Scopriamo la Primavera - Isaia Lattarulo

25.11.2015 16:30 di  Roberto Krengli  Twitter:    vedi letture
Fonte: novaracalcio.com
Isaia Lattarulo
Isaia Lattarulo
© foto di foto novaracalcio.com

Qualità tecniche pronte ad esplodere per il diciasettenne milanese. “In passato ho ricoperto diversi ruoli dalla mezz’ala fino al trequartista. L’anno scorso mister Terni mi faceva giocare come esterno alto di destra mentre Gattuso quest’anno mi ha riproposto mezz’ala. Un ruolo che mi piace parecchio, che mi permette di mettere in mostra le mie caratteristiche migliori”.

In estate il passaggio nel campionato Primavera del gruppo 1997/1998. “Non è stato sicuramente facile l’ambientamento. Il salto di categoria si è sentito eccome. Questo è un campionato di livello, ci sono compagini molto forti e ragazzi più grandi di noi. Grazie all’ottima preparazione del nostro mister siamo riusciti comunque a uscire da un momento “no” e a cogliere le prime gioie, a muovere la nostra classifica. La vittoria ottenuta nel derby contro la Pro Vercelli ci ha dato grande coraggio e contro il Torino abbiamo ottenuto un punto importante”.

In azzurro Isaia ha conosciuto due maestri del settore giovanile: Terni e Gattuso. “Sono due ottimi allenatori, diversi caratterialmente. Il primo è severo il giusto e lavora molto sulla fase difensiva. Il secondo è un motivatore nato, bravo ad amalgamare subito questo nuovo gruppo formato da alcuni reduci della “Berretti” oltre che da noi”.

Seguiti anche da uno staff di primo ordine. “Il mister lavora con dei collaboratori preparati. Siamo seguiti anche da due grandi cuori azzurri come Lo Curto e Morganti senior che non ci fanno mai mancare nulla, facendoci sentire a casa”.

Una vita da pendolare quella di Isaia, divisa tra calcio, scuola e la famiglia a Milano. “Frequento il quarto anno all’Istituto Pedagogico e da Lunedì a Giovedì pomeriggio mi reco a Novarello per gli allenamenti. Sono fidanzato da un anno e mezzo con Chiara. La mia quotidianità è divisa tra questi aspetti e non tralascio mai le amicizie. Sogno di diventare un calciatore professionista, di esordire in prima squadra nel Novara e perché no di arrivare fino alla Juventus, la mia squadra del cuore e di emulare il mio idolo Marchisio”.

Piedi ben puntati per terra con un pensiero extra calcistico. “La strada per diventare un professionista è lunga e tortuosa. Lo so benissimo e per questo do molta importanza alla scuola e all’istruzione. Se non dovessi riuscire a sfondare come giocatore mi piacerebbe intraprendere l’università di fisioterapia e lavorare nel mondo del pallone”.

Questa è la storia di Isaia, la storia di un diciasettenne con sogni e aspettative che ogni ragazzo della sua età possiede…

FONTE: Il Fedelissimo