Next match: il Real Vicenza ai raggi X

Il sito "novara.iamcalcio.it", per la penna del mitico Cala, inaugura questa nuova rubrica in cui analizzerà la rosa delle avversarie del Novara a partire dal Real Vicenza
28.03.2015 15:30 di  Roberto Krengli  Twitter:    vedi letture
Fonte: novara.iamcalcio.it
Alcuni biancorossi
Alcuni biancorossi

La società biancorossa, nata nel 2010 dall'unione di tre realtà locali, ha cominciato la sua giovanissima storia dall'Eccellenza sfruttando il titolo sportivo del Cavazzale, squadra di un comune limitrofo. Grazie a promozioni, ripescaggi e alla nascita della Lega Pro unica, si è trovata in brevissimo tempo a competere al terzo livello nazionale. Partita senza grandi ambizioni, la squadra veneta si è stabilita nelle zone altissime della graduatoria dando impressione di grande solidità e rimanendo in zona playoff per tutte le prime 15 giornate.

Cambi di panchina

La squadra ad inizio stagione è stata affidata all'ex centrocampista Michele Marcolini, nella precedente stagione tecnico del Lumezzane, dal quale ha portato in dote l'eclettico mancino Riccardo Carlini, uno dei giocatori più impiegati in questa stagione. Dopo il calo di inizio 2015, la società ha deciso in maniera piuttosto sorprendente di esonerare il giovane tecnico savonese per rimpiazzarlo con Paolo Favaretto, ex Porto Tolle. Dopo sole cinque gare (due vittorie, altrettante sconfitte e un pareggio), nuovo cambio della guardia con il ritorno di Marcolini in panchina. Le medie punto dei due tecnici? 1,5 per Marcolini (in calo nel secondo mandato), 1,4 per Favaretto.

Come giocano ?

Tralasciando le cinque gare con in panchina Favaretto (col quale i veneti hanno cambiato tre moduli), il Real Vicenza di Marcolini ha sempre giocato col 3-5-2, tranne nelle ultime due uscite in cui il tecnico è passato, con risultati negativi, alla difesa a quattro. Nella formazione tipo dei biancorossi, Bruno è titolare fisso di una delle due maglie in attacco, mentre l'altro posto è sempre in ballottaggio fra Bardelloni e i due acquisti di gennaio Aladje e Margiotta. Intoccabili sugli esterni Lavagnoli e Vannucci, nei tre di mezzo maglie certe per Dalla Bona e Cristini che uniscono sostanza, assist e qualche gol; il terzo posto è disputato fra Malagò, Pavan e Caporali, anche se molto spesso è il primo (che ha segnato agli azzurri all'andata) a spuntarla. La difesa ha visto parecchi cambi per infortuni, squalifiche, scelte tecniche e cambi di modulo. Il terzetto più convincente finora è stato quello formato da Piccinni, Polverini e Carlini. In porta capitan Tomei.

La rosa  

Squadra piuttosto equilibrata e che non eccelle in nessun reparto, il Real Vicenza dispone di cinque centrali difensivi anche se solo due-tre sono di sicuro affidamento. In difesa manca un terzino di ruolo, in rosa sopperiscono a questa lacuna il mancino Vannucci, abile a fare tutta la fascia sinistra ed il jolly Carlini che non nasce difensore. La mediana è forse il reparto migliore, con gli arrivi dell'esperto varesino Dalla Bona, per anni protagonista in B di buone stagioni e di certo non ancora vecchio e dell'ex Cuneo Cristini, rivelazione della squadra con ben sei reti messe a segno ed un impiego continuato nell'undici titolare. Detto di Vannucci sulla sinistra, sull'altro lato il sempre presente Lavagnoli garantisce continuità e qualche assist (già quattro in stagione). L'emergente mancino Malagò sta trovando buona continuità d'impiego, anche a gara in corso, e sta vivendo la stagione trampolino della carriera. Completano il reparto i giovani interni Pavan e Caporali, entrambi alla seconda stagione in biancorosso, l'esterno destro Sandrini che ha trovato spazio soprattutto con Favaretto, il giovane Ungaro scuola Atalanta ed il marginale Chiarello. In attacco il capocannoniere Bruno che avrà saltato 10-15 minuti in tutta la stagione. Accanto a lui c'è poco: l'unico superstite dell'estate 2014, oltre all'esperto bomber, è Bardelloni che, fra qualche alto e parecchi bassi, ha raggranellato quattro gol e cinque assist. Gli altri due attaccanti di inizio stagione, Galuppini e Odogwu, sono rimasti nel girone migrando a Salò e Renate: il primo ha segnato due gol all'esordio in verdeblù alla Torres, il secondo l'abbiamo visto settimana scorsa al "Piola" in duello con Gavazzi. Al loro posto, dentro Margiotta dalla Juventus via Monza dove aveva segnato tre reti nel girone d'andata (e già un gol a Vicenza) e Aladje Gomes, di proprietà del Sassuolo: per il guineano-portoghese già due reti in biancorosso, con buona pace della Pro Vercelli che nella prima fase di stagione gli aveva concesso solo pochi minuti di campo.

Giocatori chiave e più presenti

I calciatori più importanti nella formazione veneta sono il portiere e capitano Tomei (ex Sandonà, alla seconda stagione a Vicenza), la coppia centrale Dalla Bona-Cristini che ha garantito nove gol e sei assist e soprattutto bomber Salvatore Bruno che scendendo di categoria si è garantito un bottino di gol (16, 4 su rigore) che gli valgono il provvisorio primato fra i cannonieri e la possibilità di nascondere la carta d'identità che parla di un bomber che va per i 36. Bruno è anche il calciatore con più presenze, 31 su 31. Lo eguaglia l'esterno destro Lavagnoli. Dietro di loro, Tomei con 30, Dalla Bona con 29, Piccinni, Cristini e Vannucci con 28. Il miglior assist man è Bardelloni (5), seguito da Dalla Bona e Lavagnoli (4). Le reti sono portate in dote soprattutto da Bruno (16), staccatissimi alle sue spalle Cristini (6) e Bardelloni (4).

Stefano Calabrese