Il punto sulla Serie C (di Valeria Debbia)

13.08.2019 11:00 di Roberto Krengli Twitter:    vedi letture
Fonte: tuttoc.com
Valeria Debbia
Valeria Debbia

La settimana scorsa abbiamo sottolineato in questa sede come "il fatto" sotto la nostra lente di ingrandimento fosse in realtà un "non fatto" visto che eravamo ancora in attesa di sviluppi riguardanti la posizione dell'Audace Cerignola.

Ed ecco che lunedì sono arrivati, con tutto quello che ne è poi conseguito.

Il club pugliese ha visto accolti entrambi i ricorsi presentati al Collegio di Garanzia del Coni, eppure si appresta a vivere una stagione in Serie D. Infatti - nonostante la vittoria giudiziaria grazie all'opera dell'avvocato Cesare Di Cintio - nella giornata di mercoledì FIGC e Lega Pro hanno presentato ricorso d'urgenza al TAR del Lazio che lo ha poi discusso il giorno seguente, congelando di fatto il ripescaggio della squadra gialloblù e rinviando la trattazione collegiale della camera di consiglio al 9 settembre (quando il campionato avrà già preso il via da almeno 3 giornate).

Intanto il presidente della Lega Pro, Francesco Ghirelli, ha commentato la vicenda con queste parole:

 “Per sgombrare il campo da ogni equivoco è necessario preliminarmente dire che l’Audace Cerignola è una società sana e seria, che si è comportata come tale anche nella realizzazione delle proprie infrastrutture. La questione che si è aperta è la seguente. Da un lato, tutta la materia dei ripescaggi e delle riammissioni richiede termini certi e regole inderogabili volte ad evitare che vi possano essere comportamenti arbitrari. Dall’altro, le decisioni del Giudice sportivo hanno evidenziato, nella normativa relativa alle certificazioni dei manti in sintetico, profili di ambiguità e di scarsa trasparenza.
Si aggiunga che l’attuale disciplina delle certificazioni dei manti in sintetico suscita notevoli perplessità in ordine ad una effettiva apertura del mercato in conformità alle costanti indicazioni dell’Antitrust, ai costi che debbono sopportare le società ed alla estrema discrezionalità che caratterizza il sistema delle autorizzazioni provvisorie. Si comprende, allora, l’urgenza di una regolamentazione di questo tema che dia certezza e trasparenza, eliminando le zone grigie e la discrezionalità. Ed è questo, appunto, il segnale che occorre cogliere e che viene dalla vicenda Cerignola”.


A quel punto è stata la volta di Nicola Grieco, numero uno dello stesso club della provincia di Foggia, ad esporre in conferenza stampa il proprio punto di vista: 

“Sono stati giorni difficili, sia a livello amministrativo che legale. Dopo la sentenza del TAR, ho immediatamente pensato di rassegnare le dimissioni, poiché non ho affatto digerito quanto è successo:  ci si è appigliati ad un cavillo riguardante il manto erboso, malgrado anche altre società ne abbiano usufruito sempre in C. Oggi, però, mi sento più forte di prima: ho 38 anni, posso ancora fare strada nel calcio e proveremo a costruire una squadra che possa competere in D e che possa vincere, non avremo paura del Taranto, del Casarano, del Bitonto o del Foggia di turno”.

Insomma l'Audace Cerignola - come prima di lei ebbero a fare Vibonese e Virtus Entella - ripartirà dalla categoria 'inferiore' a quella che la giustizia sportiva le avrebbe di fatto assegnato. E la speranza è che come Vibonese prima e Virtus Entella poi l'anno prossimo possa raggiungere sul campo il proprio obiettivo sportivo.

Valeria Debbia

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