Rassegna stampa - LA STAMPA: "Pablo Gonzalez: “Ritirarmi ? Non ci penso ancora, questo Novara farà divertire i tifosi”

08.08.2022 16:00 di Roberto Krengli Twitter:    vedi letture
Fonte: lastampa.it
Pablo Andrès Gonzalez
Pablo Andrès Gonzalez
© foto di lastampa.it

Trentasette anni e non sentirli, il bomber di Tandil, Pablo Gonzalez,è uno dei sei sopravvissuti della passata stagione.

Ma soprattutto è la memoria storica del Novara, ne ha viste tante «el cartero», dalla storica serie A arrivata poco dopo il suo approdo in azzurro (nel 2009, voluto dall’allora ds Pasquale Sensibile) fino ai momenti più bui, le varie retrocessioni e addirittura il rischio di scomparsa del calcio da Novara.

- Era un anno fa, Gonzalez, se lo ricorda ?

«Purtroppo sì, molto bene. Ma in un anno sono successe tante cose. Eravamo a un passo dall’addio, dal rischio di fare un anno senza partite al Piola e invece per fortuna è arrivata una nuova società, un nuovo presidente che ci ha regalato la possibilità di partecipare alla serie D, con una squadra di alto livello. Abbiamo concluso una bella stagione, partita tra qualche difficoltà, ma pian piano siamo venuti fuori. E ora la città potrà tornare a vedere il calcio professionistico, ci voleva, dopo quello spavento».

- Ha un po’ di rammarico per quel club, quello stemma, che non esiste più ?

«Sì, mi spiace, ma se ci pensiamo bene è solo il marchio a non esistere più. La città sente questa squadra come se fosse il vecchio Novara. E’ finita una storia, è rinata una nuova, e io credo che l’entusiasmo della gente, dei nostri tifosi, sia rimasto lo stesso».

- Ma lei Pavanati l’aveva mai conosciuto ?

«Poco o niente, l’avevo incontrato una sola volta a Novarello, giusto due parole».

- Poi la situazione precipitò e la squadra si era ammutinata rifiutando di allenarsi.

«Il capitano, che allora era Buzzegoli, ci propose di farlo parlandone a tutti i compagni e ognuno si era preso la sua responsabilità. Del resto non potevamo andare avanti così, ci riempivano di bugie, non c’era niente di vero e non si sapeva nulla. E ce ne siamo andati a casa. Ma adesso non pensiamoci più, per favore».

- Giusto, senta Gonzalez, quanti campionati ancora la vedremo in campo ?

«Non lo so, spero tanti, finché mi sento bene non mollo, il giorno che non avrò più voglia, allora sarà arrivato il momento di smettere».

- Quanti gol vuole fare ?

«Non lo so non mi pongo mai obiettivi. Vedremo, sono a disposizione del mister e della squadra. L’unica cosa importante è la squadra».

- Si sente novarese ormai ?

«Mi sento novarese, amo questa città, ma non rinnego le mie origini, sono argentino. E non so se, quando smetterò, resterò a Novara».

- E questa squadra che sta nascendo ?

«Si sta creando un bel gruppo, i nuovi arrivati vedono il Novara come una grande possibilità. Ci sono giocatori di categoria e vogliamo fare bene. I tifosi si divertiranno».

- Però avete cambiato tanto.

«E’ vero, abbiamo cambiato molto, ma lavorando bene con il nostro mister troveremo la quadra.

In serie C si alza il livello, aumentano le difficoltà.

Io sono fiducioso».

Marco Piatti

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