In ricordo di Giancarlo Danova, allenatore di calcio azzurro, da calciatore 3 Scudetti (2 Milan, 1 Fiorentina)

Nel 2019 Tuttonovara ricorda, nel giorno anniversario della nascita, i calciatori, gli allenatori, i dirigenti e i membri dello staff del Novara Calcio che ora sono nell'Azzurro del cielo
18.11.2019 09:45 di Roberto Krengli Twitter:    vedi letture
Fonte: it.wikipedia.org
Giancarlo Danova
Giancarlo Danova
© foto di buongiornonovara.com

Il 18 novembre 1938 nacque a Sesto San Giovanni, comune della città metropolitana di Milano, in Lombardia, Giancarlo Danova, calciatore e allenatore di calcio italiano, che morì il 15 giugno 2014 a Lodi, comune capoluogo della provincia omonima, in Lombardia, all'età di 76 anni.

Danova giocò a calcio come attaccante nel ruolo di centravanti o ala dagli anni '50 al 1974. Fu poi allenatore di calcio dal 1974 al 1996. 

Tuttonovara gli rivolge un caro ricordo.

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Caratteristiche tecniche

Calciatore

Molto veloce e potente, Giancarlo Danova era detto "Pantera" per la rapidità con la quale si avventava nell'area avversaria. Fu però un attaccante dalla sconcertante discontinuità. Se azzeccava la giornata, per gli avversari erano dolori, perché aveva classe ed estro, ma se era in giornata negativa, diventava un peso per la sua squadra. Per sua fortuna, la luna gli girò per il verso giusto abbastanza spesso, per cui riuscì a fare un'ottima carriera.

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Carriera

Calciatore

Giancarlo Danova crebbe calcisticamente negli anni '50 nelle Giovanili del Milan e mostrò subito di possedere un potenziale importante.

Approdò in prima squadra nel Milan nella stagione 1957-58, mettendosi immediatamente in luce con una doppietta all'esordio nella massima Serie in occasione della vittoria esterna sulla Sampdoria del 16 febbraio 1958. Le sue giocate, spesso imprevedibili, le volate irresistibili sulla fascia e le stoccate in porta, gli procurano subito la simpatia della folla milanista. Nella stagione successiva fu addirittura idolatrato, in quanto fu fra i protagonisti, con 16 reti all'attivo in 30 incontri disputati, della vittoria del settimo scudetto dei rossoneri. Nell'annata 1959-1960 le reti realizzate scesero però a 9, restando comunque il secondo marcatore della squadra dopo José Altafini.

Alla fine del 1959-60 la dirigenza rossonera preferì spedirlo a Torino, sponda granata. Negli anni successivi fu un andirivieni sulla rotta Milano-Torino. All'ombra della mole restò una sola stagione, non riuscendo ad andare a rete con la continuità delle stagioni precedenti (5 sole reti in campionato).

Nel 1961 tornò quindi al Milan, con cui si aggiudicò un altro titolo nazionale, con 8 reti all'attivo in 17 incontri disputati.

Fu poi nuovamente al Torino, dove disputò nel 1962-63 un'altra stagione non brillante sotto il profilo realizzativo (3 reti in 20 presenze).

Nell'estate 1963 venne ceduto al Catania, che pensò a lui come rinforzo ottimale per affrontare senza eccessivi patemi la Serie A appena conquistata. In Sicilia disputò due buone stagioni in A, chiuse dagli etnei a centro classifica e trovò nuovamente con regolarità la via della rete (19 reti in due campionati), facendo letteralmente innamorare la tifoseria etnea.

Poi, però, il Catania decise di monetizzare e nel 1965 lo cedette all'Atalanta. E proprio con gli orobici cominciò leggermente a declinare. Con il tempo, il suo rendimento si era stabilizzato, ma l'età cominciava a farsi sentire e sul finire del 1967-68, i segni del declino si fecero più insistenti. Con l'Atalanta militò comunque per tre stagioni nella massima Serie.

Nel 1968 si traferì alla Fiorentina, con cui vinse, sia pur da riserva (2 presenze in campionato e nessuna rete), lo scudetto del 1968-1969, suo terzo personale.

Nel 1969 scese in Serie B per indossare la maglia del Mantova, che mancò di poco la promozione.

Chiuse la carriera agonistica nel 1974 con l'Omegna in Serie D.

In carriera Danova ha totalizzato complessivamente 262 presenze e 81 reti in Serie A e 17 presenze e 2 reti in Serie B.

Allenatore

Cessata l'attività agonistica come giocatore, intraprese subito, nel 1974, quella di allenatore, svolta prevalentemente in Serie C, guidando fra l'altro il Parma, la SPAL ed il Novara (2 stagioni in Serie C2, dal 1985 all'87, e poi in C1 all'inizio della stagione 1996-97, conclusasi poi con la retrocessione e la fine della carriera di Danova).

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Ecco in sintesi la carriera di Giancarlo Danova. Nell'ordine sono indicate le stagioni e le squadre di club nelle quali militò e che allenò, il numero di presenze in campionato da calciatore e, tra parentesi, il numero di gol segnati:

Calciatore

Giovanili

195?-56 - Milan

Squadre di club

1956-57 - Spezia - 14 (8)

1957-60 - Milan - 60 (30)

1960-61 - Torino - 26 (5)

1961-62 - Milan - 17 (8)

1962-63 - Torino - 20 (3)

1963-65 - Catania - 57 (19)

1965-68 - Atalanta - 80 (16)

1968-69 - Fiorentina - 2 (0)

1969-70 - Mantova - 17 (2)

1970-74 - Omegna - 75 (40)

Allenatore

1974-75 - Rhodense

1977-78 - Novese

1978-80 - Sant'Angelo

1980-81 - Sanremese

1981-83 - Parma

1983-84 - Fano

1984 - SPAL

1985-87 - Novara

1987-89 - Pro Sesto

1990-91 - Virescit Boccaleone

1991-92 - Legnano

1993-94 - Vogherese

1996 - Novara

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Palmarès

Calciatore

Club

Competizioni nazionali

Campionato italiano: 3   (Milan: 1958-59, 1961-62, Fiorentina: 1968-69)

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