NOVARA - LECCO, la disamina tattica

13.09.2019 18:00 di  Roberto Krengli  Twitter:    vedi letture
Fonte: novara.iamcalcio.it
Simone Banchieri
Simone Banchieri
© foto di novara.iamcalcio.it

Sabato sera di anticipi in serie C, nel palcoscenico del "Silvio Piola" è stata  la notte della sfida tra Novara e Lecco ma soprattutto è stata la notte del ricordo di Nini Udovicich, bandiera e leggenda del Novara calcio al quale prima del fischio d’inizio è stato dedicato un doveroso tributo con la bandiera raffigurante il suo volto a sventolare al centro del campo e lo striscione “ieri bandiera oggi leggenda, ciao Nini” in curva Nord.

Presentazione e schieramenti 

È un Novara reduce dalla sconfitta in casa della corazzata Monza, partita che aveva messo in evidenza il divario tra le due squadre, e gli azzurri arrivano vogliosi di riscatto al match casalingo. Di fronte un Lecco appaiato a tre punti in classifica, blucelesti in grande spolvero nell’ultima gara di campionato dove si sono imposti per 2-0 contro la Pro Vercelli. La neopromossa è guidata in panchina da Marco Gaburro, tecnico che nelle ultime due stagioni ha centrato due promozioni in serie C prima con il Gozzano poi con il Lecco; i lombardi scendono in campo con un 4-3-3. Banchieri ripropone per 10/11 la formazione impiegata nelle prime due uscite, unica variante il classe 2002 Barbieri al posto di Cassandro, mossa che attira l’attenzione degli spettatori visto la giovanissima età del numero 26 all’esordio dal primo minuto. Modulo 4-3-2-1: in porta Marchegiani, centrali di difesa Sbraga centrodestra e Pogliano centrosinistra, terzini a destra come detto Barbieri, a sinistra Cagnano; davanti alla difesa Fonseca, al centrosinistra Bianchi al centrodestra Collodel. Di punta Bortolussi, a sostenerlo e supportarlo tra le due linee Gonzalez e Piscitella.

Pressione azzurra 

Fase iniziale di studio del match: il Lecco prova ad indirizzare il gioco sulle corsie laterali mentre il Novara tenta di costruire dal basso con giro palla tra i centrali difensivi, con Fonseca che si abbassa sulla loro linea per avere libertà di palleggio. Al 7' gli azzurri costruiscono la prima palla gol della partita sfruttando l’abilità di Piscitella nell’andare via uno contro uno e mettere un cross interessante, inserimento di Bianchi in area che crea scompiglio nella retroguardia ospite con la palla che rimane in area dove giunge a Piscitella che conclude fuori di poco. Il Novara fin dai primi minuti pressa più alto del solito, costringendo il Lecco in questa fase iniziale al rinvio lungo; è proprio da un'insistita azione di riconquista che arriva il gol del vantaggio azzurro: prima Gonzalez, poi Collodel pressano alto e recuperano una palla sporca in mezzo al campo, transizione positiva del numero 15 che serve subito Bortolussi che smarcatosi preventivamente può controllare e far esplodere un potente destro da oltre 25 metri che si insacca alle spalle di Bacci per l’1-0 novarese.

Superiorità Lecco sulle fasce 

Dopo la rete di Bortolussi cambia il canovaccio della partita che fino alla fine del primo tempo vedrà il Lecco avere il pallino del gioco e creare le maggiori occasioni per un pareggio che sarebbe meritato ma non arriva. Gli ospiti iniziano a costruire dal basso e a spingere sulle corsie laterali creando molte difficoltà su entrambi i lati ai terzini novaresi, i blucelesti creano sempre la superiorità numerica sulla catena con Gonzalez e Piscitella che, poco avvezzi alla fase difensiva, lasciano spazio alla spinta dei terzini; così accade che i laterali bassi del Novara si trovino spesso due contro uno e concedano il cross. Su cross e traversoni laterali il Lecco si rende pericoloso attaccando l’area con l’aggiunta degli inserimenti dei centrocampisti e proprio da un azione simile gli ospiti vanno vicinissimi al pareggio quando solo un provvidenziale intervento di Sbraga sulla linea evita al Novara di subire. I padroni di casa quando sono in possesso di palla provano a sviluppare con Collodel che si posiziona sulla linea di Fonseca mentre Bianchi si alza più tra le due linee, pronto poi ad accompagnare un'eventuale azione offensiva. Gli azzurri sono però poco lucidi e subiscono passivamente il palleggio del Lecco, che crea maggiori pericoli con l’asse sinistro composto dal terzino Procopio e dall’esterno alto D’Anna. Quest’ultimo ingaggia un vero e proprio duello con l’esordiente Barbieri il quale, causa inesperienza, ha spesso la peggio e viene più volte saltato dall’avversario. Il Lecco, oltre a fare possesso e spingere sulle catene, crea occasioni su palla inattiva: sei a zero il conto degli angoli a favore degli ospiti nel primo tempo. È proprio dai tiri dalla bandierina che gli uomini di Gaburro vanno nuovamente vicino al pari, il Novara marca bene in area ma per tre volte arriva tardi sulla seconda palla e concede pericolosi tentativi dal limite al Lecco che, con un bolide dell’ex Gozzano Segato, sfiora un meritato pari. Il primo tempo ha visto un Novara propositivo fino alla rete del vantaggio, poi la formazione di casa è stata troppo passiva e ha lasciato l’iniziativa agli ospiti.

Ripresa novarese 

Il secondo tempo ricomincia senza cambi per entrambe le squadre. Primo quarto d’ora con un Novara più intraprendente, gli azzurri spingono sulla corsia mancina con Cagnano che inizia a superare la metà campo dando una mano in più in fase offensiva; a beneficiarne è Piscitella che, aiutato dalla manovra dei compagni, può andare con più facilità al cross e mettere due palloni interessanti per Gonzalez e Collodel che per poco non portano al raddoppio. Il Novara aumenta i giri del motore e mette sempre più in difficoltà gli ospiti grazie alla maggiore qualità dei singoli in campo: se prima era stato Piscitella ad accendere la luce, ora è il “cartero di Tandil” Pablo Gonzalez a mettersi in proprio e a prendere per mano la squadra, prima su calcio di punizione e poi con un velenoso tiro cross al quale il portiere ospite Bacci dice di no.

Cambi determinanti 

Al 60' iniziano i primi cambi del match con Banchieri che inserisce Buzzegoli in cabina di regia al posto di Fonseca, già ammonito e che potrebbe rischiare un secondo giallo visto che l’intensità della partita si è alzata; contemporaneamente Gaburro opta per un doppio cambio e sostituisce D’Anna, che fino a quel momento è stato il migliore in campo dei blucelesti, soluzione che appiattisce di più la manovra offensiva lecchese. L’ingresso di Buzzegoli aumenta la qualità della mediana di casa e permette al Novara di velocizzare la manovra adottando la soluzione diretta, saltando una linea di passaggio; dai lanci millimetrici di Buzzegoli e Collodel arrivano due ghiotte occasioni per Gonzalez e Bortolussi. Banchieri si mostra bravo a leggere la partita e azzecca le ulteriori sostituzioni, Cassandro per Barbieri per dare più sicurezza al reparto arretrato e Nardi per Gonzalez. Al 75’ i cambi che incidono definitivamente sul match: dentro Schiavi e Peralta per Piscitella e Collodel e passaggio ad un definitivo 4-5-1. I neo entrati sono protagonisti al 83’ con Peralta che riparte in contropiede a destra, segue tutta l’azione e crossa a sinistra per Schiavi che in area viene atterrato e si procura il rigore: dal dischetto si presenta lo stesso Schiavi che realizza all’incrocio. Il Lecco non c’è più e al minuto 88 il Novara firma il 3-0 con una grande giocata di Peralta.

Sofferenza e consapevolezza 

Gli Azzurri conquistano un'importante vittoria con un punteggio forse più netto rispetto alla partita vista in campo, con un Lecco che ha più volte messo in difficoltà la formazione di casa. Sugli scudi in casa Novara senza dubbio la coppia di centrali difensivi Pogliano-Sbraga (migliore in campo) che ormai si trovano a meraviglia. La partita ha messo in evidenza la grande capacità del Novara di saper soffrire nei momenti bui della gara, restando comunque lucido senza subire il colpo per poi uscire alla distanza, merito anche di un'ottima condizione atletica. Il saper gestire le difficoltà unito alla voglia dei subentrati di rendersi protagonisti a gara in corso sono senza dubbio dei valori aggiunti che aumentano la consapevolezza di un gruppo determinato ed affamato in vista della difficile trasferta in casa del Pontedera.

Mirco Vecchi

-