Cittadella dello sport a Novara, il sindaco si fa garante delle società escluse

Canelli ha incontrato il vice presidente del Novara Carlo Accornero e i tecnici di Yard
24.06.2019 16:00 di  Roberto Krengli  Twitter:    vedi letture
Fonte: lastampa.it
Cittadella dello sport a Novara, il sindaco si fa garante delle società escluse
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La Commissione che deve scegliere fra sei studi prodotti e presentati pubblicamente, quello incaricato di redigere poi il progetto per realizzare la Cittadella dello Sport non s’è ancora riunita. Si presume che potrà arrivare ad una decisione entro la metà del mese prossimo. Intanto c’è però chi lavora per cercare di contemperare tutte le esigenze delle società coinvolte. Ma c’è anche chi, sentendosi escluso, cerca di alimentare il malcontento nei confronti dell’intera operazione. Non siamo ancora alla fronda, ma si marcia in quella direzione. Come se un intervento, per quanto importante, fosse in grado di risolvere tutta la complessa problematica dell’impiantistica sportiva cittadina fin qui piuttosto trascurata.

Nell’ottica più volte sottolineata dai promotori, il Novara calcio, e dal partner principale, il Comune di Novara, si punta al recupero degli impianti di un’area, quella di viale Kennedy, a tradizionale vocazione sportiva. Operazione che l’ente pubblico oggi non sarebbe in grado di sostenere economicamente. L’investimento previsto sfiora i 40 milioni di euro.

Il confronto fra Novara calcio, che si è affidato alla società Yard, e l’amministrazione comunale, è stato fin qui proficuo e costante. Per mettere a fuoco alcune problematiche emerse dopo la presentazione degli studi a Novarello, il sindaco Alessandro Canelli ha incontrato il vice presidente del Novara Carlo Accornero e i tecnici di Yard.

«Dopo aver preso visione degli elaborati - dice il sindaco Canelli - abbiamo voluto sottolineare alcune esigenze e formulare una serie di richieste che Yard dovrà trasmettere ai progettisti perchè ne tengano conto nella stesura del lavoro definitivo. Pensiamo, per esempio, ad uno spazio per la ginnastica artistica. All’inclusione di società come la San Giacomo che avvia molti giovani alla pratica sportiva. Ha fatto recentemente notevoli investimenti che non si possono disconoscere ma dovranno trovare adeguati riscontri. Così come ha fatto il tennis Piazzano. Sono da verificare gli spazi destinati a questa società così come allo Juventus club. Non entusiasma poi la soluzione di ricavare un campo da calcio all’interno della pista di atletica. Lì si potrebbe pensare piuttosto ad uno spazio polifunzionale».

Renato Ambiel

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