DELL’UCCELLO PADULO ED ALTRI RACCONTI ... dicono le Gau il 2 giugno 2016

03.06.2016 09:00 di  Cristina Santoro   vedi letture
DELL’UCCELLO PADULO ED ALTRI RACCONTI ... dicono le Gau il 2 giugno 2016

Centinaia di tifosi azzurri con il naso all’insù per cercare di scrutare, come moderni aruspici, le sfumature del cielo ed il significato che potevano assumere le forme fantastiche generate dallo spostamento delle nuvole…

State tranquilli, non è la presentazione dell’ultimo cd di Franco Battiato ma, molto più semplicemente, una sintesi della vigilia di Novara – Pescara.

Una volta entrati nel catino (è proprio il caso di dirlo) del Piola iniziava il diluvio universale e Mantovani, difensore esperto con più di 150 presenze in serie A, se ne stava a sfogliare la margherita per decifrare se era il caso di mettere il pallone all’asciutto sull’arca della speranza sorvegliata da Noè – Da Costa, oppure sparacchiarlo in fallo laterale.

Persi troppi secondi preziosi, sull’arca ci saliva invece una specie animale di cui si erano ormai perse le tracce da secoli, e che riecheggiava soltanto nei nostri ricordi adolescenziali: l’uccello Padulo !

Il centravanti di belle speranze con un cognome che sembra appena uscito da un film con Lando Buzzanca, bucava inesorabilmente il nostro David, dopo aver bruciato sullo scatto gli indecisi Mantovani e Garofalo, quasi fossero due Parravicini qualsiasi.

Seguivano nostri attacchi generosi prima dell’inevitabile raddoppio pescarese.

 

Poco da dire sulla partita di ritorno, fatalmente compromessa dal risultato dell’andata, oltre che da una partenza ad handicap visto che Lapadula – in splendida solitudine nel mezzo della nostra area – portava in vantaggio gli adriatici dopo soltanto due minuti di gioco. Poi altri 5 gol, più un palo del Pescara e diverse occasioni da ambo le parti, per un 4 – 2 finale che, per quanto ci riguarda, ha visto una migliore prestazione della vecchia guardia (Buba e Lanzafame su tutti) rispetto alla Nouvelle Vague (maluccio Dickman e Dell’Orco, decisamente male Vicari).

 

Da ultimo, un avviso ai naviganti che potrebbe riguardare il futuro prossimo di Paolino Faragò e del suo ventilato trasferimento all’Udinese. Una regola non scritta suggerisce che, in caso di accordo fra tre contraenti, la riuscita dell’affare potrà risultare completa, a metà o deludente. In altre parole se tutte e tre le parti avranno raggiunto i propri obiettivi, parleremo di un “affarone”, se lo avranno portato a casa almeno in due, di un discreto affare, e così via. Se tutti saranno rimasti insoddisfatti, come noi quando lo scorso gennaio abbiamo perso Poli, che non ha quasi mai giocato nel girone di ritorno di un Carpi che, alla fine, è comunque retrocesso in serie B…beh…sarà stato un fiasco totale.

Certo, pronosticare il futuro non è mai facile, ma speriamo alla fine dell’anno prossimo di non…stappare un altro fiasco ma, magari, una bella bottiglia con tante bollicine.

Si resta così, ancora una volta, in bilico tra un presente rassicurante ed un futuro che potrebbe diventare radioso…

 

BARBERA E CHAMPAGNE !

BUONE VACANZE A TUTTI DALLE GAU E FORZA NOVARA SEMPRE !

Cristina Santoro