Bruno Fernandes, il colpo del Novara in Portogallo

E’ il sogno di ogni dirigente: piazzare il colpo che fa saltare gli equilibri. Non per forza Messi o un top player ma anche un giovane molto interessante che sfugge ai radar dei grandi club. E’ la storia del Novara, di Davide che batte Golia. Il colpo in questione è Bruno Fernandes, centrocampista classe ’94 tra i protagonisti a soli diciotto anni della cavalcata del Novara dai bassifondi della classifica della Serie B alla prospettiva di agguantare i play-off.La missione è stata compiuta nella scorsa stagione e completata nel mercato estivo.
Il Portogallo è terra d’esploratori, poeti e talenti, in crescita sotto il profilo calcistico negli ultimi anni. L’occhio finisce su una nobile decaduta come il Boavista, che nel maggio del 2008 retrocede a causa del coinvolgimento nello scandalo “Fischietto d’Oro”. Lo scorso 21 Febbraio, poi, il Consiglio di giustizia della Federazione portoghese ha ribaltato la sentenza e così il Boavista per la stagione 2013-14 potrà iscriversi alla Primeira Liga. Un provvedimento che, però, non restituisce il valore dei talenti che ha dovuto cedere visto il crollo in Terza Divisione. Uno di questi è proprio Bruno Fernandes, notato dal responsabile scouting del Novara Rico Ribalta, oggi capo osservatori della Juve. Al Boavista, dove una volta era finito anche in panchina in prima squadra, Fernandes giocava da esterno offensivo ed impressionava per un mix di forza atletica e qualità tecniche molto evidenti nell’uno contro uno.
“La capacità di districarsi negli spazi stretti non è una caratteristica di poco conto nel calcio moderno, di Bruno mi colpiva proprio quest’aspetto”, ha rivelato Mauro Borghetti, responsabile del settore giovanile del Novara che ha condiviso con Ribalta questa missione di mercato. Bruno è diventato maggiorenne l’8 settembre scorso, un dettaglio che ha complicato l’iter burocratico per il tesseramento. L’operazione è stata conclusa, infatti, quando Fernandes era ancora minorenne ed allora si è dovuta modificare la documentazione in corso d’opera. Questi ritardi hanno fatto in modo che Bruno potesse debuttare nel campionato Primavera soltanto alla sesta giornata, il 13 ottobre scorso in trasferta contro il Livorno.
“Che emozione quando sono entrato in campo, quella partita è stata per me anche un momento importante perché avevo paura di non farcela, di non riuscire ad inserirmi per la lingua, di non trovare il modo per mettere in mostra il mio valore”, ha raccontato Bruno Fernandes, che bagnò l’esordio anche con un gol. Bruno è un ragazzo molto legato alla sua terra ed ai suoi affetti, nato e cresciuto a Maia, un comune di circa 120.000 abitanti nel distretto di Oporto. I primi calci nella scuola calcio “Insesta”, prima che il Boavista lo selezionasse per il proprio vivaio, dove Bruno è sempre stato considerato uno dei migliori elementi, tanto da non aver mai giocato i campionati regionali ma solo quelli nazionali anche sotto età. Un percorso che l’ha fatto crescere soprattutto sotto il profilo della duttilità, avendo giocato in molti ruoli (difensore centrale, mediano, esterno), ma anche umanamente, avendo forgiato la personalità che gli ha permesso di non soffrire più di tanto il trasferimento in Italia.
“Soprattutto nei primi mesi mi ha aiutato la mia ragazza che non mi ha fatto mai mancare il suo affetto ed ancora oggi mi viene a trovare circa ogni due settimane a Novara, ed il supporto del mio procuratore Miguel Ruben (rappresentato in Italia dal procuratore Vincenzo Buongiovanni, ndr)”, ci ha raccontato Bruno molto entusiasta per l’avventura novarese. C’è anche un cugino illustre, Vitor Borges, con un passato da esterno offensivo del Boavista che ha aiutato Bruno dandogli i consigli giusti durante l’avventura in Italia.
Il suo percorso in Primavera è durato molto poco, soltanto sei partite, in cui ha realizzato tre gol. L’esonero di Tesser e l’approdo in prima squadra dell’allenatore della Primavera Giacomo Gattuso fanno in modo che per Bruno s’aprano le porte del campionato di Serie B. La gara dell’esordio è quella interna contro il Cittadella; Bruno entra al 77’, il Novara perde 1-0 ma per il giovane talento portoghese resta un momento indimenticabile. Il debutto dal primo minuto giunge alla ripresa del campionato, il 26 gennaio, nel successo di Empoli. “In quella partita giocai bene, ma la svolta effettiva è avvenuta contro il Cesena (l’ultima sconfitta del Novara, ndr). Non so cosa sia successo in realtà, ma mi sono completamente liberato, tutto è andato meglio dopo quella gara”, ha raccontato Bruno Fernandes, seguito già da molti club importanti sia italiani che stranieri. “Io faccio il mio mestiere di calciatore, del resto se ne occupa il mio procuratore. Penso solo a fare bene al Novara dove ho conquistato anche la convocazione in Under 19, a Dicembre ho giocato la doppia amichevole contro la Turchia”, ha dichiarato Fernandes, autore di due gol in Serie B contro Spezia e Ternana. Il colpo del Novara in Portogallo sembra sicuro e determinato anche fuori dal campo, chissà, però, quali siano i suoi sogni nel cassetto. C’è una sola certezza: serviranno argomenti importanti per convincere il Novara a far partire il suo talento portoghese.
Ciro Troise