Daniele Buzzegoli, un grande uomo saluta il Novara ... l'Editoriale di Simone Balocco del 1° settembre 2016

01.09.2016 11:00 di  Simone Balocco   vedi letture
Buzzegoli e la Supercoppa
Buzzegoli e la Supercoppa
© foto di foto novaracalcio.com

Il mercato estivo si è concluso mercoledì alle ore 23 allo StarHotel Business Palace di Rogoredo, nella zona sud-est di Milano, dopo sessantadue giorni di trattative sfrenate che hanno coinvolto squadre di Serie A, Lega B, Lega Pro ed estere. Il Novara, ovviamente, ha usato questa finestra di mercato per rafforzarsi: da Calderoni a Koch; da Armeno a di Mariano; da Sansone a Scognamiglio a Kupisz, fino ai giovani Kalis, Bajde, Benedettini, Romagna e Selasi, questi ultimi due arrivati negli ultimi due giorni di mercato dalla Juventus Primavera e dal Pescara. Mister Roberto Boscaglia ha ai suoi ordini una rosa che ha le carte in regola per classificarsi tra le prime otto del campionato cadetto.

Il sodalizio del presidente de Salvo ha fatto nel mentre anche molte operazioni in uscita: Evacuo e Gonzalez al Parma e all'Alessandria; Lanzafame agli ungheresi della Honved Budapest; Lazzari, Vicari, Bianchi e Rodriguez ad Ascoli, Spal, Bassano Virtus e Zurigo; Montipò (Carpi), Manconi (Reggiana) e Schiavi (Modena) prestati per giocare con continuità, così come i giovani Marra e Torregrossa, oltre ad altri movimenti che hanno coinvolto giocatori fuori rosa (Gavazzi e Libertazzi). Si sono ritirati Ludi; Garofalo è andato in scadenza (e non gli è stato rinnovato il contratto) mentre sono tornati alle case-madri Faraoni, Dell'Orco e Nadarevic.

Se sono state dolorose le cessioni dell'”imperatore” di Pompei e del “cartero” di Tandil, quella che ha lasciato con l'amaro in bocca tutti i tifosi, in quanto inattesa, è stata quella di Daniele Buzzegoli al Benevento: contratto biennale per il centrocampista classe 1983 che ritrova nella “strega” Marco Baroni, allenatore degli azzurri la scorsa stagione.

“Buba” lascia Novara e il Novara dopo quattro stagioni e...un pezzettino: era arrivato nell'estate 2012 dallo Spezia nell'operazione che ha portato Filippo Porcari agli “aquilotti” liguri. In questo lasso di tempo, Buzzegoli ha giocato 119 partite, segnato undici reti, realizzando dieci assist vincenti, conquistando un campionato di Lega Pro e la Supercoppa di Lega Pro, alzandola al cielo di Teramo (da capitano) il 24 maggio 2015, con il suo gol decisivo alla squadra di casa.

Il giocatore di Lastra a Signa sarebbe andato in scadenza il prossimo 30 giugno e su di lui non si erano mai nascoste lo stesso Benevento e la Salernitana, allenata da Beppe Sannino e già allenatore di Buzzegoli quando militava nel Varese (2009-gennaio 2011): allora una sua doppietta, nella finale play off contro la Cremonese, riportò il sodalizio lombardo in cadetteria dopo venticinque anni di attesa.

E a Varese come a La Spezia e poi sotto la Cupola, il centrocampista fiorentino ha sempre fatto in modo di farsi volere bene da tutti.

In carriera, “Buba” ha giocato solo tre partite in massima serie quando militava nell'Empoli (dal 2005 al 2007), giocando molto in Serie B e in Lega Pro: in cadetteria con Pisa, Varese e Novara, in Lega Pro con queste ultime due, con l'aggiunta del Gallipoli e altre due stagioni in Serie C2 con Grosseto e Massese, con cui giocò anche un anno nei Dilettanti. “Buba” ha vinto molto a livello di Lega Pro: ha contribuito a sette promozioni, di cui cinque dalla Serie C1 alla Serie B (Pisa, Gallipoli, Varese, Spezia, Novara) ed il suo palmares vede anche le vittorie di tre campionati di Lega Pro, di tre Supercoppe di Lega Pro ed uno scudetto Dilettanti.

Daniele Buzzegoli è stato molto legato al Novara per le attività del sociale e della beneficenza, in quanto è stato uno dei testimonial della ANGSA (Associazione nazionale genitori soggetti autistici) in quanto il secondogenito Francesco è affetto da autismo e anche grazie al suo contributo molte famiglie del Piemonte orientale hanno avuto un punto di riferimento.

La notizia del passaggio di Buzzegoli al Benevento ha lasciato stupiti i tifosi, in quanto non si ventilava una sua cessione, soprattutto dopo il suo ottimo pre-campionato, dove è stato uno dei migliori in campo (cinque reti in sei partite), visto che si parlava di un suo rinnovo di contratto.

Con Buzzegoli lascia il Novara il penultimo dei protagonisti del “pazzo” biennio 2012-2014, quello che vide gli azzurri prima compiere la famosa remuntada arrivando a giocarsi i play off contro l'Empoli, per andare in Serie A e poi retrocedere amaramente in Lega Pro l'anno successivo per mano del Varese nei play out. Ora il più vecchio in rosa (fa sorridere) sarà Paolo Faragò, in rosa come Buzzegoli dal 2012 (ma proveniente dalla Primavera), classe 1993.

“Buba”, nonostante la retrocessione, è rimasto a Novara e ha voluto riportarlo in Serie B, riuscendoci.

La stagione della retrocessione per lui però è stata ancora più negativa perché durante il match contro la Ternana del 25 marzo 2014 ha subito la rottura del legamento crociato della gamba sinistra che ha richiesto sette mesi di stop, facendolo tornare in campo solo nel minuto finale della partita casalinga contro il SudTirol del 26 ottobre successivo. La stagione in Lega Pro ha visto “Buba” giocare ventuno volte senza finire nel novero dei marcatori, mentre la scorsa stagione ha giocato ventuno volte, segnando il gol del pareggio momentaneo contro il Pescara nella semifinale play off.

La scorsa stagione Buzzegoli ha giocato poco in quanto Baroni gli ha preferito Viola. “Buba”, nonostante lo scarso impiego, non si è mai lamentato facendosi trovare sempre pronto quando il tecnico gli diceva di entrare in campo per sostituire un compagno o di giocare dal primo minuto.

E pensare che la liason Buzzegoli-Novara non era partita con il piede giusto: arrivato nell'estate 2012 a sostituire un mito come Porcari, Buzzegoli ha risentito del fatto che il Novara non riusciva ad ingranare nell'avvio di campionato, tanto che molti tifosi lo contestarono in occasione del post partita con il Varese, quando andò sotto il settore ospiti del “Piola” per prendersi i saluti dei suoi ex tifosi (rivali della tifoseria azzurra). In più, il Novara vide in quel periodo un avvicendamento sulla panchina, con Alfredo Aglietti al posto di Attilio Tesser. Dopo ancora qualche partita sottotono, con il girone di ritorno, Buzzegoli tornò ad essere il giocatore decisivo che era, rimandando al mittente le critiche dei mesi precedenti. E nell'anno delle remuntada, “Buba” siglò cinque reti, di cui due punizioni da manuale (a Bari e in casa contro il Sassuolo).

Se il Buzzegoli-calciatore mancherà come il pane, il Buzzegoli-uomo mancherà altrettanto: uomo-spogliatoio, esempio per i più giovani ma uomo che rispetta le gerarchie. E proprio questa sua ultima caratteristica è apparsa ai tifosi in maniera importante quando, durante le interviste nella mix zone dell'”Adriatico-Cornacchia”, incalzato dal radiocronista che gli chiese dell'addio di Ludi, scoppiò a piangere per l'emozione di non avere più “Charly” non solo come capitano, ma come compagno e amico.

Dalle ore 18 (circa) di mercoledì 31, le strade di Buzzegoli e del Novara si sono separate. Ora “Buba” è un avversario come tutti gli altri, ma siamo sicuri che il prossimo 1° ottobre, quando il Novara sarà di scena al “Santa Colomba-Ciro Vigorito”, magari ci sarà qualche mugugno contro mister Baroni, ma ci saranno per Buzzegoli solo applausi, per non parlare di quando tornerà a Novara da avversario. Perché prima si è uomini e poi si è calciatori. E i tifosi, queste cose, non le dimenticano.

Simone Balocco