In ricordo di Evaristo Barrera

Nel 2015 Tuttonovara ricorda, nel giorno anniversario della loro nascita, tutti i calciatori, gli allenatori, i dirigenti e i membri degli staff tecnici del Novara Calcio 1908 che ora sono nell'Azzurro del cielo (aggiornato all'8 dicembre 2015)
30.12.2015 13:30 di  Roberto Krengli  Twitter:    vedi letture
Fonte: it.wikipedia.org
Evaristo Barrera
Evaristo Barrera
© foto di it.wikipedia.org

Il 30 dicembre 1911 nacque a Rosario, città della provincia di Santa Fe, in Argentina, Evaristo Barrera, che morì il 7 giugno 1982 a Novara, comune capoluogo dell'omonima provincia, in Piemonte, all'età di 70 anni.

Barrera giocò a calcio come attaccante dal 1931 al 1948. Fu poi allenatore di calcio (dal 1956 al 1964). 

Tuttonovara gli rivolge un caro ricordo.

 

Carriera

Evaristo Barrera iniziò la sua carriera professionistica nel 1931 con l'Argentino de Rosario.

Nel 1932 passò al Racing Avellaneda, sempre in Argentina, fu per due volte capocannoniere nella Primera División, nel 1934 con 34 gol e nel 1936 con 32 goal. Alla fine della sua carriera al Racing Club aveva realizzato 136 gol in 142 partite: questo risultato lo rende uno dei migliori marcatori della squadra e lo include tra i giocatori più importanti della sua storia; 5 dei suoi gol furono segnati nel derby cittadino contro l'Independiente, di cui 3 furono decisivi alla sua squadra per pareggiare, il 4 novembre 1934 ed il 5 luglio 1936 (in entrambi i casi la partita finì 1-1) ed il 19 giugno 1938 (2-2).

Barrera arrivò quindi in Italia nel 1939 su segnalazione di Alfredo Di Franco, direttore sportivo della Lazio, per integrare con i giovani connazionali Silvestro Pisa ed Enrique Flamini la rosa dei biancocelesti, che alla fine del campionato si piazzarono al 4º posto in serie A. Qui dovette affrontare nel ruolo la concorrenza dell'amico Silvio Piola; si fece notare per il tiro, che Piola descrisse "potente e preciso". Tra le sue reti vanno ricordate nel campionato 1939-1940 quella del 18 febbraio 1940, in cui la sua Lazio pareggiò in casa con il Milan per 2-2 e quella del 24 marzo 1940 in Juventus-Lazio 3-1.

Passò quindi al Napoli, facendosi notare per la sua staticità e giocandovi due stagioni poco soddisfacenti per la formazione partenopea, che era anche alle prese con gravi problemi economici; nella prima stagione la squadra si piazzò ottava, grazie alle sue nove reti, dopo che l'anno precedente aveva sfiorato la retrocessione, diventata poi inevitabile l'anno seguente con lo stadio distrutto dai bombardamenti della seconda guerra mondiale ed una serie di avvicendamenti alla presidenza della squadra. Con la maglia del Napoli segnò ancora al Milan nella vittoria casalinga dei partenopei del 26 gennaio 1941 per 3-2, piazzandosi in quella stagione tra i 20 migliori cannonieri del campionato. Nella stagione 1941-1942 segnò un numero minore di gol ma risultò decisivo segnando il 25 gennaio 1942 il gol del pareggio in Juventus-Napoli 1-1 ed il 7 giugno 1942 il secondo gol dei partenopei nella vittoria casalinga contro la Juventus per 4-1.

In pieno periodo di guerra, rimasto in Italia, fu costretto a cambiare squadra ad ogni stagione. Passò quindi per AscoliNovara, Gozzano, Cremonese e infine Mortara. Negli ultimi anni si distinse ancora per l'impegno e l'abilità sotto rete.

Allenatore

Conclusa la carriera di giocatore fu, dal 1956 al 1958, allenatore del Novara, con cui aveva giocato il campionato di guerra, diventando l'ultimo allenatore della squadra Azzurra ad aver diretto una partita in Serie A (3 giugno 1956, Novara-Torino 1-2) sino alla promozione del 2010-2011 della formazione piemontese. A Novara si stabilì, esercitandovi la professione d'istruttore di calcio, per la quale ottenne risultati e stima, distinguendosi in particolare per il lavoro svolto con le giovanili Azzurre nella stagione 1962-63.

Nel 1963 lasciò Novara per allenare la prima squadra del Casale; l'esperienza con la squadra nerostellata durò solo un anno per il rifiuto di Barrera di accettare una riduzione di stipendio.

 

Ecco in sintesi la carriera di Evaristo Barrera. Nell'ordine sono indicate la/e stagione/i, la squadra di club (con → sono segnati i prestiti), il numero di presenze in campionato e, tra parentesi, il numero di gol segnati:

Giocatore

Squadre di club

1931 - Argentino (R) - ? (?)
1932-39 - Racing Club - 142 (136)
1939-40 - Lazio - 16 (6)
1940-42 - Napoli - 47 (12)
1942-43 - Ascoli - 20 (11)
1943-44 - Novara - 7 (0)
1945 - Gozzano - ? (?)
1945-47 - Cremonese - 21 (10)
1947-48 - Mortara - ? (?)

Allenatore

1956-58 - Novara
1962-63 - Novara - Giovanili

1963-64 - Casale

 

Palmarès

Individuale

Capocannoniere della Primera División: 2     (Racing Club: 1934 (34 gol), 1936 (32 gol))