi in verticale, non in orizzontale, come a volte si è visto oggi. Spesso eravamo costretti, perché davanti non ci siamo mossi benissimo. Però ripeto: dopo una settimana di lavoro non è che ci aspettassimo dei grandi movimenti coordinati da parte degli attaccanti.”

- L’ha soddisfatta anche il centrocampo, con Buzzegoli impiegato da interno sinistro ?

“Si, assolutamente. Volevo vedere Buzzegoli in quella posizione e ha fatto abbastanza bene: deve solo crescere di condizione, ma anche oggi ha fatto dei passi avanti. Diciamo che i segnali che ha dato il centrocampo sono sicuramente positivi.”

- Il Direttore Teti ha dichiarato che se capitasse l’occasione last minute potrebbe esserci ancora qualche giocatore in entrata. In questo caso, in che zona si aspetta l’eventuale rinforzo ?

“Non voglio parlare di mercato, per questo c’è il direttore. Io penso al lavoro sul campo: domani mattina c’è un’altra amichevole perché è importante vedere chi non ha giocato oggi. Proprio per questo ho cercato di fare meno cambi possibile per vedere i 90 minuti. Solo con qualcuno, che vedevo un po’ al limite, sono intervenuto. Il mercato finisce lunedì anche per le uscite: è giusto che ogni giocatore valuti assieme alla Società cosa è meglio per lui.”

- Per la porta ha già fatto una scelta ?

“A me non piace mettere competizione fra i portieri. Da Costa ha avuto un problema tendineo ed è stato fuori 25 giorni. A me piace come sta lavorando e potrebbe essere lui a partire in campionato.”

- Ha utilizzato Galabinov per tutti i 90 minuti, importanti per raggiungere la forma….

“Si, può fare molto di più e meglio, lo sa lui e lo sappiamo noi. Anche lui ha pagato un po’ questo clima infuocato, però quando trova la condizione ottimale può dare un grandissimo apporto alla squadra, sotto tutti i punti di vista.”

- Un giocatore di quella stazza è normale che ci metta più tempo ad entrare in forma….

“Si, è normale, è naturale. Lui, tra l’altro, è arrivato in ritardo quindi deve lavorare tranquillo e sereno per dare il meglio.”

- Il modulo 4-3-3 quindi non l’ha abbandonato definitivamente……?

“No, no. Come ho già detto per me in questo momento è importante conoscere i giocatori. Ad esempio González: è un giocatore che può adattarsi benissimo a fare l’esterno, anche se è una seconda punta come caratteristiche. Corazza anche. Volevo valutare come si sarebbero mossi questi ragazzi, giocando con due punte. Ma so benissimo che è viva anche l’altra soluzione, il 4-3-3, che abbiamo provato da quando sono arrivato. Ho visto dei progressi importanti. Non dimentichiamoci che a Udine la squadra secondo me ha fatto bene, contro una Udinese già in forma con ritmi da campionato. MI sarebbe piaciuto ritrovare una partita così: ci avrebbe dato un peso e uno spessore diverso. La partita di oggi ha lasciato poche tracce sulla prestazione, però ho visto comunque una squadra che ha fatto molto bene, deve solo trovare gli automatismi anche per la soluzione diversa di oggi. Da rivedere, ma positiva.”

- A questo punto della preparazione, come pensa che sia la condizione della squadra dal punto di vista tecnico-tattico ? E’ soddisfatto ?

“Adesso è importante farsi trovare pronti. Voglio una squadra che abbia tenuta, perché anche gli equilibri psico-fisici ad inizio campionato possono essere cambiati magari da una prestazione non buona ma con una vittoria; oppure da una prestazione ottima senza vittoria o con una sconfitta. In questo momento è importante una buona condizione fisica e, a parte quello che si è visto oggi dovuto al gran caldo, penso che stiamo bene. Dobbiamo farci trovare pronti, che è diverso da esserlo !”

- Grazie, Mister.

“Grazie a voi.”

A sorpresa arriva una storica bandiera della squadra: Carlalberto Ludi.

- Charly: il Mister ti ha fatto i complimenti per la professionalità e per la prestazione dopo 16 mesi di stop. Solo un leggero fastidio che hai accusato nel finale, stai bene ?

“Si, ma leggero. Ho sempre un occhio di riguardo dopo quello che ho passato. Non avevo la percezione del tempo: se avessi saputo che era l’ottantacinquesimo sarei andato fino alla fine. Pensavo mancassero ancora una ventina di minuti: piuttosto che sovraffaticarmi per un’amichevole….!!! Se fosse stata una partita di campionato sarei rimasto fino alla fine ! Sono contento, tutto bene. Ho lavorato bene, con serietà. Ho ancora un sacco di lavoro davanti, però devo farmi trovare sempre pronto, da professionista serio.”

- Anche se era un’amichevole sei qui da tanti anni, penso sia bello ritrovare il campo dopo tanto tempo….

“Si, assolutamente, per quello sono felicissimo. Aver fatto tutto il ritiro così, dopo un anno e mezzo fuori; trovare la partita in un’amichevole di lusso; giocare 90 minuti, al Piola, con i tifosi, dà soddisfazione. Adesso mi metto a disposizione per le partite ufficiali ed essere in campo oggi mi ha dato la consapevolezza di poter voltare pagina.”

- Come ti sei trovato con Bergamelli, anche lui mancino ?

“Bene, lui comunque anche a destra non ha nessun problema. Ci siamo trovati bene anche grazie al lavoro che facciamo quotidianamente a livello tattico con il Mister e penso che piano piano ci stiamo affinando non solo con Bergamelli, ma con tutti gli altri centrali della rosa. Il nostro obbiettivo è di diventare un reparto, non avere letture singole nelle varie fasi di gioco. Questo lo perseguiamo con convinzione e penso ci darà buoni frutti per il campionato.”

- Il Mister ha detto che non serve essere pronti, ma farsi trovare pronti per l’inizio del campionato anche mentalmente. Ti aspettavi di partire dall’inizio ?

“Dopo la prima operazione avevo la sensazione che stessi lavorando quasi per niente. Quando ho fatto la seconda operazione ho avuto la percezione che le cose stavano migliorando, mi convincevo sempre di più di lavorare per un obbiettivo e che il rientro si stava avvicinando. Poi la soddisfazione più grande era stare tutto il giorno con il gruppo e andare a casa sereno, magari stanco ma senza problemi o fastidi di nessun genere.”

- Avere a che fare con un giocatore come il tuo ex compagno Ebagua è stato un bel test….

“Si. L’avevamo incontrato anche nel triangolare della settimana scorsa. Lui è un ottimo giocatore anche se a volte tende a piacersi troppo, ma ha delle ottime potenzialità. Anche i goal che ha fatto nel triangolare lo testimoniano. Sono giocatori che si conoscono discretamente bene, ma è sempre bello affrontarli perché ti mettono alla prova.”

- Pensi di dover vincere anche un po’ di scetticismo, anche se da parte di pochissimi, per poter tornare ad essere importante per la squadra ?

“Guarda: ho 32 anni, ne farò 33 a fine anno e c’è un po’ di rammarico, perché non puoi giocare fino a 45 !!! Però la mia età ti permette di avere la percezione reale delle cose. Anche tanti anni fa c’era un po’ di scetticismo sul fatto che io potessi mantenere anche solo la C1, invece ho avuto la fortuna di vincere due campionati e di giocare in Serie A. A 32 anni riesci a trovare maggior equilibrio e la reale dimensione delle cose. Se riesci a lavorare bene sul campo e a dimostrare, in primis a te stesso, che sei un giocatore tutto il resto viene da se’. Anche quelli che non ci credono alla fine dovranno crederci, ma comunque sono situazioni che non mi destabilizzano. L’importante è trovare le certezze sul campo, continuità nel lavoro e il resto verrà di conseguenza.”

- Anche la fiducia dell’ambiente e della Società è comunque importante…..

“Assolutamente. Io sono stato chiaro già a fine ritiro: se mi ritenete un giocatore, va benissimo, tutto ciò che voglio è rimanere a Novara quest’anno, gli altri anni vedremo, non lo so; se non mi considerate un giocatore dovete avere l’onestà di dirmelo, perché io mi sento tale e mi metto a disposizione con continuità a tutti gli effetti. Fatemelo sapere, poi io farò le mie scelte. Nel momento in cui ho avuto assicurazioni in tal senso non ho avuto dubbi di proseguire qui il mio cammino. La fiducia dello staff per un calciatore è fondamentale.”

- Grazie Charly.

“Grazie a voi.”