Un mondo a rotelle

04.10.2017 08:30 di  Francesco Rametta   vedi letture
Fonte: comunicato della Società
Sergio Ferrarotti
Sergio Ferrarotti
© foto di foto San Giacomo

Con oggi nasce una nuova rubrica tutta sul pattinaggio. “Un mondo a rotelle”. Perchè questo è il pattinaggio, un mondo fatto di rotelle, passione e tanto altro che vogliamo raccontarvi.

Vi parleremo dei suoi campioni, delle gare a livello locale, nazionale e internazionale, vi presenteremo i personaggi che lo hanno fatto diventare grande e anche quelli che nel piccolo lo vivono alla grande. Vi racconteremo curiosità e storia del pattinaggio artistico. Vi porteremo dentro questo meraviglioso mondo a rotelle.

Per iniziare abbiamo deciso di intervistare un personaggio notissimo dello sport dilettantistico Novarese, Sergio Ferrarotti, presidente della Polisportiva San Giacomo. La Polisportiva tra le discipline sportive al suo interno ha di recente acquisito anche il pattinaggio artistico. Sentiamo cosa ne pensa il suo Presidente.

- Sergio, da quanto tempo sei presidente della San Giacomo ?

"Sono Presidente dal 1989".

- Sono davvero molti anni che sei a stretto contatto con lo sport. Che cambiamenti hai notato da quando hai iniziato ad oggi ?

"In questi trent'anni di mio impegno nello sport giovanile ho assistito ad alcuni cambiamenti e quelli che mi hanno più colpito sono in particolare due, uno positivo e uno negativo. Quello positivo riguarda la maggior attenzione che le società prestano ad avere al loro interno persone qualificate, anche se spesso ci si concentra forse un po' troppo sulla parte tecnica e non quella educativa. Quello negativo è che si è abbassata in maniera eccessiva l'età in cui i bambini iniziano a praticare una disciplina specifica Certo quello della specializzazione è un problema abbastanza evidente negli sport. Viene richiesto un inizio sempre più precoce".

- Che consiglio daresti ai genitori ?

"Secondo me per i bambini sarebbe più opportuno sviluppare un lavoro sulla motricità e il coordinamento del proprio corpo. La specializzazione dovrebbe essere riportata più avanti. Però certo oggi lo sport chiede bambini sempre più piccoli".

- In questi anni in cui sei stato presidente della Polisportiva hai mai pensato di mollare tutto ?

"In questi 30 anni ci sono stati tanti momenti di gioia e anche qualche momento di scoramento ma per fortuna ho sempre avuto un grande e meraviglioso supporto dalle persone che hanno camminato al mio fianco, insomma l'Amicizia con la A maiuscola è stato un elemento importante nell'affrontare le difficoltà".

- E mi sembra di capire che l’Amicizia è uno dei valori fondanti che proponete anche ai giovani atleti della Polisportiva.

"Assolutamente. Tra i nostri valori fondanti ci sono l’amicizia e la solidarietà. Senza di queste non si va da nessuna parte".

- In questi anni qual è stata la tua più grande soddisfazione ?

"La più grande soddisfazione è quella di essere riusciti a creare una Polisportiva che è stato da sempre un sogno nel cassetto, ma mettendoci a sognare insieme siamo riusciti a realizzarla e magari non è finita qui. Mi sembra di capire che bollano progetti in pentola. Bolle sempre qualcosa in pentola. E’ questo il bello. Nell’immediato comunque i nostri programmi sono mirati ad un ulteriore consolidamento del lavoro fatto in questi anni puntando sulla formazione non solo dei tecnici ma anche dei dirigenti. Non bastano bravi allenatori se dietro non c'è una struttura societaria efficiente ed organizzata e persone che credono in quello che stanno facendo. Inoltre ci siamo resi conto che non si può prescindere dall'inserimento di figure professionali anche nel campo dirigenziale e per questo ora abbiamo anche un Direttore Generale che si occuperà di coordinare il lavoro dei cinque Direttori sportivi di settore".

- Quindi una sempre maggior professionalità a tutti i livelli. In quest’ottica, come ha vissuto la Polisportiva l'arrivo del pattinaggio ?

"Sappiamo che insieme con l’hockey a rotelle è stato uno dei vostri “ultimi acquisti”. L'inserimento del Pattinaggio è stato un momento importante perché è il primo sport individuale ad far parte della Polisportiva e inoltre è una disciplina dove in pochi minuti di gara ti giochi le possibilità di vincere o perdere dopo magari mesi di allenamento. Il pattinaggio è uno sport che può insegnare molto sotto l'aspetto educativo perché devi assolutamente assorbire velocemente la sconfitta e trasformarla in un elemento positivo per cogliere gli errori e cercare di migliorare. Questo aspetto rafforza molto il carattere e sarà di molto aiuto nell'affrontare poi in maniera serena i problemi della vita. Insomma il pattinaggio si inserisce benissimo nei nostri valori ed è sicuramente uno sport che può aiutare i ragazzi a crescere bene, sia sotto il profilo fisico che psicologico".

- Grazie Sergio. Chiuderei l’intervista chiedendoti, a questo punto qual’è il tuo sport preferito.

"Spesso penso a 30 anni fa quando per me esisteva solo il calcio, che ho praticato in gioventù, oggi invece mi trovo ad essere innamorato di tutto lo Sport sopratutto come mezzo per trasmettere quei valori di vita importanti che aiutano a crescere in un ambiente sano imparando umiltà, sacrificio e gioia di vivere".

Ufficio stampa sangiacomo settore pattinaggio artistico