LE PAGELLE DEL 2013: I VOTI

Calciatore per calciatore i voti di tutti gli azzurri del 2013
31.12.2013 19:30 di  Filippo Maggi   vedi letture
Fonte: transfermarkt.it
LE PAGELLE DEL 2013: I VOTI
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© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

Le Pagelle 2013
Personali giudizi sulle prestazioni degli uomini protagonisti dell’intero 2013 con la maglia azzurra

Novara 5,5: Prima parte ottima, con stagione chiusa al quinto posto e un po’ di amaro in bocca per lo svanimento del sogno Serie A sul più bello, una volta raggiunti gli spareggi promozione.
Male la seconda parte, con una squadra in crisi per molte settimane e con quasi tutti i calciatori della rosa con un rendimento al di sotto delle loro ottime qualità.
I tifosi ricorderanno a lungo le sette vittorie di fila dalla giornata 31  alla 36 dello scorso torneo.
SQUADRA IMPREVEDIBILE


Francesco Bardi 7: Il rendimento della squadra e della difesa lo possono far stare tranquillo.
Imbattuto in otto circostanze del 2013, qualche errore ogni tanto non può non farci ricordare delle grandi parate.
Votato miglior portiere della stagione 12-13 nei Serie Bwin Awards, ha avuto grandi soddisfazioni anche con l’Under (di cui è attualmente capitano) e in Serie A con la squadra della sua città.
TALENTUOSO

Tomas Kosicky 6,5: Se non fosse che qualche volta palesa delle incertezze in uscita il voto sarebbe più alto.
Primi sei mesi da vice-Bardi, e quando gioca lui gli azzurri viaggiano ad una media di oltre 2 punti a gara con solo una rete subita in tre gare.
Si trasforma in Buffon in un paio di partite (su tutte quella di Reggio Calabria), è uno dei punti di forza della squadra.
CHI AVEVA DUBBI E’ STATO SMENTITO

Luca Tomasig 5: Gioca una sola volta, a Trapani.
Non male fino al gol di Basso del definitivo 2-1, su cui ha non poche responsabilità.
COSI’ NON VA

Enrico Tonozzi 7: Partecipa alla vittoria della Primavera prima contro lo Spezia Primavera prima di andare in prestito al Treviso (dove è titolare) e poi al Sudtirol da quest’estate.
A giugno tornerà alla base, ma difficilmente rimarrà.
SI E’ PERSO

Lorenzo Montipò 7
Sicuramente tra i migliori dieci portieri del Campionato Primavera, con cui da gennaio in poi ottiene la titolarità pur essendo in età da Allievi (la categoria precedente).
Viene fatto debuttare contro il Lanciano dopo diverse partite in panca con la prima squadra, non sembrava un debuttante tuttavia, perché sicuro in tutto e incolpevole sulla rete di Falcinelli.
A lui si sono interessati già alcuni club di A
DA SEGUIRE

Alan Martinez SV
Mai schierato

Alessandro Crescenzi 7,5: Attento in difesa ed attaccante aggiunto quando c’è da dar man forte alla fase offensiva, si riscatta alla grandissima da cinque mesi bui a Pescara.
Perde gli Europei Under 21 perché Mangia porta solo tre terzini, ma lo avrebbe meritato veramente.
Così così nella nuova parentesi in Francia all’Ajaccio.
AD MAIORA?

Andrea Lisuzzo 8: E’ il più vecchio del reparto arretrato, ma è un po’ come il vino, più invecchia è più è buono.
Nella cavalcata finale degli azzurri in alcune partite è letteralmente insuperabile.
Lo Spezia se ne accorge e sceglie di affidarsi alla sua esperienza. PERFETTO

Carlalberto Ludi 6
Giocatore che è un po’ l’ago della bilancia di tutta la squadra, quando si vince è spesso tra i migliori, anche se a volte lascia a desiderare con errori che fanno storcere la bocca. UTILE

Alessandro Bastrini 6,5
Non sempre esente da colpe, inizia il 2013 nel peggiore dei modi, con un infortunio che lo tiene lontano dai campi per 4 mesi. Riparte alla grande con il Sassuolo, si addormenta quando la squadra va male, ma con Calori e la difesa a tre sembra un altro giocatore. COME RINATO

Simone Salviato 4,5
L’anno scorso molto importante nella promozione del Livorno, in azzurro delude le aspettative in modo cocente, tanto che non gioca una partita intera dal 28 ottobre.
CHE FLOP

Romano Perticone 7,5
Dopo che la sua carriera pareva aver imboccato la via del tramonto, a Novara si è rilanciato alla grande, con prestazioni che non faceva da tanto tempo, forse da quando militava nel Livorno in Serie A.
Con Lisuzzo la difesa era letteralmente chiusa a chiave, ma anche nei momenti negativi è stato il migliore.
Pochi nei, tra cui la stupida espulsione nel disastro generale di Terni.
MURO

Luca Ghiringhelli 6: Migliorabile nella lettura di alcune situazioni tattiche , se in palla è un giocatore a cui ci si può affidare.
Tuttavia Aglietti preferisce (giustamente) l’esperienza di Colombo e Perticone.
NON MALE

Riccardo Colombo 7: Si riscatta alla grande dopo anni difficili, con periodi trascorsi ai margini della squadra sia al Toro che alla Reggina.
Il giovane Ghiringhelli è costretto a farsi da parte visto che il suo arrivo coincide con l’arrivo del periodo d’oro per gli azzurri, a cui il terzino varesino partecipa in modo attivo.
La fascia destra è tenuta con ordine e mestiere, e quando a fine stagione si è scelto di non rinnovare qualcuno non era convinto della scelta della società.
Svincolato, in ottobre trova sistemazione al Cittadella, dove si conferma su discreti standard.
SORPESA POSITIVA

Daniele Mori 5:
Giovane di buone qualità di proprietà dell’Udinese, arrivato a Novara con la fama di talento dai muscoli di cristallo e dal problema fisico facile.
Inizia benino, ma è molto discontinuo e gli standard dei tempi di Empoli paiono lontani.
Si vocifera di una possibile cessione, ma io gli darei fiducia.
DEVE FARE DI PIU’

Mashadu Alhassan 5
Dopo un buon inizio paga un infortunio e nel 2013 gioca solo due gare, anche perché quando rientra la squadra sta volando ed Aglietti non cambia gli uomini che scendono sul terreno di gioco.
Le sue prove sono più che deludenti, cambia aria ed a Latina gioca sempre ed abbastanza bene.
ACERBO MA RIMPIANTO

Valerio Nava 6
Primi sei mesi nel calcio dei professionisti, fa un precampionato eccezionale ed una stagione non buona.
Tanti problemi fisici lo frenano, qualche difficoltà quando gli avversari spingono dalla sua parte, ma ha le doti per giocare in categoria superiore in un futuro.
DA ASPETTARE

Ioannis Potouridis 6
Vale un po’ quanto scritto per Nava, anche se vive meno di alti e bassi rispetto al terzino scuola Atalanta.
Arriva con aspettative che sono deluse da un rendimento a volte modesto, eppure è il capitano dell’Under 21 greca.
Tecnicamente non è Djalma Santos, ma non va bocciato.
Pare che non si sia ambientato ancora del tutto in Italia.
SPERIAMO ESPLODA

Francesco Vicari 7
Grande fisico, con un passato anche nelle giovanili della Roma con Stramaccioni.
E’ un 94, ma sembra dieci anni più giovane dalla freddezza e tranquillità con cui affronta alcune situazioni difficili.
Chissà che la gara con il Bari non si possa rivelare la prima di tante partite da titolare.
COMPLIMENTI, CHE BRAVO!

Andrea Peverelli Mai entrato

Daniele Buzzegoli 6,5: Dopo aver ottenuto la B con lo Spezia nel 2012 e col Varese nel 2010, non va lontano ad un’altra promozione (stavolta in A) che avrebbe visto anche la sua firma.
Il gioco passa molto spesso da lui e quando non è in giornata (un po’ più di frequente nella seconda parte di 2013) le conseguenze si sentono sui compagni e sulla squadra più in generale.
Poco esaltato dai media (soprattutto quelli nazionali), siamo sicuri che Calori preghi spesso per la salute di Buba.
GOVERNA IL GIOCO

Gael Genevier 6: Ricordo il grande Pisa di Ventura, di cui lui era regista, e trovo un giocatore completamente diverso.
Lottatore sì, ma molto meno efficace nella costruzione del gioco e mai totalmente efficiente.
SENZA INFAMIA NE’ COMPLIMENTI

Paolo Pancrazio Faragò 6,5: Anche se ha davanti a sé gente molto più esperta e grintosa, quando serve riesce a mettere la sua crescita (davvero evidente) e le sue qualità a servizio della squadra.
Bravo negli inserimenti e dotato di ottimi piedi, ora è ormai titolare fisso nello scacchiere di Calori.
Ciliegine sulla torta il gol decisivo contro il Sassuolo lo scorso 6 aprile (al 93’ ed a cinque minuti dall’ingresso in campo) e la doppietta col Grosseto in Coppa ad agosto.
AVANTI COSI’

Francesco Parravicini 4,5: Sempre meno utilizzato nonostante sia uno forse il giocatore della rosa con più anni in Serie A.
Probabile che quella col Bari sia la sua ultima gara con la maglia del Novara
SPARITO

Francesco Marianini 7: A maggio saranno trentacinque primavere, ma questo sembra non contare troppo.
Protagonista dello strepitoso girone di ritorno 12-13, si rende molto utile anche quando subentra a partita in corso.
A volte schierato nel ruolo di esterno, raramente tra i peggiori nei periodi bui.
Con Rubino rende alto l’onore all’anzianità all’interno della squadra.
DA CLONARE

Marco Rigoni 4: E’ il colpo last-minute che fa sognare tutti quanti, invece sin da subito qualcosa sembra non andare liscio.
Quasi mai nel vivo del gioco, sembra il fratello del Rigoni degli anni precedenti.
Calori lo sta provando a rilanciare, ma lui non pare che abbia dato grossi segnali di svolta.
Da agosto né gol né assist, basta questo per far capire quanto anonima sia stata la stagione di un calciatore con così grande facilità di calcio.
E’ UN ALTRO?

Ahmed Barusso 6: Troppi infortuni e qualità tecniche abbastanza limitate lo frenano, ma con tenacia e cuore riesce a guadagnarsi una sufficienza che è giusto riconoscergli, anche perché non ha mai fatto pessime figure, seppur sia sceso in campo poche volte.
Torna al Genoa dove è tuttora fuori rosa e non è stato reintegrato dopo l’arrivo di Gasperini, come invece successo a Zè Eduardo e Pierre.
NON RIMPIANTO

Simone Pesce 7: Il finale di stagione scorso era quello di un giocatore che avrebbe fatto diversi gol anche in Serie A, come aveva già fatto in carriera.
La seconda parte di stagione è caratterizzata da una condizione fisica meno brillante, ma ha un cuore grande grande, che fa perdonare a tifosi e allenatori un po’ tutto.
Se la squadra si rialzerà ne beneficeranno tutti, lui compreso.
Qualità abbinata a parecchia quantità e molta generosità.
IDOLO

Giorgios Katidis 5,5: Tecnicamente ha delle discrete abilità senza dubbio, ma che quando gioca non risultano essere incisive sulle partite.
Arrivato in Piemonte in estate, accompagnato dalle definizioni di talento da mettere sulla retta via, non è di certo uno di quelli che si distinguono per aver brillato in  modo particolare.
Sia Aglietti che Calori hanno preferito affidarsi a gente più utile.
Peccato per l’involuzione della sua ancora giovane carriera, visto che qualche anno fa sembrava essere uno dei talenti greci più interessanti.
INAFIDDABILE

Flavio Lazzari 7,5: Pupillo di Aglietti, che lo aveva avuto ad Empoli, ripaga il proprio mentore con un 2013 da urlo.
Dieci reti totali nell’anno solare e pubblico che lo annovera tra i suoi beniamini, arrivando anche a convincere chi ad inizio stagione era scettico su di lui.
Quando si anima lui, le difese avversarie possono tremare.
Il top è raggiunto nella gara di Crotone, che praticamente pareggia da solo.
Cosa sarebbe stato l’Empoli con anche lui? Meglio non pensarci, almeno per il Novara…..
FLAVIO LA FURIA

Bruno Fernandes 8: Arrivato dal Boavista per meno di 50 mila euro, sin da subito è nel giro della prima squadra.
Un paio di spezzoni di gara prima di Natale, oltre a qualche brillante apparizione con i coetanei della Primavera, gli fanno acquisire ancora più fiducia in sé stesso.
Durante la sosta invernale Aglietti viene totalmente convinto dalle doti tecniche del lusitano, che dalla gara contro l’Empoli in poi sarà sempre una presenza fissa in campo.
Tanti club importanti gli mettono gli occhi addosso, ma ad anticipare tutti è stato Giarretta, che porta ad Udine il suo figlio calcistico.
Dopo qualche difficoltà si sta imponendo anche nella massima divisione.
ANNO DA SOGNO

 
Mathias Lepiller 7: E’ uno di quei giocatori che è meglio che non giochino tutta la partita, anche perché trovarlo in condizioni ottime è davvero difficile sia per caratteristiche fisiche che per il recente infortunio, che lo ha tenuto molte settimane lontano dal calcio giocato.
Giocatore completo e con un gran destro dalla distanza, è riuscito a farsi amare dopo lo scetticismo iniziale.
CARRO ARMATO

Haris Seferovic

Gianmario Comi 4,5: sia chiaro, il gioco della squadra poco pungente non lo aiuta, anche perché per caratteristiche ha bisogno di suggerimenti e traversoni, ma anche quando li ha a disposizione il pensiero è che è talmente spaesato da non poter essere il bomber dello scorso anno.
Sbaglia spesso anche quando ha a disposizione situazioni favorevoli.
Dovrebbe cambiare aria.
AFFONDA NEL DISASTRO

Pietro Iemmello 6: Tanti infortuni lo frenano e non è sempre brillante, ma ha giocato pochissimo e la sua media gol è più alta di quella di Gonzalez.
A gennaio qualcosa in avanti sarà fatto, ma è possibile che rimanga, anche se sinceramente non credo possa dare chissà che cosa a questa squadra.
Da come andrà la seconda parte dell’anno dipenderà il suo possibile riscatto
SOPRAVVALUTATO

Pierre Alain Baclet 5: Ultima ruota del carro, è uno di quei giocatori che o piacciono o si arriva quasi a non sopportare.
Ha dei buoni movimenti e qualche ottimo lampo, ma fatica ad integrarsi con i compagni.
Non partecipa al momento in cui la squadra si riprende, il che lo esclude totalmente dalla possibilità di avere qualche chance importante.
A luglio è stato prestato all’ambiziosa Casertana in Lega Pro Seconda Divisione, dove sta facendo bene.
SE PENSIAMO CHE FU SCAMBIATO PER PINARDI….

Alberto Libertazzi 6,5: Torna da un lungo stop verso fine stagione.
Quattro gare con la Primavera per riprendere il ritmo gara, va in gol in quella con la Fiorentina, ma gli azzurri perdono sempre in tutti e quattro i match.
Debutta in B nel derby con la Pro Vercelli, un gol ed un palo, bottino che gli permette di entrare tra le simpatie dei novaresi.
Il campionato è però finito, e nei playoff Aglietti si affida a gente che gli può dare più garanzie.
Alla Pro Vercelli sta avendo pochissimo spazio.
SARA’ RICORDATO

Agon Mehmeti 5: Un anno fa era uno degli idoli dei supporter azzurri, ma nella seconda parte di 12-13, dopo il rientro da un infortunio, si è capito che non c’era più spazio per lui, dopo ben sei realizzazioni nella prima parte del campionato, compresa una stupenda tripletta a Cesena.
La rinascita di Rubino e Lazzari e l’esplosione di Seferovic gli tolgono spazio. Ora in Portogallo all’Olhanense, compagno di tanti calciatori che hanno militato in Italia.
FINITA MALE

Pablo Andrès Gonzalez 7: Prima parte da fuoriclasse assoluto, trascina la squadra con un sacco di gol ed addirittura venti assist in tutto il campionato.
Se gli avversari concedono campo nelle ripartenze il Novara sa essere letale anche grazie alle sue grandi scorribande, solitamente partendo da sinistra per poi accentrarsi.
Nelle difficoltà incide meno, ma bisogna anche tener conto del fatto che ha giocato quasi tutte le partite e rifiatato pochissimo.
IL BOSS DI NOVARA

Raffaele Rubino 7,5: Sembrava un giocatore finito e invece Calori parte da lui per rimettere insieme i cocci di un disastro.
Il record di Silvio Piola (sì parliamo di uno dei migliori attaccanti italiani dell’anteguerra e di uno che ha fatto anche la storia della Nazionale italiana) dista a solamente un gol, e se lo supererà tutti quanti dovrebbero fare un grosso applauso a questo giocatore che in campo getta sempre il cuore oltre l’ostacolo.
Ha trovato continuità di  impiego e la cosa si nota.
TOTEM AZZURRO

Simone Motta 6: Gioca pochissime volte, e comunque dimostra di poter dare ancora qualcosa ad una squadra con tanti giocatori anche più giovani di dieci anni rispetto a lui.
Conclude la sua avventura in azzurro senza particolari segnali premonitori, qualcuno si aspettava un altro suo anno in Piemonte.
Invece vince il cuore e sceglie di tornare vicino a casa, per la precisione ora milita tra le fila del Tamai.
LAMPI DI CALCIO

Jacopo Manconi 6,5: Arrivato da perfetto sconosciuto dopo tanta gavetta nel milanese, chiude in calo la stagione 12-13 perché segna solo un gol nel ritorno.
Ritiro con la prima squadra in estate e ben cinque reti in Primavera nelle circostanze in cui Gattuso lo può avere a disposizione.
Dotato di buona tecnica, può giocare in più ruoli in attacco, attenzione che questo ragazzo è in crescita.
SI FA VALERE

Zoran Josipovic 5,5: Pensavo si ritagliasse uno spazio più importante, invece non gioca molto, anche perché è un po’ un doppione di Rubino o degli altri centravanti in rosa.
Il momento difficile potrebbe consentirgli una chance, ma incide sempre pochissimo.
Alla Juve aveva poco spazio ed il buon momento di Manconi lo ha scalzato dalle gerarchie del tecnico.
ILLUSIONE

Filip Pivkovski 7: Oggetto misterioso l’anno scorso, ora si intravedono già di più le doti di questo piccolo svedese, che ha in comune con Ibrahimovic le origine dell’est Europa e la città natale, Malmoe.
Molto bene in ritiro, si conferma utile anche in Primavera (3 gol in sette gare).
Ha già debuttato sia in Coppa Italia che in Serie B (ad Avellino, facendo abbastanza bene).
ATTENZIONE ANCHE A LUI