Il direttore sportivo Giuseppe Di Bari parla della nascita del nuovo Novara fra l'entusiasmo del presidente Ferranti e la voglia di rivalsa

17.09.2021 16:00 di  Roberto Krengli  Twitter:    vedi letture
Fonte: gianlucadimarzio.com
Giuseppe Di Bari
Giuseppe Di Bari
© foto di gianlucadimarzio.com

Lo sport come strumento di rivalsa, il calcio metafora dell’esistenza attraverso il quale ricominciare insieme:

“La vita ti mette di fronte a delle situazioni in cui sei costretto a ripatire dall’inizio, ma se ricominciare significa farlo da una grande piazza come Novara che ben venga”.

Le parole sono del nuovo direttore sportivo Giuseppe Di Bari che ai microfoni di GianlucadiMarzio.com racconta la (ri)nascita del nuovo club azzurro.

Il calcio Novara è ripartito da Massimo Ferranti. L’ingegnere milanese, infatti, titolare della “Gioca on line”, produttrice di software per giochi online, si è aggiudicato il bando indetto dal Comune dopo la mancata iscrizione al campionato di serie C della precedente società. 

Si riparte dalla serie D, quindi, con un percorso totalmente nuovo e una chiara volontà di discontinuità con il recente passato. Il primo segnale è stato proprio la scelta del nuovo direttore sportivo che ammette:

“Qui ci sono tutti i presupposti e gli stimoli per potersi giocare qualcosa di importante: ho preso a cuore questa nuova opportunità e spero di regalare al presidente grandi traguardi”, prosegue un entusiasta Di Bari.

"Mi ha colpito l'entusiamo del presidente"

La chiamata è arrivata in un caldo giorno di agosto, le sensazioni subito interessanti sono state confermate dal rituale incontro con il nuovo proprietario Ferranti:

“Negli occhi del presidente ho visto quella voglia che mi mancava. La cosa che mi ha colpito di più - racconta Di Bari - è l’entusiasmo, è stato questo che mi ha dato l’input per ripatire e accettare la sfida”.

Proprio la passione e la voglia di ricominciare un nuovo percorso hanno convinto Di Bari a dire subito sì:

“Si riparte da zero, con il presidente che è nuovo nell’ambiente, un grande tifoso di calcio che ha deciso di investire qui a Novara. Mi piace poter condividere con lui e gli altri collaboratori l’esperienza di ricostruire da zero un intero percorso”.

"Marchionni l'uomo giusto"

La scelta di Marchionni va in questa direzione, perché è “un allenatore con tanta voglia di riscatto e volontà di raggiungere obiettivi importanti”.

E domenica si inizia a fare sul serio con il via al campionato di serie D che vedrà la nuova società azzurra protagonista nel girone A:

“L’obiettivo è portare il Novara in serie C, ma non sarà semplice e non mancheranno le difficoltà. Sarà fondamentale l’unione di intenti - prosegue Di Bari - fra la società, i tifosi e anche la stampa. La vittoria si conquista tutti insieme”.

"González punto di riferimento"

Un percorso in cui sarà fondamentale l’esperienza di Pablo González. El Cartero, “Il Postino” come viene chiamato in patria, nonostante la serie D ha scelto di restare nella “sua” Novara:

“È un punto di riferimento, un calciatore di spessore che può trasmettere quel senso di appartenenza che sarà determinante per ripartire nel migliore dei modi”.

"Novara ha grande spirito di rivalsa"

Il nuovo direttore sportivo del Novara, infine, ripensa alle sensazioni provate il giorno del suo arrivo al Piola:

“Quando il presidente mi ha chiesto di sposare la causa azzurra, ho pensato ai valori in cui credo. Dopo una delusione - confessa - sono sempre stato abituato a rialzarmi. Ho un grande spirito di rivalsa che ho percepito anche nell’ambiente azzurro sin dal primo istante in cui sono arrivato: c’è tanta voglia di creare qualcosa di speciale” conclude Di Bari.

Ora c’è Novara: un percorso da costruire e condividere insieme, con l’obiettivo di ridare entusiasmo ad un’altra grande piazza del calcio italiano costretta a ripartire.

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