Pro Vercelli, Pigliacelli: "Nel derby serve il massimo, magari qualcosa in più"

08.10.2015 16:30 di  Roberto Krengli  Twitter:    vedi letture
Fonte: tuttomercatoweb.com
Mirko Pigliacelli
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Mirko Pigliacelli
© foto di Federico Gaetano

La Pro Vercelli si prepara al derby piemontese con il Novara, in conferenza stampa ne ha parlato il portiere dei Leoni, Mirko Pigliacelli: "La ricetta per vincere non c'è, dobbiamo impegnarci sempre al massimo, andare tutti alla ricerca dello stesso obiettivo, uniti come siamo e come siamo sempre stati arriveranno i risultati che ci competono. La partita non è finita finché l'arbitro non fischia, do tutto quello che posso dare con i compagni fino all'ultimo minuto, quando vedo che si può ripartire più velocemente ci provo anch'io. Penso di essere un giocatore e avere due piedi come gli altri, ci si prova sempre.

Per l'obiettivo della salvezza qualsiasi partita va affrontata nello stesso modo, è normale che quando si parla di derby, anche se sono qui da poco, ci sia una tensione diversa e una voglia diversa, perché il derby, che sia a Roma a Milano o qui, è la stessa cosa. È normale la rivalità tra le tifoserie, noi in campo daremo sempre il massimo e magari qualcosa in più. Mi aspetto una partita combattutta, tutti vorremo dare il massimo, sarà dura, ma secondo me possiamo fare bene. L'anno scorso con il Latina c'era una rivalità simile a questa ed è andata sempre bene, spero possa essere di buon auspicio. Per come la vedo io si prepara come nelle altre settimane; è normale, è un derby, c'è più tensione, ma più siamo uniti dentro lo spogliatoio meglio è.

Diciamo che il derby ti esalta, dovremo dare di più per Vercelli, posso garantire che siamo insieme ai tifosi e spero che anche loro siano con noi fino al triplice fischio. Il derby deve essere nello stadio, le due tifoserie devono incitare la propria squadra e noi abbiamo il vantaggio di giocare in casa, col pubblico vicino al campo, può essere un aiuto in più. Oltre al derby, in qualsiasi partita, più tifosi ci sono più ci danno una mano, sicuramente".  

Ivan Cardia