Sorteggio quarta in B: reazioni pro e contro (2^ parte)

23.04.2020 09:00 di  Roberto Krengli  Twitter:    vedi letture
Fonte: tuttoc.com
Sorteggio quarta in B: reazioni pro e contro (2^ parte)

Lo Monaco: "C ha manifestato l'impossibilità di chiudere il campionato"

Il dirigente Pietro Lo Monaco, intervenuto a TMW Radio, ha commentato l'ipotesi di scegliere la quarta promossa in Serie B tramite sorteggio:

"Ha manifestato l'impossibilità di chiudere il campionato.

Ma il resto continua ad andare avanti, come il pagamento dei calciatori e così via.

Ci sono tante società che da mesi non godono di entrate e hanno fidejussioni impegnate.

Quindi si è data un'idea, che ora va portata al voto e in Consiglio Federale. A decidere poi sarà la Figc.

Non si è parlato solo di sorteggio della quarta, ma anche di altre idee". 

Giacomo Principato

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Dg Piacenza: "Siamo su scherzi a parte se non fermiamo il campionato"

Il direttore generale del Piacenza, Marco Scianò, ribadisce la sua linea in merito all'ipotesi di riprendere l'attività e chiudere la stagione sul campo: 

"Il campionato va fermato, il mondo ha altre necessità - afferma il dirigente biancorosso a Radio Sound -.

Il Consiglio Direttivo deve riconoscere il primato delle prime in classifica e attribuire la quarta promozione ad un sistema a sorteggio, visto che è impossibile tornare a giocare.

Se non fermiamo il campionato vuol dire che siamo su scherzi a parte".

Scianò invoca il blocco delle retrocessioni:

"In questo modo non facciamo un danno a chi era in lotta e diamo subito l'ok alla Serie D per promuovere 9 squadre e alla B per non fare retrocessioni.

Questo disegno regala un plus a B e D, inoltre chi parla di rischio di sovrannumero, non tiene conto che in estate ci sarà un ecatombe di squadre". 

Matteo Ferri 

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INTERVISTA TC - Ds Gubbio: "Sorteggio? Solo se fino alla quarta"

Stefano Giammarioli, direttore sportivo del Gubbio, ai microfoni di TuttoC.com ha analizzato la situazione del calcio italiano e le proposte emerse nell'ultima assemblea di Lega.

- La stagione potrà riprendere ?

"Credo che sia una decisione difficile da prendere. Io sono dell'idea che prima sia necessario valutare attentamente la situazione sanitaria perché ci sono molti decessi e bisogna andare cauti.

Per la fase 2 e l'eventuale ripresa del calcio bisognerà attendere qualche altro giorno in più."

- Una delle possibilità è usare il sorteggio per scegliere la quarta promossa in B.

"Anche questa è una situazione difficile e anomala.

Qualsiasi decisione si prenderà, finirà inevitabilmente per scontentare qualcuno.

Se non si dovesse riprendere, credo sia giusto promuovere le tre prime dei gironi, per la quarta il sorteggio così ampio mi sembra esagerato.

Le seconde e le terze andranno a contrastare una decisione del genere, io limiterei il sorteggio soltanto a seconde, terze e quarte della classifica." 

- Si parla anche di un blocco delle retrocessioni.

"Così facendo ci ritroveremmo con dei campionati con maggior numero di partecipanti, sperando che nessuno fallisca. In Serie C tante squadre stanno soffrendo e quindi il blocco delle retrocessioni potrebbe anche non rappresentare un grosso problema, perché l'eventuale fallimento di qualche società andrebbe a riequilibrare il tutto, però in Serie A si rischia di far partire il prossimo campionato con 22 squadre."

- La Lega Pro ha proposto il blocco dei ripescaggi dalla Serie D.

"Tutto è condizionato dalla situazione finanziaria dei club di Serie C, per ora è prematuro parlarne.

Se in Serie C non ci fossero società sofferenti, il discorso allora non esisterebbe nemmeno ma siccome molte sono in difficoltà, dalla Serie D possono salire visto che troviamo piazze e città con impianti importanti.

Io non sono contrario al blocco dei ripescaggi se tante squadre dovessero sparire, la Serie D è un bacino molto utile per tornare a tre gironi da 20". 

- Quali riforme si dovrebbero adottare per svecchiare la C ?

"Di riforme se ne parla da anni e nessuno ha mai avuto il coraggio di affrontarle.

Ogni anno è sempre un cavallo di battaglia per tutti quelli che si affacciano alla categoria ma all'atto pratico non si fa nulla.

Quando si fanno le riforme si vanno a toccare gli aspetti economici, in un momento così difficile in cui l'economia sta avendo un tracollo, fare riforme è più facile e crea meno confusione."

Raffaella Bon

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