In marcia verso la Serie B (di Marco Pieracci)

03.12.2019 11:00 di Roberto Krengli Twitter:    vedi letture
Fonte: tuttoc.com
Marco Pieracci
Marco Pieracci

A due giornate dal giro di boa cominciano a delinearsi gli equilibri in un campionato di Serie C che fa parlare di sé, dentro e fuori dal rettangolo verde.

Al netto delle vicende extra calcistiche che hanno riempito le cronache degli ultimi giorni e sulle quali vi teniamo quotidianamente aggiornati concentriamo la nostra attenzione su quanto è successo nell’ultimo turno.

Partendo da un girone A nel quale è opinione ormai consolidata che si giochi soltanto per il secondo posto. Una sensazione avvertita già dalla composizione dei gironi e confermata dai fatti. Troppo superiore il Monza, per potenza economica e capacità tecniche di un organico che farebbe tranquillamente la sua figura in categoria superiore. Una Ferrari che sta viaggiando col pilota automatico, superando gli avversari con una facilità disarmante, senza spingere nemmeno il piede sull’acceleratore. L’enorme gap con le altre fa sollevare qualche interrogativo sulla effettiva competitività del girone e allora viene da chiedersi ad esempio se la squadra di Brocchi sarebbe comunque da sola in vetta in un girone come il B dove invece come al solito i rapporti di forza sono meno marcati e l’equilibrio esasperato. Probabilmente sì, ma non certamente con un distacco così cospicuo. Pensare che Renate, Pontedera ma anche Siena e Carrarese, in ripresa, possano recuperare dai tredici ai quindici punti alla capolista è fantascienza.

La prova di forza di ieri del Vicenza è un segnale chiaro: i biancorossi sono la squadra da battere e lassù non soffre affatto di vertigini. Anzi, il primato sembra aver dato ancora più consapevolezza al gruppo di Di Carlo che sta crescendo molto anche nella gestione delle partite. Il successo sul Sudtirol non è stato semplice è per questo può dare ancora più slancio, principalmente per il modo nel quale è arrivato. Contro gli altoatesini il Lane ha dovuto soffrire, è stato messo alle corde, soprattutto nel primo tempo da una delle formazioni più in palla del torneo, ma non è caduto al tappeto e al momento giusto ha piazzato il colpo del ko, tornando dal Druso con tre punti e un carico ancora maggiore di fiducia e convinzione nei propri mezzi. Qua però non sono ammessi cali di tensione, perché alle spalle di Giacomelli e compagni è piena bagarre con Carpi, Padova, Reggiana e lo stesso Sudtirol racchiuse in tre punti, pronte ad approfittare del primo passo falso.

Di passi falsi non ne ha ancora fatti la Reggina, campione d’inverno, unica imbattuta e dominatrice assoluta del girone C. Nove vittorie di fila, +7 sulle seconde e una supremazia schiacciante, ribadita giornata dopo giornata. Quello che si pensava potesse fare il Bari, indicata da tutti come la più accreditata per la promozione diretta ed invece attardata per colpa della falsa partenza. Con Vivarini in panchina però le cose sono cambiate e manca un girone intero per provare almeno ad insidiare lo strapotere amaranto. Intanto, mentre la Vibonese continua a regalare spettacolo col suo gioco d’attacco tipicamente zemaniano, il Catania, in attesa di sviluppi sul fronte societario, torna a sorridere con quattro gol al Rieti per mettersi alle spalle una settimana tumultuosa.

Marco Pieracci

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