Rassegna stampa - LA STAMPA: "Inchiesta sul vecchio Novara calcio: la difesa chiede il ritorno in libertà di Pavanati e Bonanno"
Due ricorsi. Uno per la scarcerazione o comunque una modifica della misura cautelare; l’altro per ottenere il dissequestro della somma da 1,5 milioni di euro che secondo gli inquirenti corrisponde all’ammontare dei presunti illeciti commessi.
Sono stati depositati nei tribunali di Torino e Novara dagli avvocati di Leonardo Pavanati e Marco Bonanno, i due imprenditori arrestati lo scorso 28 luglio nell’ambito dell’inchiesta della procura della Repubblica sulla vecchia gestione del Novara Calcio, e la mancata iscrizione al campionato dello scorso anno.
Pavanati, ex presidente del club, si trova in cella a Monza; Bonanno, suo socio in affari, ai domiciliari a Napoli. I reati ipotizzati nei loro confronti riguardano le indebite compensazioni e una serie di violazioni della legge fallimentare e della normativa fiscale. Anche se dall’inchiesta nel suo complesso, che coinvolge altri indagati (l’ex presidente Massimo De Salvo e il vecchio proprietario Maurizio Rullo) si parla pure di falso in bilancio.
Secondo l’avvocato Massimo Bissi, legale di Pavanati, e gli avvocati Francesco Paone e Giorgio Pace, che assistono il socio, gli arresti non sono fondati su indizi e prove concreti. Per questo chiedono al Tribunale delle libertà di Torino di revocare o almeno affievolire la misura cautelare disposta dal gip Andrea Guerrerio su richiesta del pm Nicola Serianni: hanno anche rinunciato alla sospensione feriale - il periodo di agosto in cui normalmente si blocca l’attività giudiziaria salvo le urgenze - e quindi l’udienza potrebbe essere fissata anche prima della fine del mese.
Le indagini e la perizia contabile
Verrà invece calendarizzata a settembre, alla ripresa dopo la pausa, l’udienza davanti al tribunale collegiale di Novara, chiamato a valutare il ricorso delle difese contro il sequestro preventivo per un ammontare equivalente da 1,5 milioni di euro. Sarebbe la somma che il vecchio Novara Calcio ha incassato dalla Federazione e da alcuni creditori dopo il passaggio di proprietà da Rullo a Pavanati. Versamenti che non risulterebbero nella contabilità della società ma sarebbero stati dirottati verso conti personali. La Guardia di Finanza di Novara ha sequestrato anche diversi documenti e gli inquirenti hanno affidato una perizia contabile per ricostruire tutta l’attività.
Pavanati, per ora, si è avvalso della facoltà di non rispondere. Potrebbe chiedere di essere interrogato dagli inquirenti non appena avrà visionato e letto il materiale da loro raccolto. Nelle ore dell’arresto ha manifestato stupore per l’accaduto, confidando addirittura la convinzione di essere una vittima. Gli avrebbero nascosto cioè la reale situazione debitoria della società.
Invece Bonanno, la scorsa settimana in trasferta a Novara da Napoli, davanti al gip ha respinto gli addebiti, sostenendo di essere egli stesso un creditore della vecchia società. E, per quanto riguarda le compensazioni illecite, di non esserne nemmeno a conoscenza perché compiute dal legale rappresentante.
Marco Benvenuti
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