Il fatto della settimana (di Marco Pieracci)

25.04.2021 11:00 di Roberto Krengli Twitter:    vedi letture
Fonte: tuttoc.com
Il fatto della settimana   (di Marco Pieracci)

Nella settimana del flop Superlega, la Serie C torna a far parlare di sé per una vicenda extra campo, una brutta storia che con il calcio non ha niente a che vedere, risalente in realtà a quindici mesi fa, ma venuta alla luce soltanto in queste ultime ore. Si tratta della pesante accusa di violenza di gruppo, formulata da parte di una giovane studentessa universitaria nei confronti di cinque calciatori tesserati, all’epoca dei presunti fatti, per la Virtus Verona. 

L’avrebbero violentata «a turno - è la ricostruzione della Procura scaligera nel capo d’imputazionee anche contemporaneamente, dopo averla attirata nell’abitazione di uno di loro a Verona, ed essersi intrattenuti con la stessa in un gioco che comportava l’assunzione di alcolici per poi abusare dello stato di alterazione in cui lei versava». Avrebbero approfittato della 20enne per ore e adesso, davanti al giudice Paola Vacca, sono tutti chiamati a rispondere dell’accusa di stupro di gruppo: un fatto aggravato - contesta il pm - perché «commesso abusando delle condizioni di inferiorità psicofisica della parte offesa in stato di alterazione per la smodata assunzione di sostanza alcoliche».

Mercoledì si è aperta l’udienza preliminare e, come riferisce il Corriere del Veneto, nessuno degli imputati era presente in aula: per loro, è intervenuto un pool difensivo composto dai legali Nicola e Alessandro Avanzi, Roberto Canevaro, Eleonora Puttini, Luca Bronzato. Già nel corso delle indagini preliminari, le difese avevano presentato istanza di archiviazione: la loro tesi, è che la vittima abbia in realtà trascorso «una serata piacevole insieme ai ragazzi», una serata «culminata - è l’assunto difensivoin un rapporto sessuale consenziente e spontaneo con la stessa» a cui i giovani calciatori avrebbero preso parte con la sola eccezione di uno di loro che avrebbe filmato le scene.

Filmati che gli inquirenti avrebbero trasferito in una chiavetta digitale e che verranno riprodotti in aula. Quelle immagini potrebbero essere decisive per appurare cosa sia realmente accaduto quella notte. Secondo gli imputati non ci sarebbe stata alcuna costrizione né abuso e la vittima - al contrario di quanto suppone la Procura - sarebbe stata del tutto consenziente. In attesa che la giustizia faccia il proprio corso, la Virtus Verona ha preso posizione attraverso un comunicato, sottolineando la natura privata della vicenda e riponendo massima fiducia nell'operato della magistratura. Concetti espressi anche dal presidente della Lega Pro, Francesco Ghirelli, che si è dichiarato profondamente turbato.

Marco Pieracci

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