Volley femminile, Champions League - Conegliano rischia: con le seconde linee soffre contro Budapest e servono le titolari per vincere 3-2

20.11.2019 14:00 di Roberto Krengli Twitter:    vedi letture
Fonte: oasport.it
Volley femminile, Champions League - Conegliano rischia: con le seconde linee soffre contro Budapest e servono le titolari per vincere 3-2
© foto di foto Ettore Griffoni LPS

Tutto è bene quello che finisce bene ma quanti rischi per l’Imoco Conegliano nell’esordio in Champions League contro il Vasas Budapest che si arrende solo al tie break (3-2) contro un’altalenante e non sempre concentrata formazione veneta.

Stupisce la scelta del tecnico Santarelli che, di fatto, schiera in avvio la formazione B per poi ricredersi dopo pochi scambi con le sue riserve totalmente in balia di un Vasas che non sarà uno dei top team europei ma che dimostra di saper approfittare delle occasioni. Con le titolari in campo Conegliano vince a fatica il secondo set, domina il terzo e getta letteralmente nella spazzatura il quarto set, prima di tornare a dominare nel tie break. Non sarà certo la prova da ricordare della stagione ma è bene ricordarla soprattutto per non ripetere certi errori che potrebbero rivelarsi fatali nella rincorsa a quello che è il vero obiettivo stagionale delle venete: la Champions sfuggita lo scorso anno in finale per mano di Novara.

Santarelli azzarda tanto in avvio e getta nella mischia Gennari in regia, Enweonwu opposta, le centrali Botezat e Ogbogu, le bande Geerties e Sorokaite con Fersino libero. Il Conegliano B non si ritrova in campo, fanno fatica un po’ tutte in ricezione e anche in attacco e il Vasas può volare sul 10-6. Il tecnico veneto torna subito sui suoi passi per una decisione che francamente si poteva evitare quantomeno nella quantità delle seconde linee da mandare in campo. Entrano De Kruijf, Wolosz e Egonu ma per entrare in partite impiegano troppo tempo. Budapest vola sul 17-10 anche perchè Sorokaite in banda è l’ombra di se stessa e il Vasas può gestire con tranquillità la finale del set in cui Conegliano torna sotto ma non abbastanza per ribaltare la situazione: 25-21.

Nel secondo set non ci sono più scuse. Santarelli inserisce anche Hill in campo ma Budapest non si ferma. Le ungheresi riescono ad andare in vantaggio 11-9 ma sale in cattedra momentaneamente Paola Egonu per portare le venete avanti 15-13. Budapest ha un sussulto e piazza un break di 0-4 che riporta avanti il Vasas: 15-17. Conegliano serra le fila, indossa l’elmetto e ribalta nuovamente la situazione con il servizio e con le giocate di Wolosz che libera le sue attaccanti: 22-19. Il finale del set è tutto dell’Imoco che trova anche il muro e pareggia il conto con il punteggio di 25-20.

Imbarazzante l’avvio del terzo set che è un monologo delle padrone di casa che fanno leva sul servizio e poi sulla solita implacabile Egonu e volano sul 10-0, allungando a quota 13 i punti consecutivi sommando il finale del parziale precedente. Budapest prova a scuotersi ma non riesce a rimettersi in carreggiata e alla fine Conegliano aumenta il vantaggio giocando in scioltezza ma sempre con grande efficacia al servizio e il Vasas raccoglie la miseria di 10 punti.

La partita torna ad essere tale, più per le leggerezze di Conegliano che per la crescita reale di Budapest, nel quarto set quando le venete volano sul 9-6. Sembra tutto facile per le padrone di casa fino al 17-14, poi un break di 0-3 con errori a ripetiazione delle venete, riporta in gara il Vasas che si mette lì, aspetta le incertezze e le sbavature di Conegliano che arrivano puntuali nel finale del set: da 22-20, il Vasas sui porta sul 23-24 grazie all’errore marchiano di Egonu da seconda linea e poi un’azione interminabile chiusa da Kjelstrup regala il 25-23 alle ospiti e allunga il match al tie break.

In avvio di tie break si torna alla modalità terzo parziale con Conegliano che si aggrappa alla battuta, di Egonu in questo caso e manda letteralmente in tilt la formazione ungherese. Le venete cambiano campo sull’8-2 con due ace della opposta azzurra. Conegliano non si ferma anche nella seconda parte del tie break e si impone con un eloquente 15-4 grazie alla bordata finale di Egonu, ancora una volta decisiva e irrinunciabile.

Enrico Spada

-