Rassegna stampa - LA STAMPA: "Novara tra i dilettanti, Pavanati si difende “Abbiamo messo soldi veri, la legge è dalla nostra parte”"

16.07.2021 11:00 di Roberto Krengli Twitter:    vedi letture
Fonte: lastampa.it
Leonardo Pavanati
Leonardo Pavanati
© foto di lastampa.it

Di Leonardo Pavanati colpisce la tranquillità, almeno apparente. Il suo Novara è appena stato buttato fuori dai professionisti, eppure il presidente non fa una piega.

Pavanati, com’è possibile che sia ancora così fiducioso?
«So di essere nel giusto. Non esiste che il club venga escluso per una questione del genere. Al Collegio di garanzia del Coni potremo dimostrarlo».

Cosa glielo fa pensare?
«Beh, intanto ci sarà un confronto. E poi sarebbe stato strano che la Covisoc tornasse sui propri passi. L’ha fatto solo due volte in dieci anni. Avrebbe significato smentire se stessa. Per carità, noi speravamo che l’orientamento della commissione cambiasse dopo l’appello. Ma eravamo consapevoli che la partita vera si sarebbe probabilmente giocata al Coni. Ne avevamo discusso anche con l’avvocato Di Cintio, che incontrerò a Bergamo nelle prossime ore».

Nei giorni scorsi ha parlato di «inesperienza». La sua compagine era sulle tracce del Novara da quasi un anno, assistita da commercialisti e avvocati, e davvero vuole fare credere che siete cascati su una norma federale?
«Ma infatti non siamo cascati da nessuna parte. Abbiamo messo soldi veri e la legge italiana è dalla nostra parte. Lo ribadisco. L’Agenzia delle entrate ha certificato che i pagamenti sono avvenuti».

Cinque anni fa il Novara era incappato in un problema simile...
«Non proprio. Nel nostro caso abbiamo compiuto una procedura di surrogazione su mie società che hanno pagato i debiti per conto del Novara ed entreranno nel capitale sociale del club. A garanzia dell’adempimento siamo responsabili noi» .

Tra i tifosi c’è addirittura chi ipotizza un fallimento pilotato...
«Come se bastasse azzerare un club per ripartire da capo senza problemi? Ma no, non scherziamo. Quando fallisce una società, gli organi inquirenti risalgono la catena. Ne risponderemmo io, De Salvo e Rullo. E poi questa avventura mi è costata finora 2, 4 milioni di euro. Sarei un pazzo se avessi ideato un piano del genere. Non esiste proprio».

E se il Collegio di garanzia del Coni respingesse l’appello?
«Non è nei nostri pensieri».

Ma avrete considerato questa eventualità...
«Abbiamo rispettato la legge. E comunque io il Novara non lo mollo, nonostante i guai che ci hanno rallentato in questo periodo. Sono sempre in attesa di poter accedere al cassetto fiscale».

Ancora con questa storia?
«Purtroppo è così. Per la Camera di Commercio non risulto ancora essere responsabile legale del club».

Ma com’è possibile?
«Il 23 giugno la precedente proprietà (Maurizio Rullo, ndr) avrebbe dovuto depositare in Camera di Commercio il bilancio appena approvato. Intanto noi il 24 come previsto avevamo comunicato la nomina del nuovo consiglio di amministrazione».

E poi?
«E poi, peccato che il bilancio sia stato inviato solo il 29. Così la procedura è andata per le lunghe e a oggi non risulta sbloccata».

Filippo Massara

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