Auguri ad Osvaldo Jaconi !

Nel 2017 Tuttonovara estende gli auguri di buon compleanno ai calciatori viventi che hanno vestito la maglia Azzurra, agli ex allenatori e agli ex dirigenti Azzurri (aggiornato al 18.01.2017)
19.01.2017 12:30 di  Roberto Krengli  Twitter:    vedi letture
Fonte: it.wikipedia.org
Osvaldo Jaconi
Osvaldo Jaconi

Il 19 gennaio 1947 è nato a Mandello del Lario, comune della provincia di Lecco, in Lombardia, Osvaldo Jaconi, che oggi dunque compie 70 anni.

Alto 1,71 per 64 kg., ha giocato a calcio come centrocampista offensivo dal 1963 al 1981. E' diventato poi allenatore di calcio (dal 1983 al 2016). 

Tuttonovara gli fa i migliori auguri di buon compleanno !

 

Nota

Osvaldo Jaconi è il tecnico che vanta più promozioni nel calcio italiano con nove salti di categoria di cui otto ottenuti tra i professionisti e una tra i dilettanti, avendo superato Gigi Simoni che ne ha ottenute otto da allenatore, tutte con i professionisti. Considerando anche i ripescaggi ottenuti con Lecco, nella stagione 1989-90, e Civitanovese, stagione 2008-09, il totale sale ad undici.

 

Carriera

Giocatore

Osvaldo Jaconi è cresciuto nel Seregno, con cui ha disputato nel 1963-64 il campionato di Serie D.

Ha militato poi per dieci anni (dal 1964 al 1974) nel Lecco, partendo dalla Serie B, raggiungendo la Serie A nella stagione 1966-1967, collezionando 3 presenze nella massima Serie e poi retrocedendo fino alla C.

Finita la parentesi lombarda, ha giocato in varie squadre di Serie C: TeramoBrindisi, Riccione e Civitanovese e proprio qui, nel 1981, ha terminato la carriera da calciatore iniziando quella di allenatore.

Allenatore

Osvaldo Jaconi ha avuto una lunga carriera di allenatore a partire dal 1982 in Serie C diventando protagonista della promozione della Civitanovese dalla Serie C2 alla C1 nel 1983.

Dal 1984 al 1986 ha allenato il Fano, riuscendo anche qui a raggiungere un'analoga promozione nel 1985.

In C1 ha poi allenato il Rimini (due volte) e il Fano.

Nel 1989-90 è stato nell'Interregionale con il Lecco.

Nel 1990 ha preso il Leonzio (società della città di Lentini, in provincia di Siracusa) in C2 e l'ha portato in C1 nel 1993. 

Dal 1993 al 1998 ha allenato il Castel di Sangro e qui è stato protagonista delle promozioni dalla Serie C2 alla Serie B, ottenute nelle stagioni 1994-95 e 1995-96, e della successiva salvezza del 1996-97.

Nella stagione 1998-99 è stato chiamato ad allenare la squadra del Savoia nel campionato di Serie C1 riuscendo a portare in Serie cadetta i bianchi di Torre Annunziata, che si sono qualificati quinti ed hanno poi vinto nei play off prima con il Palermo (1-0 al San Paolo e 0-1 alla Favorita) e poi superato la più quotata Juve Stabia per (2-0) nella finale allo Stadio Partenio di Avellino. L'anno seguente in Serie B dopo un inizio scoppiettante non è riuscito a portare buoni risultati ed è stato esonerato.

Durante la presidenza di Aldo Spinelli a Livorno, il tecnico ha poi mantenuto la carica di allenatore per due campionati interi e consecutivi, essendo arrivato nell'estate 2000 e andato via all'indomani della promozione ottenuta il 5 maggio 2002, alla fine di un campionato dominato per tutto il girone di ritorno. Le sue capacità psicologiche hanno fatto sì che il gruppo formatosi durante la sua gestione abbia composto per buona parte anche l'ossatura della compagine che due anni dopo con Walter Mazzarri ha completato il doppio salto, approdando alla Serie A dopo 55 anni. I suoi meriti lui li ha sempre divisi, oltre che con la squadra, con i dirigenti amaranto dell'epoca Roberto Tancredi, Roberto Piccini e Renzo Corni, abili a fungere da cuscinetto tra le intenzioni dell'allenatore e le iniziative del presidente. Jaconi è stato il tecnico che ha dato a Igor Protti (53 gol in due anni fra Campionato e Coppa Italia) la possibilità di rinascere, valorizzandolo all'estremo e modellandogli due signore squadre attorno. Il primo campionato, è stato chiuso al terzo posto dopo aver perso la finale play-off di Como giocata con Protti infortunato, ma il gioco, il gruppo, la compattezza e il feeling coi tifosi, insieme a risultati storici come Livorno-Como (2-1), Livorno-Modena (3-1), Livorno-Pisa (3-0), Livorno-Lucchese (2-0), Livorno - Brescello 4-0, Livorno - Reggiana 5-0, Livorno - Arezzo 5-3, hanno riempito di entusiasmo una tifoseria che nominandolo Vodz lo blindò togliendo al presidente eventuali desideri di cambiare. La formazione tipo era un 3-5-2 con Ivan; Cannarsa, Vanigli, Giuseppe Geraldi; Tonino Martino (Giacomo Nincheri), Domenico Di Carlo, Giuseppe Alessi, Doga; Giacomo Lorenzini, Igor Protti. La stagione successiva è stata una marcia trionfale: la partenza di Geraldi (passato in Serie B) è stata colmata con la promozione a titolare del rincalzo Fanucci, quella di Alessi (tornato a Napoli per fine prestito) con Saverino e le mancate riconferme di Di Carlo e Lorenzini hanno aperto la strada a Gelsi e Alteri ai quali si è aggiunto un elemento eclettico e di lusso per la categoria come Piovani. Il girone di andata è stato un crescendo ad inseguire il Treviso, partito sparato proprio grazie ai gol dell'ex Lorenzini, con risultati come Arezzo-Livorno (0-1), Livorno-Pisa (2-0), Triestina-Livorno (0-3) e Livorno-Lucchese (3-0). Alla penultima di andata lo scontro diretto è stato Livorno-Treviso (4-1) con i labronici che hanno azionato la freccia per il sorpasso arrivato dopo qualche settimana. Nel girone di ritorno, mentre calava il Treviso cresceva lo Spezia, ma il filotto di partite Livorno-Arezzo (2-0), SPAL-Livorno (2-4) (0-4 a 5 minuti dal termine), Livorno-Carrarese (4-1), Livorno-Reggiana (3-0) e Pisa-Livorno (1-3), ha permesso ai labronici di presentarsi allo scontro diretto coi liguri potendo permettersi anche la sconfitta, che è stata la prima della stagione. Le quattro giornate restanti hanno dato altrettante vittorie: Monza-Livorno (0-1), Livorno-Albinoleffe (1-0), Treviso-Livorno (1-2) (storico gol di Protti all'86º minuto) e passerella finale col fanalino di coda Alzano sotto di tre reti già alla fine del primo tempo. Osvaldo Jaconi è diventato Storia per quella squadra di cui, avrebbe detto in seguito: "dopo la finale di Como, non ero più solo l'allenatore, ma anche uno dei tifosi." Il Vodz (a Jaconi, molto amato dalla tifoseria labronica, è stato conferito del soprannome simpatico "Vodz".), fra le tante cose per cui è ricordato sul Tirreno, sarà sempre l'allenatore che con il Castel di Sangro ha cacciato il Livorno fuori dai play-off, l'allenatore che all'Ardenza ha stabilito l'inversione delle panchine perché "se il guardalinee opera davanti al tuo settore è più influenzabile", l'allenatore che ha vinto quattro derby su quattro meritandosi la frase di una canzone che sull'aria di Tanto pe' canta' si andava a chiudere con "Perché in panchina c'è Osvaldo Jaconi, che ha fatto piange(r) tutti i pisàni !", ma soprattutto una persona disponibile di grandissima educazione. Questo i livornesi non l'hanno mai dimenticato.

Ha poi allenato per sei mesi in B il Catania, in C1 la Lucchese e in C2 il Ravenna.

Nella stagione 2004-05 ha allenato il Novara in C1, dal 2005 al 2007 l'Ivrea in C2, conducendolo in C1 nel 2006, e nel 2007-08 l'Andria BAT in C2.

Con una mossa a sorpresa nel novembre del 2008 è tornato ad allenare il suo primo amore, la Civitanovese, che militava in Eccellenza Marchigiana, ed è riuscito nell'impresa, grazie ad un ripescaggio, di tornare in Serie D.

Il 3 giugno 2010, Jaconi ha firmato un contratto annuale con la Virtus Bassano in Lega Pro Prima Divisone. Il 13 marzo 2012 è stato sollevato dall'incarico e sostituito da Giuseppe Brucato.

Ha poi guidato nel 2012-13 il Montegranaro tra i dilettanti, ottenendo l'ennesima promozione.

Nella stagione 2013-2014 è ritornato ad allenare la sua amata Civitanovese in Serie D 2013-2014 venendo esonerato a dicembre per diverbi con la società.

Il 18 novembre 2014 è stato chiamato ad allenare la Fermana in Serie D al posto dell'esonerato Guido Di Fabio. Il 30 novembre 2015 si è dimesso per motivi personali, ritirando però le dimissioni pochi giorni dopo.. Il 29 febbraio 2016 invece ha interrotto consensualmente il rapporto di lavoro con la Fermana.

 

Ecco in sintesi la carriera di Osvaldo Jaconi. Nell'ordine sono indicate la/e stagione/i, la squadra di club (con → sono segnati i prestiti), il numero di presenze in campionato e, tra parentesi, il numero di gol segnati:

Giocatore

Squadre di club

1963-64 - Seregno - 10 (4)
1964-74 - Lecco - 162 (21)
1974-76 - Teramo - 60 (18)
1976 - Brindisi - 4 (0)
1976-78 - Riccione - 19 (3)
1978-81 - Civitanovese - 68 (11)

Allenatore

1982-84 - Civitanovese
1984-86 - Fano
1986-87 - Rimini
1987-88 - Catania
1988-89 - Rimini
1989-90 - Lecco
1990-93 - Leonzio
1993-98 - Castel di Sangro
1998-2000 - Savoia
2000-02 - Livorno
2002 - Catania
2002-03 - Lucchese
2003-04 - Ravenna
2004-05 - Novara
2005-07 - Ivrea
2007-08 - Andria BAT
2008-10 - Civitanovese
2010-12 - Bassano Virtus
2012-13 - Montegranaro
2013-14 - Civitanovese
2014-16 - Fermana

 

Palmarès

Giocatore

Campionato italiano di Serie C: 1   (Lecco: 1971-72)

Promozioni in Serie A: 1   (Lecco: 1965-66)

Allenatore

Promozioni in Serie B: 3   (Castel di Sangro: 1995-96, Savoia: 1998-99, Livorno: 2001-02)

Promozioni in Serie C1: 5   (Civitanovese: 1982-83, Fano: 1984-85, Leonzio: 1992-93, Castel di Sangro: 1994-95, Ivrea: 2005-06)

Promozioni in Serie C2: 1   (Lecco: 1989-90)

Promozioni in Serie D: 2   (Civitanovese: 2008-09, Montegranaro: 2012-13)

Individuale

Panchina d'argento: 1   (1995-96)