La storia del Novara Calcio (l'Associazione Calcio Novara nella stagione 1996-97)

Da sabato 2 gennaio 2021 Tuttonovara pubblica settimanalmente la storia del Novara Calcio a partire dalla stagione 1912-13
16.07.2022 09:00 di Roberto Krengli Twitter:    vedi letture
Fonte: it.wikipedia.org
Il Novara 1996-97
Il Novara 1996-97
© foto di ebay.it

Raccogliamo qui le informazioni riguardanti il Novara Calcio nelle competizioni ufficiali della stagione 1996-97.

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Organigramma societario

Area direttiva

Presidente: Gianfranco Montipò (fino al 30 Settembre 1996), poi Carlo Manzetti

Amministratore delegato: Walter Stipari

Direttore sportivo: Luigi Abbate

Segretari: Luigi Falzone e Lorella Matacera

Area tecnica

Allenatori: Giancarlo Danova (fino al 3 dicembre 1996), poi Roberto Antonelli

Area sanitaria

Medici sociali: Carlo Airoldi e Gian Carlo Pessarelli

Massaggiatore: Daniele Bollati

Stadio

Stadio Comunale di viale Kennedy

Maglie e sponsor

Il fornitore ufficiale di materiale tecnico per la stagione 1996-97 è Garman, mentre lo sponsor di maglia è Frattini Rubinetterie.

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Nella stagione 1996-97 il Novara disputa il quarto campionato di Serie C1 della sua storia, giungendo penultimo e retrocedendo in C2 dopo i play-out. E' un'annata molto tribolata in cui le uniche note positive sono gli innesti di un paio di giovani difensori provenienti dalla primavera, il che non basta comunque a garantirsi la salvezza.

In Coppa Italia raggiunge il secondo turno eliminatorio.

La Serie C1 1996-97 è il sessantanovesimo campionato di terzo livello di calcio disputato in Italia ed è organizzata dalla Lega Professionisti Serie C.

Il campionato si disputa con la formula dei 2 Gironi all'italiana A/R con playoff e playout di 18 squadre (per un totale di 36) dal 1º settembre 1996 al 15 giugno 1997 e al girone A partecipano:

Alessandria (Stadio Giuseppe Moccagatta), Alzano Virescit (di Alzano Lombardo (BG)) (Stadio Carillo Pesenti Pigna), Brescello (RE) (Stadio Giovanni Morelli, Stadio Giglio, Reggio Emilia (solo 21ª), Stadio Mirabello, Reggio Emilia (dalla 23ª alla 29ª)), Carpi (MO) (Stadio Sandro Cabassi), Carrarese (di Carrara (MS))(Stadio dei Marmi), Como (Stadio Giuseppe Sinigaglia), Fiorenzuola (di Fiorenzuola d'Arda (PC)) (Stadio Comunale), Modena (Stadio Alberto Braglia), Montevarchi (AR) (Stadio Gastone Brilli-Peri), Monza (MI) (Stadio Brianteo), Novara (Stadio Comunale), Pistoiese (di Pistoia) (Stadio Comunale), Prato (Stadio Lungobisenzio), Saronno (VA) (Stadio Emilio Colombo), Siena (Stadio Artemio Franchi), SPAL (di Ferrara) (Stadio Paolo Mazza), Spezia (di La Spezia) (Stadio Alberto Picco), Treviso (Stadio Omobono Tenni).

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Stagione

Importante novità introdotta nell'estate del 1996 è l'apertura delle squadre di Serie C ai calciatori stranieri; ad ogni squadra è offerta la possibilità di tesserarne tre.

Le favorite dei due gironi sembrano la SPAL e l'ambizioso Savoia. Gli emiliani, «con undici volti nuovi nella rosa» e una «rivoluzione in tutti i settori», puntano «al ritorno tra i cadetti», mentre i campani, la cui dirigenza non cela l'ambizione di diventare «la seconda squadra di Napoli», ottenuta la possibilità di giocare le proprie gare interne allo San Paolo vengono «massicciamente rinforzati».

«Consistente - secondo l'Unità -, il gruppo delle avversarie. Nel gruppo settentrionale il Como, il Modena, l'Alessandria e il Fiorenzuola sono le squadre più attrezzate per puntare almeno ai play-off; in quello meridionale occhio all'Ascoli, all'Atletico Catania, all'Avellino e al Gualdo». Tra le possibili sorprese vengono indicati il neopromosso Treviso, che conferma la maggior parte della squadra («ha un'ossatura di base solida e lo ha dimostrato la scorsa stagione: gioca per fare gol e sa divertire il pubblico del Tenni» e il Sora.

Buona parte di questi pronostici viene sovvertita dai verdetti del campo: la SPAL, in particolare, finisce in zona retrocessione, mentre il Modena va incontro a problemi societari che le costano anche una penalizzazione.

A candidarsi alla promozione diretta nel gruppo settentrionale sono così le emergenti Carpi, Brescello ed il Treviso, che va in fuga nel girone di ritorno e conquista la terza promozione consecutiva, rientrando in Serie B dopo 42 anni di assenza. A vincere i play-off è il Monza; quinti per una classifica avulsa favorevole, i brianzoli, guidati da Luigi Radice, sconfiggono le favorite emiliane e fanno ritorno in B dopo tre anni. Con lo Spezia, retrocesso con anticipo, cadono nella serie inferiore il Novara, dopo un anno, e la SPAL, sconfitta in casa dalla matricola Alzano Virescit nei play-out. Anche nel girone meridionale non conoscono particolari fortune le favorite della vigilia; a primeggiare sono le squadre provenienti dalla B. La Fidelis Andria, facendo «della praticità e dell'ermeticità difensiva la sua forza», prende il largo nel girone di ritorno, mentre l'Ancona, forte di un'ambiziosa campagna acquisti, chiude secondo e si aggiudica i play-off.

Più affollata la zona retrocessione, alla quale, grazie ad un energico recupero, riesce a scampare l'Ischia; con l'Avezzano già staccato sul fondo, gli spareggi condannano alla quarta serie il Sora ed il Trapani, che pure si era distinto positivamente nella prima metà del torneo.

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Risultati

Vincitori: Treviso (1º titolo), Fidelis Andria (1º titolo)

Altre promozioni: Ancona, Monza

Retrocessioni: Avezzano, Novara, Sora, SPAL, Spezia, Trapani

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La rosa azzurra

Portieri: Christian Bini, Manuel Ghizzardi

Difensori: Giuseppe Casabianca, Omar Danesi, Pier Mario Granzotto, Massimiliano Ossari, Davide Merlati, Pierluigi Silvestro, Emanuele Tresoldi, Andrea Turato

Centrocampisti: Patrick Agazzone, Michele Biagianti, Roberto Cau, Carlo Cotroneo, Augusto Di Muri, Roberto Fantone, Mavillo Gheller, Gianluca Hervatin, Cristian Nicolini, Massimiliano Pani, Massimo Pellegrini

Attaccanti: Gianluca Coti, Andrea Giordano, Christian Guatteo, Vincenzo Lanotte, Salvatore Papaccio, Battista Simonelli, Giovanni Spinelli.

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