L'Almanacco del giorno - News, trattative e retroscena del 01/04

02.04.2020 12:00 di  Roberto Krengli  Twitter:    vedi letture
Fonte: tuttoc.com
L'Almanacco del giorno - News, trattative e retroscena del 01/04

Prosegue il dibattito sui campionati, tra proseguimento e stop definitivo a causa dell'emergenza Coronavirus, Francesco Ghirelli, presidente della Lega Pro, ha parlato attraverso una nota: "La salute è una priorità. Per Lega Pro la salute dei calciatori, dei tifosi, dei cittadini e di tutto il sistema è stata sempre, e lo è tuttora, il faro guida che deve muovere ogni tipo di decisione. Aprire un confronto sul presente e il futuro del campionato di serie C è certamente positivo, così come la condivisione di idee, proposte e visioni. Questa circostanza mi permette di chiarire perché oggi una richiesta delle società di chiusura e annullamento del campionato sarebbe controproducente e, aggiungo, sbagliata. Lega Pro è all’interno di un sistema ed esserne parte vuol dire godere di benefici collettivi o fare sacrifici all’unisono. Ecco Lega Pro ha una logica nel sistema. L’unico organo deputato a decidere per la sospensione o annullamento del campionato è il Consiglio Federale. Una simile decisione comporterebbe danni irreversibili, soprattutto sotto il profilo economico e legale (oltreché sociale)".

Il numero uno della terza serie ha quindi proseguito: "Pensiamo, ad esempio, ai pagamenti degli emolumenti dei calciatori. Se la decisione di sospendere e annullare il campionato venisse assunta dalle società (datori di lavoro) non ci sarebbero le basi giuridiche per legittimare la riduzione o l’interruzione dei pagamenti, perché la prestazione sportiva sarebbe interrotta a causa di una decisione delle società e non per causa di forza maggiore. Vi è quindi la necessità di un provvedimento sospensivo o interruttivo dell’Autorità Pubblica per un interesse generale di tutela sanitaria e della salute che legittimi ad invocare la sospensione o interruzione del pagamento degli emolumenti per impossibilità sopravvenuta della prestazione sportiva per causa di forza maggiore. Faccio fatica a seguire il ragionamento di chi chiede una decisione autonoma del mondo sportivo : ci troveremmo a dover rispondere in sede legale ad ogni iniziativa isolata e slegata rispetto alle decisioni del Governo e, di conseguenza, della catena di comando, del Coni e della Federazione".

Ghirelli ha quindi concluso: "Viceversa, oggi, la nostra energia deve essere rivolta a conquistare misure per tamponare i danni ed atti autonomi come il taglio dei costi che ci danno consapevolezza e credibilità esterna  e, contemporaneamente, attendere le indicazioni del Governo e degli scienziati e ragionare a sistema. L’assillo  che ho ogni minuto del giorno e di avere risorse, provvedimenti, endogeni ed esogeni , per riportare la nave Lega Pro in linea di galleggiamento. Stiamo lavorando molto per questo. In assemblea presenterò in modo concreto e dettagliato, oserei dire pignolo, tutte le azioni in essere. Solo una volta che ciò sarà ottenuto, potremo parlare di tutto il resto, anche di una riforma della serie C. A patto che la salute e il buon senso vengano messi al di sopra di ogni altra cosa o di ogni altro interesse individuale".

Intanto Gabriele Gravina, presidente della FIGC, pspite della trasmissione "Maracanà", approfondimento calcistico in onda tutti i giorni su TMW Radio, ha fatto a sua volta il punto sulla possibile ripresa dei campionati: "Nessuno oggi come oggi è in grado di fare previsioni finché l'emergenza sanitaria terrà sotto scacco la società. E' una emergenza unica per il mondo, che ha aggredito ogni settore, anche economico. Superata questa però dovremo ripartire, tracciare un percorso di ripartenza e il calcio si sta interrogando sulle modalità di questa ripartenza, la priorità assoluta è la conclusione dei campionati. E' una esigenza per definire gli organici ed evitare una estate piena di contenziosi legali, ciò non toglie che la federazione deve valutare anche altre ipotesi. Io ho coinvolto il nostro comitato scientifico, ricca di illustri professionisti che conoscono bene questo settore, per capire una procedura che deve essere attuata dalle società per mettere sotto il massimo controllo le nostre società. Fino al 18 aprile ci dovrebbe essere il lockdown, l'ipotesi è partire dal 20 di maggio o in un'ultima analisi con i primi di giugno, potremo a luglio definire i nostri campionati. Sappiamo che sono ipotesi, vogliamo dare un messaggio di speranza a tutti i cittadini, ma sappiamo che il calcio è un settore che passa in secondo piano nella lotta al virus".

In serata Giuseppe Conte, presidente del Consiglio dei ministri, intervenendo in diretta in occasione della firma del nuovo DPCM che ha prolungato le misure restrittive fino al 13 aprile, ha risposto ad una domanda riguardante le nuove misure adottate per gli atleti: "L'unica novità introdotta nel DPCM, che ripropone il medesimo regime di disciplina, riguarda le sedute di allenamento che vengono sospese onde evitare che società sportive possano pretendere l'esecuzione anche solo nella forma di un allenamento. Non sono più consentite le sedute negli impianti. Gli atleti si alleneranno in forma individuale".

Valeria Debbia

-