In ricordo di Federico Munerati, calciatore azzurro, da calciatore 4 Campionati italiani (Juventus), 1 Serie B (Sampierdanerese)

Nel 2019 Tuttonovara ricorda, nel giorno anniversario della nascita, i calciatori, gli allenatori, i dirigenti e i membri dello staff del Novara Calcio che ora sono nell'Azzurro del cielo
16.10.2019 09:45 di Roberto Krengli Twitter:    vedi letture
Fonte: it.wikipedia.org
Federico Munerati
Federico Munerati

Il 16 ottobre 1901 nacque a La Spezia, comune capoluogo della provincia omonima, in Liguria,  Federico Munerati, detto Mune, calciatore e allenatore di calcio italiano, che morì il 26 luglio 1980 a Chiavari, comune della città metropolitana di Genova, in Liguria, all'età di 78 anni.

Alto 1,78 per 76 kg., giocò a calcio come attaccante nel ruolo di ala destra dagli anni '10 al 1939. Fu anche allenatore di calcio dal 1935 al 1953. 

Tuttonovara gli rivolge un caro ricordo.

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Caratteristiche tecniche

Calciatore

Federico Munerati era soprannominato "ricciolo" per la grande massa di capelli che incorniciavano il suo volto. 

Fu un calciatore molto moderno per la sua generazione: era infatti un'ala destra coriacea e risoluta, dalle grandi doti atletiche, alto per i canoni dell'epoca, era aiutato da un fisico potente ma asciutto. Rapido, opportunista e con eccellenti qualità tecniche (soprattutto nel palleggio), in un calcio in cui ai giocatori di fascia era ancora prettamente demandato il compito di servire traversoni per i centrattacco, Munerati preferiva andare incontro al pallone anziché attendere il passaggio da parte dei compagni, caratteristica che gli consentì di diventare decisamente prolifico sottorete, a tutti gli effetti un bomber aggiunto della squadra. 

È oggi ricordato come una delle ali destre più forti nella storia della Juventus, al pari di futuri eredi nel ruolo quali Stacchini, Causio, Damiani, Mauro, Di Livio e Camoranesi.

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Carriera

Calciatore

Federico Munerati crebbe negli anni '10 dello scorso secolo nella Virtus Spezzina (Sport Club Virtus), con cui giocò poi dal 1919 al 1921 nel campionato Promozione, corrispondente al secondo livello del campionato italiano (nella stagione 1919-20 al terzo posto nel girone A della Liguria e in quella seguente all'ultimo posto del girone F della Liguria).

Iniziò a giocare tra i professionisti nel biennio 1921-23 nel Novara in Prima Divisione. La Prima Divisione, organizzato dalla CCI nella stagione 1921-1922 fu, assieme al corrispettivo torneo di Prima Categoria, la 21ª edizione della massima serie del campionato italiano di calcio, disputatosi tra il 2 ottobre 1921 e il 18 giugno 1922. È ricordato per lo scisma del campionato italiano di calcio che vide disputare due tornei paralleli, quello originario della Federazione Italiana Giuoco Calcio e quello organizzato dalla Confederazione Calcistica Italiana, formato dai club più importanti. La Prima Divisione 1922-1923 fu la 23ª edizione della massima serie del campionato italiano di calcio, disputatosi tra l'8 ottobre 1922 e il 15 luglio 1923.

Munerati militò poi nella Juventus tra il 1923 e il 1933. Cominciò a giocare come interno, in quanto il posto all'ala era occupato dall'ottimo Grabbi. Poi, però, la sua classe diventò sempre più evidente e il tecnico bianconero, Bela Karoly, uno dei maestri riconosciuti dell'epoca, decise di schierarlo all'estrema. E per farlo, spostò il grande Hirzer all'interno del campo. In questo modo, il gioco di Munerati divenne un valore aggiunto. Seminava gli avversari sulla fascia e provvedeva a rifornire i compagni di reparto. Quando ciò non era possibile, andava direttamente alla conclusione, spesso con successo. Fu così il primo tassello nella costruzione del prolifico attacco juventino che fece incetta di scudetti. Il primo titolo arrivò nel campionato 1925-1926, quando con Pastore centrattacco e i neoacquisti Torriani a sinistra e il magiaro Hirzer mezzala, Munerati emerse tra i maggiori protagonisti di un successo che i piemontesi attendevano da ben ventuno anni. Nelle stagioni seguenti la squadra rimase ai vertici, tuttavia "Mune" dovette attendere gli anni 1930 per riassaporare la vittoria; nel 1927 il calciatore dovette inoltre affrontare, insieme al compagno di squadra Pastore, un'accusa di combine in merito al caso Allemandi, da cui entrambi ne uscirono con un semplice richiamo ufficiale da parte del presidente federale Leandro Arpinati. Assieme al portiere Combi e al terzino Rosetta, Munerati fu di fatto l'anello di congiunzione tra la Juventus campione d'Italia nel 1926 e quella del Quinquennio d'oro, a cui contribuì per i primi tre dei suoi cinque titoli consecutivi (1930-31, 1931-32 e 1932-33). Dal 1931 iniziò a dividersi i compiti sulla fascia col più giovane Sernagiotto, oriundo brasiliano acquistato dalla dirigenza proprio in vista della sua futura sostituzione e a cui lascerà definitivamente il posto due anni più tardi. Con 114 reti in 256 presenze totali (111 in 249, nei campionati) Munerati è ancora oggi il decimo goleador di tutti i tempi per la squadra torinese, nonché lo spezzino più prolifico di sempre in Serie A. Già alla fine del campionato 1931-32 tuttavia si accorse che gli spazi per lui si erano ridotti e quindi si traferì a Genova.

Da qui alla fine del decennio militò quindi con alterne fortune in compagini minori: nella Sampierdarenese, con cui vinse, nell'unica sua stagione in Liguria, il campionato di Serie B 1933-1934, ancora in B nella Pistoiese, poi in Serie C nella Biellese e infine nuovamente in C nella Pavese Luigi Belli, ove nel 1939 chiuse col calcio giocato. 

Anche la Nazionale negli anni d'oro di Munerati si accorse di lui. Rangone lo chiamò per un'amichevole con la Svezia, dopo di che riuscì a collezionare altri tre gettoni di presenza. Lo spezzino conta perciò quattro presenze in Nazionale, collezionate tra il 1926 e il 1927. Giocò anche in Nazionale B, nella prima partita della rappresentativa, terminata con la vittoria ad Esch-sur-Alzette del 17 aprile 1927 degli Azzurri contro la Nazionale del Lussemburgo per 5-1.

Allenatore

Finita la carriera di calciatore iniziò quella di allenatore, veste che ricoprì nella stessa Juventus in Serie A nella stagione 1940-1941 (subentrando al posto dello scomparso Umberto Caligaris).

Allenò altre sei squadre tra il 1935 e il 1953. Dal 1935 al 1938 la Biellese in Serie C, nel 1939-40 il Pavia in C, dal 1942 al 1946 il Fanfulla, per 1 campionato in Serie B e poi, sopraggiunta la guerra, nella stagione 1943-44 nel campionato Lombardo di guerra e, dopo la sospensione per cause belliche, nel 1945-46 nella Serie Mista B-C Alta Italia. Tornò a Pavia nel 1947-48 nella Lega Interregionale Nord di Serie C, nel 1948-49 passò all'Acireale sempre in serie C, restò in C nel biennio 1949-51 con la Biellese, scese in Promozione nel 1951-52 allenando il Borgosesia e concluse la carriera in IV Serie con un'ultima stagione, il 1952-53 ancora con la Biellese.
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Ecco in sintesi la carriera di Federico Munerati. Nell'ordine sono indicate le stagioni, le squadre di club (con → sono segnati gli eventuali prestiti) e le Nazionali nelle quali militò e che allenò, il numero di presenze in campionato da calciatore e, tra parentesi, il numero di gol segnati:

Calciatore

Giovanili

19?-19?? - Sport Club Virtus

Squadre di club

1919-21 - Sport Club Virtus - ? (?)

1921-23 - Novara - 25 (10+)

1923-33 - Juventus - 249 (111)

1933-34 - Sampierdarenese - 32 (9)

1934-35 - Pistoiese - 13 (1)

1935-38 - Biellese - 14 (3)

1938-39 - Pavese Luigi Belli - 1 (0)

Nazionale

1926-27 - Italia - 4 (0)

Allenatore

1935-38 - Biellese

1939-40  - Pavia

1940-41 - Juventus

1942-46 - Fanfulla

1947-48 - Pavia

1948-49 - Acireale

1949-51 - Biellese

1951-52 - Borgosesia

1952-53 - Biellese

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Palmarès

Calciatore

Club

Competizioni nazionali

Campionato italiano: 4   (Juventus: 1925-26, 1930-31, 1931-32, 1932-33)

Campionato italiano di Serie B: 1   (Sampierdanerese: 1933-34)

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