Top & Flop di PISTOIESE - NOVARA

22.10.2018 19:00 di  Roberto Krengli  Twitter:    vedi letture
Fonte: tuttoc.com
Top & Flop di  PISTOIESE - NOVARA

0-2, il classico risultato che non parla di cappotti o di partite a senso unico ma racconta di vittorie (e di relative sconfitte) pulite ed inequivocabili.

Una squadra, la Pistoiese, che si doveva confermare, l'altra - il Novara- che doveva invertire un mini trend negativo. E una gara, quella del pomeriggio al "Melani" che ha raccontato alcune verità di un altro match già protocollato e consegnato ai ricordi: Chiavari, non hai detto tutto in quell'1-3. E' una Pistoiese sì non alla deriva (nemmeno oggi lo è stata) ma è una Pistoiese che accusa un gap importante, soprattutto di personalità. Cui basta un calcio piazzato finalizzato dalla capocciata di Eusepi per lasciare sul terreno l'intera posta in palio e pensare ad un'altra settimana complicata. Cui lo shock emotivo fa paralizzare di fronte allo stesso Eusepi che, uno contro quattro, riesce a depositare alla spalle di Meli per la seconda volta con un sinistro ben preparato. Era una prova oggettivamente complicata per l'Olandesina, lo si sapeva: poteva starci un risultato sfavorevole, ma il modo in cui questo è arrivato non scioglie i dubbi che nemmeno la brezza levantina del Golfo Ligure è riuscita a spazzare. Verdetti dell'infrasettimanale subito ribaltati, dunque. Tra passi indietro, nuovi orizzonti e verità che attendono verifiche continue. 

Ecco, secondo TuttoC, quali sono stati i migliori e i peggiori del match disputato al "Melani" nel pomeriggio di ieri.

TOP:

Il finale di primo tempo (Pistoiese): Negli ultimi minuti prima dell'intervallo è sembrata un'Olandesina quasi normale. Anzi, quasi interessante. Perché è durata così poco? Rovini, Vitiello, Luperini, alcune buone incursioni di Regoli: è una Pistoiese che qualcosa di buono lo sa fare, ma è troppo poco il lasso di tempo nel quale ha detto la sua nell'ambito della partita. E' una rabbia inespressa che, ad ogni modo, non deve sempre e solo partire dalla guida tecnica, panchina che verosimilmente tornerà da stasera nel tritacarne ai piedi dell'Appennino. Ci sono in rosa alcune pedine importanti, chiamati ad indicare la strada nei momenti difficili: un'assunzione di responsabilità che non può manifestarsi solo a Chiavari e che, anche oggi, come (troppo spesso) ha marcato visita. DISCUTIAMO DELLE SCELTE TECNICHE, MA IN CAMPO CI VANNO I GIOCATORI 

Eusepi (Novara): sarebbe sbagliato dire che la differenza tra toscani e piemontesi l'ha fatta il bomber romano, la partita è fatta di tanti dettagli e di tanti duelli finiti con il segno "2". Però avere un giocatore di questo livello in squadra toglie indubbiamente parecchie castagne dal fuoco. Anche se in carriera, a dire il vero, non sempre sono stati gol a grappoli. Sfrutta i calci piazzati (che poi questi debbano essere battuti bene, anche questo è vero), trova gli spazi che altri non vedono, salta l'uomo nell'uno contro uno con relativa facilità. Nasconde, quando serve e in certe domeniche, alcune pecche che la squadra, pur qualitativamente superiore, può accusare. Ecco, senza l'opportunismo prima e l'intuizione poi dell'ex-Pisa, il Novara avrebbe magari portato a casa il risultato, ma con molta più difficoltà. Un bomber non ti fa vincere il campionato. Te li può far vincerli. Ecco perché una prima, elementare distinzione da fare è proprio questa: chi ha in rosa questo tipo di giocatori e chi no. LA COPERTINA DEL LUNEDI' E' SUA

 

FLOP:

Tutto il secondo tempo (Pistoiese): ancor più che le "solite" disattenzioni dietro, mitigate dal fatto di aver di fronte attaccanti che sono in serie C solo per sbaglio, ha colpito un po' la non-reazione della ripresa dopo le fiammate orange che hanno chiuso la prima frazione. Non è una questione di nomi, è una questione di atteggiamento: troppo rinunciatari. Peccato perché il Novara che va negli spogliatoi non è sembrata una squadra granitica e, soprattutto nella corsia mancina, prestava il fianco a qualche incursione toscana. Si doveva insistere e, trovando il gol magari anche con un po' di fortuna, si poteva scrivere magari non un tabellino differente ma una trama differente forse sì. Un arrembaggio, un assedio: e poi andava come doveva, come poteva andare. Invece è stata un'Olandesina che si è spenta troppo presto, lasciando il Novara a giocare con il cronometro e a difendere con mestiere un 2-0 che, a questo punto, è assolutamente legittimato dal campo. VENTI MINUTI SU NOVANTACINQUE: TROPPO POCO   

Chiosa - il finale di primo tempo (Novara): già l'espulsione di Cinaglia a cinque minuti dalla fine lascia qualche punto interrogativo sull'utilità di un fallo speso in quel modo. Ma è il campo, una lettura sbagliata dell'azione dopo un match comunque teso tutto sommato ci può stare. Non ci può stare invece l'espulsione dalla panchina per proteste, a cinque minuti dalla fine, a risultato ampiamente acquisito. Da matti. Tanto più che il tecnico Viali ora dovrà inventarsi una difesa nuova, visto che, in tema di assenze, a Cinaglia e allo stesso Chiosa potrebbe aggiungersi anche Visconti, vittima di un brutto scontro di gioco a pochi minuti dal termine del match. Novara che ha scherzato con il fuoco negli ultimi venti minuti del primo tempo: se ci fosse stata di fronte una squadra un po' più cinica della Pistoiese attuale, i piemontesi avrebbero rischiato seriamente di mettere a repentaglio un vantaggio fin lì indiscutibile. MACCHIE EVITABILISSIME

Francesco Moscatelli