In ricordo di Fabio Enzo, calciatore italiano, attaccante azzurro nel biennio 1972-74

Il 22 giugno 1946 nacque a Cavallino, comune della città metropolitana di Venezia, in Veneto, Fabio Enzo, calciatore italiano

Alto 1,87, giocò a calcio come attaccante dal 1958 al 1983. Fu poi allenatore di calcio negli anni '80.

Morì l'11 gennaio 2021 a San Donà di Piave, comune della città metropolitana di Venezia, in Veneto, all'età di 74 anni. 

Tuttonovara gli rivolge un caro ricordo.

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Carriera

Calciatore

Fabio Enzo iniziò a giocare tra i dilettanti nel 1958, all'età di 12 anni, nella squadra del suo paese, il Cavallino.

Venne tesserato nel 1963 in Serie B dal Venezia, con cui però non giocò mai.

Nel 1964 fece poi le prime 6 presenze in Serie C con la maglia della Salernitana.

Disputò il campionato 1965-66 in Serie D nella Tevere Roma.

Da lì si trasferì alla Roma, con la quale fece il suo esordio in Serie A nel 1966, totalizzando 35 presenze in campionato con 8 gol nell'arco di due stagioni.

Nella stagione 1968-69 i giallorossi lo diedero in prestito al Mantova, militante in Serie B.

Iniziò la stagione successiva nuovamente in A alla Roma, giocando la gara della prima giornata di campionato, persa per 1-0 sul campo del Bari il 14 settembre 1969, e le due gare di Coppa di Lega Italo-Inglese contro lo Swindon Town, risultato vincitore del trofeo.

Fu poi venduto nel mese di novembre 1969 al Cesena, militante in Serie B e qui rimase per due stagioni.

Nel 1971 prima andò in prestito per tre settimane in Serie A al Bologna, con il quale disputò a Toronto nel mese di giugno un triangolare insieme a Santos e West Ham United.

Nella stagione 1971-72 si trasferì poi nella massima Serie al Napoli.

A novembre il Napoli lo cedette al Verona, con la cui maglia disputò 10 partite in Serie A.

Seguirono altre due stagioni in Serie B con il Novara.

Nel 1974-75 giocò con il Foggia, sempre fra i cadetti.

La sua carriera è proseguita in Serie C1 con Reggina e Venezia, Omegna (dove nel 1978 ha militato in C2), Biellese, nuovamente Foggia e poi ancora in Interregionale con la Biellese, dove ha concluso la sua carriera nel 1983.

Ha pagato 200.000 lire di multa per aver tirato un rigore di tacco nella partita Cesena-Casertana di Coppa Italia.

Nella sua carriera ha accumulato 64 giornate di squalifica. E' stato uno dei “cattivi” più celebri del calcio, era un collezionista di cartellini rossi. Il “Tifone” gli dedicò una vignetta nella quale il giocatore abborda una ragazza e le dice: ”Venga a casa mia signorina, le mostrerò la mia collezione di squalifiche…”.

Nella vita in realtà si narra che fosse tutt'altro. Si racconta ch'era sempre pronto a togliersi il cappotto per regalarlo a un mendicante infreddolito.

Allenatore

Dopo il ritiro ha allenato le Giovanili del Cavallino, la squadra del suo paese natale. 

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Ecco in sintesi la carriera di Fabio Enzo. Nell'ordine sono indicate le stagioni, le squadre di club (con → sono segnati i prestiti) nelle quali ha militato e che ha allenato, il numero di presenze in campionato da calciatore e, tra parentesi, il numero di gol segnati:

Calciatore

Giovanili

1958-63 - Cavallino

Squadre di club

1963-64 - Venezia - 0 (0)

1964-65 - Salernitana -6 (0)

1965-66 - Tevere Roma - 29 (9)

1966-68 - Roma - 35 (8)

1968-69 → Mantova - 29 (8)

1969 - Roma - 1 (0)

1969-71 - Cesena - 57 (15)

1971 → Bologna

1971 - Napoli - 0 (0)

1971-72 - Verona - 10 (0)

1972-74 - Novara - 67 (27)

1974-75 - Foggia - 16 (1)

1975-76 - Reggina - 31 (10)

1976-77 - Venezia - 10 (2)

1977-78 - Omegna -33 (9)

1978-79 - Biellese - 26 (8)

1979-80 - Foggia - 9 (2)

1981-83 - Biellese - 51 (27)

Allenatore

???? - Cavallino - Giovanili

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Palmarès

Calciatore

Club

Competizioni nazionali

Interregionale: 1   (Biellese: 1982-83)

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Nella foto un rigore di Fabio Enzo con il Novara all'Alcarotti

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fonte:   it.wikipedia.org-trasfermarkt.it

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