Le pagelle di IAMCALCIO ai protagonisti di BARI - NOVARA

Le pagelle del Cala
28.05.2016 12:00 di  Roberto Krengli  Twitter:    vedi letture
Fonte: novara.iamcalcio.it
Pablo Andrés Gonzalez
Pablo Andrés Gonzalez
© foto di foto novaracalcio.com

NOVARA

Da Costa 6: Più fortunato che bravo ad intercettare il colpo di testa da pericolosissima posizione di Maniero, che non angola l'inzuccata. Pronta l'uscita dall'area di rigore per anticipare Sansone ben imbeccato da Rosina. Troppo lento ad andare giù sul tiro del pareggio che poteva costare carissimo agli azzurri. Si riscatta nelle battute finali arrivando sul cross rasoterra destinato a Dezi e che poteva valere il 4-4.

Dickmann 5,5: Ottimo per un'ora di gioco in cui concede pochissimo ad un attaccante esperto e considerato un lusso per la B come Sansone. Viene comunque favorito dal fatto che il Bari attacchi prevalentemente a destra, dove gioca il vero leader, Rosina. Comincia ad andare in affanno con l'ingresso di un De Luca fresco e cattivo, poi combina la doppia frittata regalando il rigore che fa rientrare in gara i galletti e prendendosi il secondo giallo mettendo giù Rosina nei supplementari. E se il Novara avesse incassato il quarto gol in quell'occasione? A posteriori, diremmo che è stato ben speso.

Troest 5,5: Maniero gli scappa e va a saltare in solitaria a pochi metri da Da Costa, poco dopo svirgola su cross di Rosina. Appena entrato, Puscas lo salta secco servendo Dezi e guadagnando un angolo. In ritardo anche sul gol del 3-3 con Puscas che prima lo anticipa di testa, poi arriva per primo sulla palla che chiude il triangolo (tocco fortuito di un difensore azzurro) andando ad infilare Da Costa.

Mantovani 6: Raramente dà la sensazione di una totale sicurezza ma il fortino azzurro che comanda insieme a Troest regge per un'oretta senza concedere troppo. Quando cominciano gli scricchiolii maggiori e precedenti al crollo, lui è il meno coinvolto della linea a 4. In zona rete spizza una palla sulla quale Faragò non arriva per poco. Graziato dal giallo (e come lui Rada) dall'ottimo fischietto.

Dell'Orco 6: Sollecitato molto fin dall'inizio dati i continui rifornimenti di palloni per Rosina portati avanti dal Bari, lui limita il talento calabrese ricorrendo spesso al fallo o cercando l'anticipo secco. Prestazione sopra la sufficienza, almeno fin quando non lascia lo spazio a Defendi per infilarsi a destra e servire a Rosina l'assist per l'uno a tre che riapre i giochi. Troppo morbido nel concedere il fondo in quell'occasione.

Faragò 6,5: Solita prestazione impeccabile dal punto di vista tattico e agonistico. Reattivo e rapido, dopo la prima rete di Pablo si catapulta in avanti ogni volta che entra in possesso della sfera, ricacciando indietro i padroni di casa che lasciano parecchi spazi, ben attaccati da Paolone. Nella ripresa serve due-tre palloni interessanti a Galabinov per armarne la conclusione, l'ultimo dei quali dopo bellissimo slalom a cavallo dell'area di rigore.

Buzzegoli 7: Gioca una partita dall'altissimo spessore tecnico al quale associa un contributo atletico più robusto del solito. L'assist per lo 0-3 è pura poesia, calibrato e morbido, ma sono molti i passaggi e i lanci precisi ad innescare i compagni. Il tracollo finale degli azzurri dipende anche da un calo suo e di Casarini nella capacità di fare filtro.

Casarini 7,5: Fa la guerra a tutti in mezzo al campo, con spirito militarista e tanto cuore. Associa alle doti che tutti gli riconosciamo la capacità di mandare in porta Gonzalez per la rete del raddoppio con un passaggio filtrante dosato bene, dopo aver recuperato palla su Valiani con la collaborazione di Corazza. Dopo uno dei rari errori di Buzzegoli riconquista la palla dopo un vigoroso spalla a spalla con l'avversario diretto. Nei supplementari fa urlare al gol con una doppia conclusione potente e precisa.

Corazza 6,5: La sua azione più bella è senza dubbio quella in cui parte da sinistra accentrandosi fra due giocatori e dando il "la" alla strepitosa azione dello 0-3, ma si rivela fondamentale per le sorti della gara anche il suo recupero su Valiani che, ostacolato da Simone, perde definitivamente palla con l'intervento di Casarini che poi manderà in rete Gonzalez. Sull'uno a zero non sfrutta bene un grande spazio a sinistra mettendo al centro una palla imprecisa ben liberata da Di Cesare.

GONZALEZ 9: A volte ci fa incazzare perché non centra la porta a tre metri dal portiere, a volte si dimentica di essere in campo, altre volte è così sfasato e distratto che sbaglia anche gli stop e la palla gli scorre sotto il piede. Ma ogni volta che conta, il cartero c'è. Partita evento a Milano e gol incredibile sotto la gigantesca massa di tifosi azzurri, finale play-off contro il Padova e castagna in rete su punizione. Più in piccolo, gara decisiva contro il Modena e rigore più rosso dopo 2 minuti. E poco più di due minuti gli sono bastati per un gol folle in un contesto difficile e avverso: piroetta di tacco e bomba da 30 metri all'angolino, poi scatto sul filo del fuorigioco e tocco rapido ad anticipare l'intervento del portiere. Non voglio dire nulla sul terzo gol, le immagini parlano da sole. Tante giocate deliziose, come un tunnel a Defendi. Io sono leggenda (azzurra). L'avessimo avuto in A...

Evacuo 6: Più di un'ora in campo in cui non lascia il segno ma fa tanto lavoro sporco per la squadra. Buoni i fraseggi coi compagni di reparto, guadagna fallo e fa salire la squadra. A risultato che pare acquisito, non si risparmia e corre da destra e sinistra sul fronte d'attacco per ostacolare l'iniziativa pugliese. E in effetti, quando esce il Bari guadagna metri con molta meno difficoltà.

- Galabinov 7: In rapporto ai minuti giocati calcia molte volte in porta. I primi due sono dei rasoterra, sul primo dei quali Micai è molto reattivo. Prima del 90', già sul 3-3, spedisce alto l'invito di Faragò che si era liberato alla grande. Visto anche il poco lavoro a sostegno dei compagni, il suo ingresso al triplice fischio pare stato infausto. Il bulgaro però riesce a riscrivere la storia nei supplementari, portando la qualificazione a Novara. Prima si esibisce in una spettacolare rovesciata, successiva alle due conclusioni di Casarini, sulla quale si esalta Micai. Poi batte il portiere barese regalando il paradiso agli azzurri spedendo in rete un cross di Lanzafame da posizione defilata. Due minuti dopo ha addirittura la palla del quinto gol ma apre troppo il compasso.

- Viola 6: Rimpiazza lo stanco Buzzegoli dando un contributo sostanziale al centrocampo, sfruttando tecnica e piazzamento. Non fa giocate sopraffine in linea con le sue possibilità, ma l'apporto di un giocatore fresco si sente eccome.

- Lanzafame 7: Come per Galabinov, non sempre il suo lavoro in fase difensiva può essere paragonato a quello di Corazza, ma le sue spiccate personalità e tecnica lo portano a cercare le giocate pesanti, quelle che ti fanno vincere o raddrizzare un incontro. E il morbido pallone con cui consente a Galabinov di schiacciare in rete la voglia di vincere degli azzurri è un saggio del suo repertorio. Importante anche per tutti gli strappi che dà, sgusciando via all'uomo o guadagnando il fallo. La sua verve è molto utile agli azzurri, può spostare gli equilibri.

All. Baroni 7: La rete di Gonzalez in apertura mette il suo Novara nelle condizioni ideali per esprimersi al 100% ed in effetti guardando la partita la sensazione è che è più possibile che venga segnato lo 0-2 piuttosto che il punto del pareggio. Detto fatto, poi arriva la terza segnatura in avvio di ripresa. Il copione perfetto sospirato nei sogni azzurri, realizzato al San Nicola. Poi qualcosa cambia: fors eil rilassamento eccessivo, forse la casualità della prima rete subita, forse un atteggiamento non completamente generoso di chi è entrato a gara in corso. Fatto sta che il Novara perde metri e sicurezza difensiva tutta in un colpo concedendo il rientro agli avversari. L'epilogo però ripaga il Novara per una partita condotta lungamente in vantaggio con merito e coraggio.

BARI

Micai 6: Inizio da incubo con un gol incassato da lontano, ma solo un pazzo come Gonzalez poteva inventarsi una giocata come quella. Il tiro è comunque ben angolato. Colpito a freddo, il giovane portiere commette due errori su due cross innocui di Dell'Orco e Faragò, rischiando addirittura l'autogol sul secondo. Difficile assegnargli colpe specifiche sulle altre segnature azzurre. Nella ripresa bene due volte su Galabinov, prima su un rasoterra angolato e poi in uscita sulla trequarti col bulgaro lanciato a rete dalle retrovie. Si esalta nei supplementari con due belle parate su Casarini seguite da un grande intervento sulla rovesciata di Galabinov. Andrey lo beffa nel mini tempo successivo portando gli azzurri in semifinale.

Defendi 6: Sul suo lato non demerita su Corazza, al quale a volte riesce a soffiare la palla. Qualche brutta figura quando si allarga a destra Gonzalez, che fra l'altro gli rifila un tunnel. Bravo nella ripresa a sfondare a destra superando Dell'Orco e a servire a Rosina l'assist che cambia la partita. Troppo superficiale in occasione dello 0-3, non si preoccupa di essere fuori posizione con Gonzalez libero sul lato destro di difesa dell'area di rigore.

Di Cesare 5,5: Libera l'area di rigore dopo l'incursione di Corazza chiusa con un suggerimento basso al centro, sullo 0-2 rimane piantato a terra e si fa scavalcare dall'assist di Casarini senza nemmeno preoccuparsi di guardare la posizione di Gonzalez e Rada. Difensore di personalità, gioca gli ultimi minuti in proiezione offensiva costante per cercare la spizzata di testa o un cross per i compagni.

Tonucci 6: Mezz'ora scarsa in cui aveva concesso qualcosa di troppo agli attaccanti azzurri ma si era fatto valere soprattutto dal punto di vista fisico e agonistico, risultando una perdita pesantissima per il Bari, molto più che Maniero, ben sostituito da Puscas.

Gemiti 5: Prestazione piuttosto anonima dell'ex azzurro, preoccupato dalla grande gamba di Faragò che agisce dal suo lato. Per di più, come già scritto in precedenza, il Bari non utilizza molto la catena di sinistra, preferendo agire dal lato opposto ma in parte escludendo dalla manovra alcuni giocatori. Prima della mezz'ora prende un giallo ingenuo che lo blocca ulteriormente: punta il centro del campo palla al piede, viene letto e fermato e per non far partire il contropiede è costretto al fallo tattico.

Valiani 5,5: Molto coinvolto dai compagni, al centro di molte operazioni ma alla fine piuttosto ininfluente nelle azioni chiave della sua squadra. Meno incisivo di Dezi, perde pure la palla del raddoppio azzurro. Gli è mancato quel qualcosa in più, lo spunto finale per incidere.

Romizi 5: Schierato per garantire una maggior protezione alla difesa barese, ma la missione sembra fallire già al terzo minuto quando Gonzalez si libera di lui con un colpo di tacco e conclude in rete. Il primo lancio è a imbeccare Sansone ma si perde sul fondo. In generale non entra mai nel cuore delle operazioni limitandosi a passaggi piuttosto banali. Sicuramente non è stata la sua miglior stagione.

Dezi 6: Si conferma giocatore che ha tecnica, verve e capacità di rendersi pericoloso. Aveva giocato una gran bella gara al Piola qualche mese fa, contribuendo pesantemente alla vittoria dei suoi. Per la legge del contrappasso, proprio lui fallisce il punto del 4-4 nell'ultimo assalto alla porta azzurra dei galletti. Piuttosto negativo ed anonimo nella prima frazione, è fra i leader del ritorno pugliese nella ripresa. Anticipato da Da Costa in disperata uscita bassa quando già accarezzava l'idea di segnare.

ROSINA 7: Punto di riferimento di tutta la squadra, viene limitato dagli azzurri con molti falli che gli impediscono di partire in serpentina, lui che sfrutta tecnica e baricentro molto basso per seminare il panico fra gli avversari. Una sua perfetta punizione viene sprecata da Maniero in zona gol. Imbuca un pallone verticale per Sansone con Da Costa bravo in uscita. Nella ripresa realizza una doppietta fra le più comode della sua carriera, un tap-in con porta aperta davanti a sé ed un calcio di rigore.

Maniero 5,5: In dubbio viste le precarie condizioni fisiche, fa in tempo a sbagliare il gol dell'uno a uno prima di lasciare il campo dolorante. Per un giocatore del suo livello, quella palla sulla punizione di Rosina era da spingere in rete, specialmente considerate le sue qualità nel gioco aereo.

Sansone 5: Mai molto amato a Bari, l'ex Sassuolo e Sampdoria è il primo a pagare e ad uscire fra i fischi sul punteggio di 0-3, ma va ribadito che i biancorossi giocano ben poco sulla sinistra relegandolo a mera comparsa nel tridente pugliese. Certo lui non fa molto nel corso della gara per reclamare un peso specifico maggiore, ma non è nelle condizioni migliori per colpire. Se a Bari è un peso, noi a Novara lo prendiamo volentieri!

- Puscas 7: Entra al posto dell'acciaccato bomber napoletano ed il suo biglietto da visita è un dribbling secco ai danni di Troest che accende la torcida del San Nicola. Si distingue per facilità di corsa, spirito d'iniziativa oltre che ovviamente per il bellissimo gol del 3-3 che, oltre ad essere il più importante della sua carriera, poteva farlo diventare un eroe locale. Comunque convincente, classe '96 dal potenziale assolutamente ragguardevole.

- Rada 4,5: L'infortunio di Tonucci ed il suo ingresso sono una sciagura per i padroni di casa. Tralasciando l'intervento da assassino da dietro sulla caviglia di Evacuo, si distingue per dormire anziché guardare Gonzalez che sta scattando in profondità per realizzare la seconda rete e per dimenticarsi di marcare Galabinov a 5 minuti dal termine, errore di piazzamento che costa la qualificazione ai galletti.

- De Luca 6: Nano malefico in grado di mulinare le gambe ad altissima velocità, il suo ingresso porta brio all'attacco barese ed inquietudine fra le truppe di difesa novaresi, specialmente in Dickmann che deve tenerlo d'occhio. Con velocità, sfrontatezza e cattiveria agonistica contribuisce al ritorno in gara dei padroni di casa.

All. Camplone 5,5: Ce lo ricordiamo sorridente ed onesto nel post gara del Piola a commentare quasi incredulo una vittoria dei suoi ragazzi in una partita che egli stesso definiva pazza. Dopo un recupero clamoroso, questa volta la partita pazza l'ha persa lui con un uomo in più in campo. Difficile imputare colpe specifiche al tecnico che non poteva prevedere il gesto tecnico di Gonzalez nei primi minuti e che ha dovuto fare i conti anche con due pesanti defezioni nella prima mezz'ora. E se Puscas si è rivelato alternativa di livello a Maniero, lo stesso non si può dire dell'altro rumeno, il disastroso Rada. La difesa comunque ha concesso troppo ed è impossibile costruire una promozione sulla verve individuale di qualche giocatore offensivo borderline fra serie B e serie A.

Stefano Calabrese